Con Assassin’s Creed Shadow, Ubisoft si trova ancora una volta di fronte alla sfida di innovare una delle saghe più amate e longeve del panorama videoludico. Negli ultimi anni, la serie ha attraversato un'evoluzione significativa: Origins (2017) ha dato il via alla formula open-world con elementi RPG, Odyssey (2018) ha ampliato questa struttura con una mappa vastissima e un gameplay ancor più espanso, mentre Valhalla (2020) ha consolidato questo modello, diventando il capitolo più venduto della serie con oltre 10 milioni di copie. Poi è arrivato Mirage (2023), un ritorno alle origini che ha cercato di riconquistare i fan della vecchia guardia con un focus su stealth e narrazione compatta.
L’attesa per AC Shadow è dunque altissima: sarà un altro mastodontico open-world come i titoli più recenti o seguirà la scia più contenuta e stealth di Mirage? I fan si chiedono, inoltre, se Ubisoft riuscirà a trovare un equilibrio tra questi due mondi, magari con nuove meccaniche che possano rinnovare ulteriormente la formula senza snaturare l’identità del brand.
Nel corso di questa recensione, analizzeremo vari aspetti del gioco: dalla trama e il setting, alla qualità del gameplay e alle novità introdotte rispetto ai capitoli precedenti. Vedremo se AC Shadow è riuscito a soddisfare le aspettative e a lasciare un segno nella storia della saga.
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Il Giappone di Oda Nobunaga non è mai stato così reale
Uno degli aspetti più affascinanti di Assassin’s Creed Shadow è senza dubbio la sua ambientazione. Ubisoft, da sempre maestra nel ricreare periodi storici con una cura maniacale per i dettagli, questa volta ci trasporta in un'epoca ricca di intrighi, conflitti e cultura, offrendo uno scenario che non solo è esteticamente straordinario, ma anche profondamente immersivo.
Il Giappone ricreato in AC Shadow è un mondo vivo e dettagliato, con una varietà di ambientazioni che spaziano da imponenti castelli feudali a tranquilli villaggi rurali, da fitte foreste di bambù a templi shintoisti immersi nella nebbia. Le città sono animate da mercanti, artigiani e monaci, mentre le campagne offrono paesaggi mozzafiato con risaie, fiumi e sentieri nascosti tra le montagne.
Il ciclo giorno-notte e le condizioni atmosferiche dinamiche aggiungono ulteriore profondità al mondo di gioco: pattuglie di samurai si aggirano tra i vicoli illuminati dalle lanterne, mentre la pioggia battente può rendere ancora più furtive le incursioni nelle fortezze nemiche.
Le stagioni influenzano la percezione del mondo, con la fioritura dei ciliegi sakura in primavera o le tempeste di neve che rendono i paesaggi gelidi e inospitali durante l’inverno.
Rimane un po’ di amaro in bocca per l’esplorazione poiché, al netto di tutte queste incredibili implementazioni, rimane un’esperienza a tratti sfiancante. Il problema maggiore è dovuto alla telecamere del personaggio che spesso, in situazioni di alture ricche di vegetazioni, finisce letteralmente per sparire in mezzo alle fronde degli alberi, impedendo di capire dove si stia andando.
Un indubbio punto di forza è la qualità della ricostruzione storica: ogni elemento, dagli abiti ai costumi sociali, dalle architetture ai dettagli più minuti, contribuisce a creare un mondo autentico e credibile. Anche i personaggi secondari sono ben caratterizzati e offrono un quadro più ampio della società dell’epoca, rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente.
La trama invece, come da tradizione, intreccia eventi storici reali con la lotta eterna tra Assassini e Templari. Sin dalle prime ore di gioco si percepisce una forte attenzione alla costruzione dei personaggi e delle loro motivazioni, con dialoghi ben scritti e situazioni che spingono il giocatore a prendere decisioni cruciali. I due personaggi principali, sia Naoe che Yasuke, hanno un background credibile e al contempo godibile.
La resa grafica e prestazionale
Uno degli aspetti che colpisce immediatamente in Assassin’s Creed Shadow è la qualità della grafica e la cura con cui Ubisoft ha ricreato il Giappone Feudale. Grazie alla potenza delle console di nuova generazione e delle moderne GPU su PC, il gioco offre infatti un livello di dettaglio impressionante.
I personaggi sono stati realizzati con un livello di dettaglio molto alto: le armature dei samurai riflettono la luce in modo realistico, mentre i tessuti dei vestiti si muovono con naturalezza. Anche le espressioni facciali di tutti i personaggi, sia i due protagonisti che gli altri, sono più convincenti che mai, grazie a una recitazione digitale piuttosto curata e a una maggiore attenzione alle emozioni trasmesse dai personaggi.
Le animazioni di combattimento sono fluide, dando vita a duelli armati (con katane, lance, naginate, etc) decisamente cinematografici grazie all’uso di effetti particellari, sangue realistico e un sistema di “rallenty” nei momenti più drammatici e concitati. Anche i movimenti relativi al parkour sono stati perfezionati, con transizioni più naturali e interazioni migliorate con l’ambiente.
Dal punto di vista tecnico, AC Shadow sfrutta al meglio il motore grafico Anvil Engine, offrendo texture in alta definizione e un’ottima resa degli effetti atmosferici come pioggia, neve e vento. Su PlayStation 5 e Xbox Series X, il gioco gira a 4K upscalato con 60 FPS, con opzioni di ray tracing che migliorano ulteriormente la profondità delle ombre e dei riflessi. Su PC, le impostazioni grafiche permettono di personalizzare l’esperienza, garantendo una fluidità ottimale anche su configurazioni meno potenti.

