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Recensione di Warhammer: End Times – Vermintide

di Daniele Caluri Pubblicato il 14 ottobre 2016 13:02

Che Warhammer sia un marchio particolarmente apprezzato dai videogiocatori è cosa ormai certa dato che solo in questo 2016 ha visto uscire diversi giochi, di generi anche molto diversi tra loro. Dopo un gioco di pura strategia, come quello della Total War, Warhammer è approdato su console trascinandosi dietro un titolo già presente per computer e reperibile anche su Steam. Una atmosfera fantasy particolarmente cupa, abitata da mostri vari e simili a ratti, pronti a far valere la loro rapidità, ma soprattutto il loro gran numero, contro il gruppo di giocatori. Una esperienza totalmente online, fino a quattro giocatori, che permette di vestire i panni di un eroe che può essere scelto tra un totale di cinque personaggi molto diversificati tra loro. Un gioco in prima persona che cerca di immergere il videogiocatore in quel contesto quasi angosciante, che tenta di mettere sempre in difficoltà anche a causa dei rifornimenti scarsi reperibili lungo la mappa di gioco. è proprio la difficoltà una delle componenti chiave del titolo, spingendo il videogiocatore a superarsi sempre più insieme alla squadra per portare a casa la pelle e, ovviamente, il risultato.

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