Questa è solo una parte della bellissima galleria di concept art di Ghost of Tsushima, artisti o no queste bozze lasciano a bocca aperta tanto quanto il gioco stesso che raffigura esattamente e meticolosamente i concept realizzati e pensati per il gioco PS4. (cliccate per ingrandire le immagini)
La trama di Ghost of Tsushima principale si ispira all’invasione mongola del Giappone avvenuta nel 1274 e il nostro protagonista è un superstite di tale invasione che si cimenta nell’ardua impresa di difendere la sua terra.
Volevamo creare un mondo che rievocasse il Giappone del 1274, ma al contempo volevamo dargli una connotazione originale. I giocatori hanno potuto osservare gli effetti di questa scelta: colori insoliti, ambienti dall’aspetto estremo e incontri dal forte impatto visivo, per citarne alcuni. Spesso quello che si vede all’interno del gioco non è che una versione stemperata dell’idea originale, perciò abbiamo accentuato i colori e i paesaggi fin dalla fase concettuale, in modo che fossero ben visibili una volta completato il gioco.
Ian Jun Wei Chiew, Lead Concept Artist, Sucker Punch Productions
Abbiamo svolto numerosi studi per realizzare l’architettura degli edifici, partendo da fattorie, villaggi e castelli per arrivare ai santuari e ai templi. Su Internet si possono trovare molte immagini dei periodi successivi all’epoca Kamakura, ma è stato complicato procurarsi materiali di riferimento su quel momento storico. Durante la fase di produzione abbiamo avuto la fortuna di ricevere l’aiuto di Japan Studio e di altri esperti culturali. Lo stile architettonico Yayoi, presente nella regione di Toyotama all’interno del gioco, si vede molto raramente negli altri media. Ha un aspetto unico e molto antico, e funziona bene anche dal punto di vista storico, dal momento che è precedente al 1274.
Una delle fasi più creative è stata la progettazione dei biomi, dato che essi hanno principalmente un impatto visivo. Il team di sviluppo concettuale ha collaborato con il reparto ambientale per dare un aspetto caratteristico a ogni prefettura dell’isola. Per riuscirci, hanno preso alcuni elementi principali di un bioma e li hanno messi in evidenza riducendo allo stesso tempo altri aspetti meno importanti. In questo modo ogni bioma ha un maggiore impatto visivo e si distingue meglio rispetto agli altri. Il nostro obiettivo era ottenere una forma d’arte espressiva e non limitarci a imitare il mondo reale.
Nel gioco l’architettura mongola serve a indicare le zone di occupazione, in cui si possono trovare principalmente iurte e altri elementi tradizionali, oltre a segni di distruzione. Gli elementi mongoli sono maggiormente presenti nelle fattorie e negli accampamenti militari e, insieme ai danni agli edifici e ai paesaggi giapponesi, servono a mostrare l’oppressione nei confronti della popolazione di Tsushima.
Per delineare l’aspetto visivo di Ghost of Tsushima, gli artisti di diversi reparti hanno collaborato tra di loro per raggiungere una visione unitaria e portarla a termine. Il raggiungimento di questa visione è stato uno sforzo collettivo di ogni reparto: texture, luci, design, animazione, personaggi 3D e ambienti, interfaccia grafica, effetti speciali, tecnici e altri ancora.
Tags
Leggi l'articolo su Gamelite.it
Articoli consigliati