Un mondo ampio e… imprevisto
Ubisoft ha sempre puntato sulla grandezza e la varietà delle sue mappe, e Assassin’s Creed Shadow non fa eccezione. Il Giappone Feudale viene rappresentato attraverso una vasta regione suddivisa in province, ognuna con il proprio carattere distintivo e una quantità impressionante di attività da svolgere.
Più nello specifico, la mappa di AC Shadow è suddivisa in diverse regioni, dalle grandi città fortificate dominate dai daimyo ai villaggi rurali immersi tra risaie e foreste. I castelli feudali, con le loro mura imponenti e i complessi sistemi di difesa, rappresentano le aree più pericolose e ricche di sfide, mentre le montagne innevate, le foreste di bambù e le coste nebbiose offrono opportunità per il combattimento stealth e l’esplorazione libera.
Il gioco è pieno di attività che vanno ben oltre la semplice trama principale, offrendo centinaia di ore di contenuti opzionali che variano anche a seconda del personaggio in uso. Naoe, molto più versata nello stealth, ha attività che Yasuke, incredibilmente versato nel combattimento fisico, non può fare e viceversa. Questo, naturalmente, comporta la necessità di dover scambiare spesso e volentieri tra i due personaggi.
Tra le attività proposte da questo nuovo capitolo di Assassin’s Creed troviamo i contratti di assassinio, i duelli con samurai, infiltrazioni nei castelli, cacce ai tesori, addestramento nei dojo e così via.
Una delle più importanti innovazioni, però, è indubbiamente quello degli incontri casuali che permettono di avere un mondo ancora più vivo e imprevedibile. Mentre il giocatore esplora, infatti, può imbattersi in situazioni spontanee che cambiano il corso della sua avventura. Tra gli eventi dinamici più classici troviamo gli agguati ronin, esecuzioni pubbliche e così via.
Più uccidi, più fai esperienza
L’evoluzione dei personaggi in AC Shadow è centrale non soltanto per la trama, ma anche per poter progredire con maggiore facilità sulla mappa di gioco, accedendo ad aree con nemici sempre più potenti.
I protagonisti, Naoe e Yasuke, presentano sistemi di progressione e personalizzazione distinti, offrendo ai giocatori la possibilità di adattare le loro abilità e il loro equipaggiamento alle preferenze personali e alle sfide incontrate. Naoe e Yasuke condividono lo stesso livello e accumulano esperienza (XP) congiuntamente., quindi ciò significa che completando missioni o attività con uno dei due, entrambi beneficiano dei punti esperienza guadagnati. Oltre all'XP, esistono i Punti Maestria e i Punti Conoscenza, utilizzati per sbloccare e potenziare abilità specifiche.
Altro elemento importante quando si parla di Naoe e Yasuke è il loro armamentario, in altre parole l’inventario. Tutte le attrezzature, comprese armi, copricapi, elmi, armature leggere, oggetti e amuleti, sono disponibili nella scheda "Inventario”, il quale utilizza livelli di rarità codificati per colore: bianco (comune), verde (non comune), blu (raro), viola (epico) e oro (leggendario). Gli oggetti possono essere smantellati nella Fucina del rifugio per ottenere materiali, venduti ai mercanti o conservati nelle case sicure.
Uno degli aspetti fondamentali nella gestione dell’inventario in Assassin’s Creed Shadows è l’utilizzo del Fabbro, una figura chiave per migliorare l’equipaggiamento e personalizzarlo in base allo stile di gioco. Presente nel rifugio del giocatore, il Fabbro permette di potenziare armi e armature, aumentando il danno, la durabilità e l’efficacia nelle battaglie.
Ogni arma può essere migliorata utilizzando materiali raccolti nel mondo di gioco o ottenuti dallo smantellamento di equipaggiamento non più utile. Oltre ai miglioramenti di base, è possibile applicare bonus specifici, come effetti (veleno, sanguinamento), potenziamenti alla furtività o incrementi di danno.

Un “Governo dell’Ombra”
Uno degli elementi più intriganti di Assassin’s Creed Shadows è l’introduzione degli Shinbokufu, una fazione che si muove nell’ombra e che gioca un ruolo chiave nell’intricata rete di potere del Giappone feudale.
Gli Shinbokufu emergono come una fazione che si intreccia con lo shogunato, muovendosi tra corruzione, spionaggio e giochi di potere per assicurarsi il controllo su determinate regioni e fazioni politiche. Mentre il Giappone dell’epoca è attraversato da guerre interne e lotte di successione, gli Shinbokufu sfruttano questa instabilità per consolidare il proprio dominio, influenzando daimyo, generali e mercanti. A differenza dei Templari tradizionali della saga, non si limitano a manovrare la politica dall’alto, ma operano direttamente attraverso una rete di assassini, spie e guerrieri scelti, il che li rende un nemico particolarmente difficile da affrontare.
Dal punto di vista del gameplay, la presenza degli Shinbokufu si traduce in missioni che richiedono infiltrazioni nelle loro basi, eliminazione di figure chiave e raccolta di informazioni per decifrare i loro piani. Potrebbero anche esserci momenti in cui il giocatore deve decidere se colpirli direttamente o sfruttare la loro stessa influenza per destabilizzarli dall’interno, aggiungendo una componente strategica alle azioni di Naoe e Yasuke.
Gli Shinbokufu in Assassin’s Creed Shadows ricordano da vicino la Setta di Cosmos di Odyssey, con una rete di figure influenti da smascherare e abbattere, ciascuna con il proprio ruolo nel potere dominante e segreti da scoprire.
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