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Recensione di Mount & Blade: Warband - Gloria o morte per Calradia

di Daniele Caluri Pubblicato il 26 settembre 2016 12:55

Il 31 Marzo del 2010 su Steam è approdato per la prima volta un prodotto nuovo, per certi versi inaspettato, che ha fatto propri tutti i concetti di gioco di ruolo immettendoli in un contesto storico particolarmente ben definito. Si tratta di Mount and Blade: Warband, sviluppato da TaleWorlds Entertainment, che ha avuto un approccio "debole" con la critica, ma che ha riscosso grandissimo successo invece tra tutti gli amanti del genere, e non solo. Il fatto che abbia colpito poco la critica può essere spiegato in moltissimi modi, e forse la veste originale di Warband che, con il tempo, è maturata e migliorata a dismisura. Adesso, allo stato attuale, Mount and Blade è un prodotto ricco di elementi, capace di soddisfare praticamente qualsiasi stile di gioco. Per arrivare a questo ci sono voluti numerosi anni, quindi non c'è neanche da stupirsi se il prodotto uscito per PlayStation 4 altro non è che il medesimo di quello che, allo stato attuale, è possibile trovare su Steam.
Mount and Blade: Warband per PlayStation 4 è uguale a quello presente su Steam, presentando però pregi e difetti che, in alcuni casi, differiscono e anche di tanto. Tutto questo, però, lo vedremo nel corso della recensione. Il supporto alle mod, grande punto di forza del gioco per computer, non esiste, lasciando quindi all'utente la possibilità di giocare alla "native", nuda e cruda.

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