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Recensione di World of Final Fantasy

di Daniele Caluri Pubblicato il 30 ottobre 2016 14:06

Final Fantasy è un marchio che, da anni a questa parte, è sinonimo di qualità e soprattutto di moltissimi fan. Sin dai primi giochi usciti per piattaforme ormai in pensione, questa serie ha mostrato un appeal decisamente elevato che ha coinvolto una gran parte di fetta videoludica. Squarenix, nella stesura di questi Final Fantasy, sta procedendo in maniera sempre progressiva, donando a ciascun titolo una profondità che spesso viene raggiunta e superata, ma che talvolta non riesce a convincere fino in fondo. Un compito durissimo questo, poiché i prodotti precedenti risultano essere talmente profondi da essere difficilmente raggiungibili e/o superati. In ogni caso, in attesa dell'ormai annunciatissimo Final Fantasy XV, Squarenix ha rilasciato un altro gioco sempre basato sulla saga ma che risulta essere totalmente differente. Quasi si farebbe fatica a definirlo Final Fantasy, se non fosse per il suo nome e per alcuni elementi, come ad esempio alcuni mostri, che richiamano fortemente la saga. Lo stile di gioco è però diametralmente opposto a quello classico, sebbene faccia leva anch'esso su una trama forte e solida. I mostriciattoli qua diventano Miraggi che, in perfetto stile Pokémon, possono essere catturati (imprismati) e collezionati. Inserire un miraggio nella propria collezione significa anche allenarlo e farlo diventare più forte, facendolo accedere ad una serie di potenziamenti selezionabili direttamente dal menù abilità. Meccaniche di gioco totalmente nuove che urlano alla novità e che riescono a catturare l'attenzione del videogiocatore.

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