I cookie ci aiutano a offrire servizi di qualità. Utilizzando i nostri servizi, l'utente accetta le nostre modalità d'uso dei cookie.

Recensione di Master of Orion - Spazio dominato

di Daniele Caluri Pubblicato il 5 settembre 2016 13:42

Questo è l'anno degli strategici che fanno dello spazio il loro perno: lo avevamo già detto con Polaris Sector, lo abbiamo confermato con Stellaris e lo ribadiamo con questa terza uscita firmata NGD Studios e rilasciata da WG Labs. A differenza di coloro che lo hanno preceduto, però, Master of Orion mostra meccanismi differenti e per certi versi inusuali, riprendendo anche una progressione molto simile a quella di giochi non propriamente del genere ma che permettono di aggiungere parecchio divertimento. Sono aspetti su cui ritorneremo più volte nel corso della nostra recensione, anche perché permettono di rendere Master of Orion sostanzialmente differente dalle altre due uscite toccando aspetti altrimenti trascurati. Non si tratta più di un tipo di gioco "alla Paradox", ossia con uno scorrimento del tempo e degli eventi sempre presente che può essere fermato o aumentato a seconda delle proprie esigenze. La progressione qua è affidata alla turnazione, con turni ben prestabiliti alla Civilization, in cui ciascuna delle civiltà in gioco potrà dire la propria nella corsa alla colonizzazione e, poi, nella guerra. I punti in comune con Sid Meier's Civilization sono davvero molti, tanto da dissociarsi quasi violentemente da Polaris Sector e Stellaris, prendendo una impronta "meno strategica" ma più votata al divertimento. Ovvio che, come vedremo, senza strategia anche in questo gioco saremo destinati all'oblio della storia.

Tags

Leggi l'articolo su Gamelite.it

Articoli consigliati