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Recensione di Sid Meier's Civilization VI

di Daniele Caluri Pubblicato il 31 ottobre 2016 14:21

Sono ormai moltissimi anni che la serie di Civilization riesce ad allietare i videogiocatori, proponendosi sotto vesti sempre nuove e, a volte, neanche perfettamente riuscite. Dopo il buonissimo titolo rappresentato da Civilization V, al netto dei due grandi DLC usciti, era stata registrata un'uscita che non aveva propriamente soddisfatto i fan della serie. Stiamo parlando di Beyond Earth che aveva abbandonato il classico sviluppo storico per lanciare il videogioco in una colonizzazione dello spazio, abitato da alieni che potevano essere assimilati, soggiogati oppure completamente distrutti. Con fortissime emozioni alterne questo Civilization VI è stato atteso moltissimo, anticipato da molti piccoli trailer che lasciavano trapelare piccole news su aspetti modificati del gioco. Firaxis Games, in effetti, ha avuto l'arduo compito di prendere ciò che Civilization V ha lasciato di buono e riproporlo, circondandolo tuttavia di elementi nuovi e differenti, capaci di stupire ed al contempo sorprendere il videogiocatore. Un compito difficilissimo che però Firaxis è riuscita a centrare in pieno, con meccaniche che ricordano moltissimo quelle del precedente capitolo che, tuttavia, sono immerse in un contesto radicalmente differente, a tal punto da mandare a monte tutte le strategie di gioco rodate, magari, nelle precedenti partite. Rimanere completamente spiazzati di fronte a ciò che ci viene mostrato è praticamente impossibile se si è giocato al V capitolo della serie, ma è anche impossibile riuscire da subito a comprendere come gestire ogni cambiamento.

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