A Total War Saga: Troy - Mythos - Il mito prende le distanze dalla storia e crea uno spazio tutto suo
Abbiamo già avuto modo di recensire A Total War Saga: Troy e abbiamo già avuto modo di apprezzare un'ambientazione decisamente fantastica. Diciamocelo: il periodo della Grecia, con tutte le sue guerre e le sue mille sfumature, è assolutamente calzante con quello che è lo spirito dei Total War. Eppure, a essere sinceri, nonostante la forza dell'ambientazione c'è stato qualche elemento frenante. Vuoi gli agenti (abbastanza noiosi nel loro utilizzo), vuoi la gestione un po' troppo pressante del cibo e delle altre risorse strategiche, fatto sta che Troy ha obiettivamente catturato scarso entusiasmo da parte dei fan dei Total War. Le meccaniche di per sé erano anche interessanti, molto singolari, ma anche su ciò s'è osato molto poco. Questa grande espansione mira a cercare di limitare proprio questo impatto negativo, cercando di limare le molte problematiche presenti nel titolo ma anche provare a inserire qualche elemento extra del gameplay, che possa migliorare la sensazione generale. Il modo in cui ciò è stato fatto lo analizzeremo nel corso di questa recensione.
Tra storia e mito non mettere il dito
Uno dei punti che ha fatto storcere il naso a qualcuno è il fatto che il mito, con i suoi elementi "fantasiosi", abbia di fatto superato il suo confine e abbia macchiato quella che, a conti fatti, avrebbe dovuto essere una epica guerra dalle tinte classiche. Una scelta non per forza negativa, ma che i programmatori hanno cercato di smussare andando a suddividere la campagna in due grandi blocchi, uno più storico e uno invece improntato maggiormente al mito.
La suddivisione è abbastanza netta e di fatto va quindi anche a rimettere mano ad alcuni parametri di quello che, fino a questo momento, è stato il Troy a cui abbiamo giocato. Qualora si scegliesse la campagna classica, quindi quella storica senza le sfumature del mito, i generali non saranno più potenti come in passato. Scordatevi il potentissimo Achille che si avventa sui nemici con la sua lancia, seminando terrore e morto da solo, senza neanche aver bisogno dei suoi fidi compagni. Nella modalità storia, adesso, ciascun soldato torna a essere fondamentale nello scacchiere della battaglia, come ci si aspetterebbe da un Total War storico. Viceversa, la potenza degli Eroi può essere assaporata all'ennesima potenza se si scegliesse la variante mitologica. Tuttavia non è soltanto questa la modifica essenziale portata da Mythos, come vedremo.
Alcuni problemi trovano soluzione, altri...
Come abbiamo evidenziato nella premessa, Troy sin dal suo lancio ha suscitato sentimenti contrastanti. Questi elementi di contrasto sono sicuramente stati analizzati da CA, ma a conti fatti sembra che soltanto alcuni di essi siano stati risolti con il rilascio di Mythos. Se il fatto che il prodotto precedentemente non fosse né carne né pesce è stato risolto con l'introduzione di due campagne molto differenti tra loro, storica e mitologica (tre se vogliamo contare anche l'ibrida, che è stata giustamente mantenuta), il fatto che le fazioni giocabili siano poche non è affatto stato affrontato. In un gioco dei Total War ci si aspetta molta varietà, perché è proprio la varietà a rendere una partita diversa dalle altre. Il fatto che moltissime fazioni non siano giocabili, e che quelle giocabili siano spesso le une simili alle altre, non giova affatto al titolo. Mythos in tal senso non fa nulla per aumentare i contenuti del gioco, lasciando quelle che sono state le fazioni iniziali più quelle rilasciate a posteriori dai DLC (Amazzoni, Salamina, Argo). Davvero troppo poco per un Total War.
