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Doom eternal, 2020, recensione

di NonSolo Gaming Pubblicato il 13 dicembre 2020 17:46

Dopo aver giocato a Doom Eternal 2020 ecco cosa ne pensiamo!!

Doom Eternal è un mix tra brutalità e adrenalina, il gioco non si concentra moltissimo sulla storia (che di per se è davvero molto contorta e poco chiara) ma si concentra molto sul combattimento, di fatto Doom Eternal è un 95% combattimento e 5% storia.

Il design dell'ambientazione è pazzesco, ben fatto e ben realizzato, creativo e fantasioso, sembra di avere veramente l'inferno sulla terra se era quello lo scopo.

La distribuzione dei livelli però è spesso ripetitiva nel senso che vi troverete volentieri in frandi piazzali, aree di combattimento dedicate, anche nella storia principale. Questo toglie un pò il sapore del mistero e dell'avventura perchè sembra davvero programmato.

La mappa stessa mostra le aree di scontro, il che spegne un pò quell'effetto sorpresa che c'era in DOOM 3 e leggermente meno evidente in Doom (2016).

Grafica eccellente ma non da NEXT-GEN, armi ben pensate e disegnate, purtroppo c'è stata poca fantasia nella realizzazione delle ossia i momenti in cui puoi finire l'avversario (ormai sfinito) con le tue stesse mani o con armi da combattimento ravvicinate in modo brutale.

Le musiche e la colonna sonora sono eccezionali, ti danno la carica per affrontare le orde di nemici demoniaci col giusto ritmo, sono composte da Mick Gordon ma vedono anche l'inserimento di tanti altri artisti di musica elettronica e mix di strumenti Metal con dei singoli veramente energizzanti.

Un gioco che richiama la passione dei nostalgici ma che manca di quel tocco di freschezza e novità. Non manca la violenza brutale delle uccisioni e che classifica il gioco con PEGI 18, ossia VIETATO ai minori di 18 anni.

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