I cookie ci aiutano a offrire servizi di qualità. Utilizzando i nostri servizi, l'utente accetta le nostre modalità d'uso dei cookie.

Recensione di Mafia III - Ombre e luci nella New Bordeaux del 1968

di Daniele Caluri Pubblicato il 13 ottobre 2016 13:26

Mafia III è stato un titolo molto atteso non solo dai fan della serie (molti invero), ma anche da tutti coloro che si aspettavano un gioco simile nelle meccaniche a GTA, dove poter andare in giro liberamente per una mappa a svolgere missioni, talvolta soffermandosi nei vari punti per sparare a questo o a quell'altro. Il secondo capitolo di Mafia, uscito nel 2010, aveva ben viziato i suoi fan, proponendo uno stile di gioco non tanto nuovo, quanto intrigante nelle sue forme, accostato ad una trama matura ma soprattutto avvincente, in grado di sorprendere con continui colpi di scena. Tutte queste premesse sono volteggiate accanto a questo nuovo capitolo della serie, probabilmente caricandolo di aspettative troppo alte che, in parte, sono state disattese. Le critiche piovute su Mafia III sono infatti state tantissime, dagli fps bloccati a 30 sulla versione per PC (Successivamente sbloccati con una patch), a quelle sulla grafica, sulla IA e sulle animazioni. Critiche che in larga parte risultano essere esagerate, ma che tuttavia hanno anche un fondo di verità, dal momento che il titolo ad oggi presenta ancora dei piccoli bug che, sebbene non influiscano direttamente sulla progressione del gioco, risultano essere comunque noiosi. A questi bug si affianca anche qualche glitch grafico di troppo, spesso derivante dal fare gesti che interrompono proprio le tanto criticate animazioni dei personaggi mossi dal computer.

Tags

Leggi l'articolo su Gamelite.it

Articoli consigliati