Un minimo di soluzione lo trova invece il problema legato alla poca varietà di unità. Vero che dal punto di vista storico non possiamo aspettarci più unità di quelle già inserite da CA (se chiediamo realismo, realismo dobbiamo avere), ma appunto perché sono molto poche e ripetute tra le varie fazioni, qualche differenziazione a livello di estetica non avrebbe guastato. I soldati sono praticamente tutti uguali, anche a livello di equipaggiamento, se si mettono a confronto chiaramente la stesse tipologie. Abbiamo detto che in parte questo problema è stato risolto, ed è vero: l'avvento delle creature mitologiche. Se scegliamo la campagna di tipo mitologico, infatti, avremo a disposizione un gran numero di unità mitologiche che contribuiscono a dare una tinta fantasy all'intero sistema di battaglie. Come ci si poteva aspettare, data la potente influenza di Warhammer, le unità "fantasy" sono davvero ben tratteggiate, non soltanto da un mero punto di vista estetico, quanto anche delle abilità. Molte unità hanno abilità complementari, oppure che si incastrano alla perfezione con uno stile di combattimento piuttosto che un altro, aumentando esponenzialmente il ventaglio strategico offerto dal titolo.
Creature leggendarie devastano i campi di battaglia
Uno dei contenuti più importanti è senza dubbio quello delle creature leggendarie. Queste creature leggendarie sono un elemento aggiuntivo all'interno della campagna di gioco, che di fatto vanno ad aggiungere un ulteriore aspetto strategico. Impossessarsi di queste creature è fondamentale se si vuole avere la meglio più facilmente sui propri nemici, ma farlo non è affatto semplice e richiede una pianificazione attenta. Per poter mettere le mani su queste creature leggendarie siamo infatti chiamati a sconfiggerle in battaglia, sfidandole con un eroe e il suo esercito. Combattere le creature non è affatto facile ed è richiesto un esercito molto potente, che quindi, come potrete immaginare, dovrete momentaneamente togliere dai vostri piani di guerra contro le altre fazioni. Soprattutto all'inizio non è facile supportare economicamente un esercito, figurarsi il doverlo fare senza averlo effettivamente disponibile all'interno della guerra, contro coloro che invadono i vostri confini e tentano di conquistare i vostri insediamenti.
Con attenta pianificazione e una strategia vincente, potete comunque impadronirvi come detto di queste creature leggendarie. Ma quali sono queste creature che stiamo menzionando? Ebbene al momento sono tre: Cerbero (il mastino dell'Ade che è a guardie degli inferi), Grifone (enorme bestia alata capace di dominare i cieli) e Idra (creatura mostruosa a nove teste che dilania i suoi nemici e li uccide con il suo veleno).
A Total War Saga: Troy - Mythos
L'espansione Mythos porta una ventata di aria fresca in quello che, originariamente, era un gameplay un po' troppo povero per essere annoverabile tra i Total War, ma anche tra i A Total War Saga. I nuovi contenuti sono molto interessanti, così come le trenta nuove unità che hanno fatto la loro comparsa, anche se non tutte sono poi così originali. Ecco, l'originalità rimane un problema latente in Troy, perché di fatto continuano a mancare spunti di gioco che possano renderlo diverso almeno in parte dagli altri Total War, ma soprattutto un po' meno ripetitivo. Il fatto che a un anno dal rilascio le fazioni giocabili siano così poche, la dice lunga sulla mancanza di contenuti. Un vero peccato, perché l'ambientazione è pressoché fantastica. Vincente comunque l'idea di individuare e separare tre diverse modalità di gioco, per permettere a ciascun giocatore di scegliere quella a lui più congeniale. Perché sì, c'è a chi piace una impronta maggiormente fantasy, chi invece il fantasy non lo digerisce, ma anche chi preferisce una perfetta suddivisione tra i due.
Pro:
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Creature Leggendarie strepitose da vedere in battaglia
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Suddivisione vincente in 3 diverse modalità
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Nuove unità da disporre sui campi di battaglia
Contro:
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Nessuna nuova fazione introdotta
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Pochi contenuti aggiuntivi