The Elder Scrolls Online: The Waking Flame - L'oblio incombe in ESO
A distanza di pochi mesi dall'uscita di Blackwood(la cui nostra recensione potete trovare a questo indirizzo)Bethesda ha ben pensato di arricchire il gameplay con due nuovi dungeon, che si presentano in maniera molto differente tra loro. Chi si attende da questo DLC delle aggiunte epocali vedrà sicuramente le sue aspettative andare in frantumi, ma chi invece adora il titolo e non vede l'ora di catapultarsi in sfide nuove, avrà sicuramente pane per i suoi denti.
I due dungeon inclusi nel pacchetto non sono a sé stanti ma vanno invece a inserirsi in un contesto ben preciso degli eventi. Eventi che, ricordiamo, prendono le mosse proprio da quello che è accaduto su Blackwood e che si rifà alla trama dei Cancelli dell'Oblivion. Non rimane quindi che vedere più da vicino sia i due dungeon (che indubbiamente sono il motivo principale per cui i videogiocatori saranno attratti da The Waking Flame), sia le varie aggiunte che, seppur da contorno, contribuiscono a rendere il videogioco più vasto.
Due Dungeon per gruppi di 4 persone
Come suggerito dal titolo, questi due dungeon sono stati progettati per agire in gruppo, e per farlo in party da 4 persone. Affrontare un dungeon (ma ciò vale per tutti, in generale, e non soltanto per quelli appena inseriti dal DLC) da soli, intendendo in gruppi di non amici/conoscenti, non è il massimo dell'esperienza di gioco. Ma non è soltanto un discorso di "gusto del gameplay", ma anche di ottimizzazione. Non coordinarsi, e non poterlo fare nella maniera adeguata, può complicare tantissimo il normale svolgimento di un dungeon, dato che di per sé è una zona del gioco più complessa e gratificante.
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Red Petal Bastion
Il primo grande dungeon che abbiamo modo di affrontare all'interno di questo nuovo arco narrativo prende il nome di Red Petal Bastion ed è probabilmente quello che, tra i due, è il più ispirato. Questa enorme struttura si trova nella zona nord-ovest di Glenumbra e nella sua conformazione ricorda da vicino Black Drake Villa, di cui abbiamo parlato abbondantemente in occasione del DLC di marzo. Proprio come ogni dungeon, anche Red Petal Bastion al suo completamento porta con sé, per il giocatore, qualche ricompensa molto interessante. Tra queste ricompense figurano 4 sets davvero ispirati, uno leggero (Thunder Caller), uno medio (Grisly Gourmet), uno pesante (Silver Rose Vigil) e un monster (Prior Thierric).
The Dread Cellar
Il secondo dungeon, non certo per ordine di importanza (sebbene leggermente meno ispirato del primo), prende il nome di The Dread Cellar. Questo dungeon lo si può trovare nella regione di Blackwood, che è stata aggiunta giusto qualche mese fa. The Dread Cellar è ambientata all'interno di quella che sembrerebbe essere una segreta prigione imperiale ormai decaduta e deserta, probabilmente destinata ai nemici dell'impero che si sono macchiati in passato di chissà quali crimini. Proprio tale prigione, nel tempo, è diventata una delle sedi della setta che prende il nome di Waking Flame. Proprio come Red Petal Bastion, e come gli altri dungeon presenti in TESO, The Dread Cellar può essere affrontato sia a difficoltà normale, sia veterana. Sconfitti i tre boss che popolano e proteggono il dungeon, si avrà la possibilità di mettere mano ad alcuni set di armature. I set su cui poter mettere le proprie mani sono: Crimson Oath's Rive, Magma Incarnate, Rush of Agony e Scorion's Feast.
The Elder Scrolls Online: The Waking Flame
The Waking Flame è probabilmente uno dei DLC più piccoli finora rilasciati da Zenimax. Tranne che per i due dungeon, che comunque salvo qualche alto e basso si rivelano entrambi molto interessanti da affrontare, le ventate di novità sono ridotte all'osso. Perlopiù Zenimax ha puntato sul cercare di migliorare quelli che, da anni ormai, sono i punti più deboli dell'intera opera. Un qualcosa che, però, è riuscita soltanto a metà; c'è ancora molto da fare per svecchiare The Elder Scrolls Online e renderlo finalmente al passo con i tempi.
Pro:
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Dungeon molto particolari e ricchi di sfide
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L'arco narrativo è sempre più avvincente
Contro:
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Quantità minima di aggiunte
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Le path non risolvono totalmente le incertezze del titolo