Dishonored 2 - Uno sguardo al passato...
Circa 4 anni fa usciva su PC, PS3 ed Xbox 360 il primo capitolo di Dishonored con le sue ambientazioni peculiari in stile dark fantasy e dieselpunk. Sviluppato da Arkane Studios e pubblicato dalla ben nota Bethesda Dishonored ci metteva nei panni di Corvo Attano, guardia del corpo nonché amante della reggente del fittizio Impero delle Isole, Jessamine Kaldwin. L'imperatrice sarà però vittima di un assassinio dalle misteriose circostanze mentre sua figlia Emily Kaldwin verrà invece rapita. Le guardie intervenute sul posto arresteranno Corvo, accusato ingiustamente dai traditori che avevano ordito l'assassinio.
Il gioco ci vedrà impegnati a percorrere le strade di Dunwall (la città dove il gioco prende luogo) in preda ad un'epidemia di peste, dove le nostre scelte effettuate per riportare Emily sul trono influenzeranno nel bene o nel male il futuro della città stessa.
...Ed uno sguardo al presente
Dishonored 2 prende luogo 15 anni dopo gli eventi del primo capitolo e vede una ormai cresciuta Emily Kaldwin seduta sul trono dell'impero con al suo fianco Corvo Attano come protettore del reame (nonché padre).
Durante la cerimonia di commemorazione della morte della madre di Emily nella sala del trono fa la comparsa un visitatore inaspettato. Egli è il Duca Luca Abele, il conte di Serkonos, che una volta presentatosi riferirà di aver portato con sè un dono di grande pregio, ovvero la "famiglia" stessa di Emily. Nella portantina a seguito del Duca infatti è seduta la presunta sorella di Jessamine Kaldwin, Deliah Kaldwin. Aiutati da alcuni traditori a corte Deliah ed il Duca daranno il via ad un colpo di stato per deporre Emily in favore della zia Deliah.
A questo punto il giocatore si troverà a dover scegliere se impersonare Corvo Attano, andando a sperimentare un approccio conservatorio e similare al primo capitolo oppure la giovane imperatrice Emily Kaldwin. Per coloro che hanno già giocato il primo capitolo è una buona idea cominciare la loro prima run con il personaggio di Emily, di modo da poter così sperimentare i nuovi poteri a disposizione della principessa. Anch'essa infatti una volta fuggita dalla Torre di Dunwall (sede della corte imperiale) riceverà la visita in sogno dell'Esterno. Egli è una misteriosa figura che sembra apparentemente regnare su un mondo etere detto "l'Oblio" ed offrirà la possibilità al giocatore di accettare in dono i poteri che un tempo aveva concesso anche a Corvo.
Sarà discrezione del giocatore ovviamente accettarli così come rifiutarli, ed in quel caso si affronterà l'intero gioco senza poteri sovrannaturali andando quindi ad aumentare notevolmente la difficoltà di gioco. Non mi dilungo ulteriormente sulla trama, anche per evitare spiacevoli e non voluti spoiler, se non dicendo che si tratta di una trama veramente molto ben strutturata, che si dipana via via che ci muoveremo attraverso la città. Il giocatore infatti sarà sempre invogliato ad andare avanti per comprendere sempre più i segreti che si nascondono dietro a Deliah ed ai suoi complici. Anche a durata ci siamo perfettamente e per completare una run usando un approccio stealth si impiegheranno circa 20-23 ore, mentre adottando un approccio meno calcolato e quindi volto all'azione sarà di un poco più veloce portare a termine la campagna di gioco. Va però considerato che è possibile giocare con due personaggi differenti (che avranno reazioni e comportamenti differenti nel corso della storia) e che con entrambi si potranno adottare differenti approcci di gioco facendo così lievitare ampiamente il numero di ore offerte da questo titolo.
Una città dal fascino decadente
La gran parte del gioco, fatta eccezione per il primo e l'ultimo capitolo, prenderà luogo molto lontano dalle nebbiose vie di Dunwall portandoci nel profondo sud dell'Impero delle Isole nella città di Karnaca, un'antica e decadente città costiera un tempo definita "Il gioiello del Sud".
La realizzazione di Karnaca è veramente ispirata e realistica, con tonalità e stili architettonici che ricordano una città della costa del mediterraneo così come lo fanno i suoi colori più vividi e accesi rispetto al grigio dominante di Dunwall. Ma non tutto brilla sotto il sole del sud e Karnaca è in realtà una città in declino dove le miniere di argento che da tempo immemore l'avevano resa prospera sono adesso diventate una sorta di campo di lavoro per i minatori ed i cui profitti si vanno tutti a riversare nelle tasche del Duca e di coloro che fanno parte della sua cerchia di persone fidate. Oltre ai problemi economici la città si trova a dover affrontare altre due situazioni spinose che ne vanno pian piano minando la stabilità. Una è, similarmente alla peste che colpì Dunwall in Dishonored, un'infestazione da parte delle "mosche del sangue", un temibile insetto che si muove in sciami la cui puntura e le larve stanno pian piano spargendo la "malattia del sangue" nella popolazione. L'altro è invece un problema di stabilità interna, in quanto nel "Distretto delle polveri", ovvero dove si trovano le famose miniere di argento della città, due fazioni si contendono il controllo combattendo sanguinosamente fra loro. Una fazione sono gli Urlatori comandati dal losco criminale Paolo mentre dall'altro lato troviamo i confratelli dell'Abbazia dell'Uomo Qualunque capitanati dal Liam Birne.
Il protagonista si troverà a dover avere a che fare con questa sorta di guerra civile potendo decidere di schierarsi per l'una o per l'altra fazione così come decidere di non immischiarsi e proseguire per la sua strada lasciando le cose esattamente come sono. Il level design dietro la realizzazione dei vari ambienti di Karnaca è veramente ottimo e sperimenta uno sviluppo verticale molto maggiore rispetto a quello che si era visto nel capitolo precedente seppur mantenendo una dimensione generale delle mappe dei vari livelli mediamente contenuta.
Veramente piacevole è vedere come ogni ambiente ed elemento all'interno delle varie mappe di gioco non sia posto casualmente ma sia invece collegato o necessiti un determinato oggetto per essere raggiunto, invitando così il giocatore ad esplorare la mappa al fine di trovare ciò di cui necessita. Ad invogliare ulteriormente l'esplorazione degli ambienti ci sarà anche la ricerca delle rune e degli amuleti di osso, i quali, similmente a come accadeva nel primo capitolo di Dishonored, ci permetteranno di sbloccare via via nuove abilità e poteri per il nostro personaggio così da poter affrontare in modo molto variegato le varie situazioni di gioco.
In alcuni livelli inoltre sarà possibile visitare alcuni negozi del mercato nero nei quali potremo investire il denaro che avremo via via trovato in giro per i vari livelli per acquistare oggetti consumabili, oggetti importanti per la missione o potenziamenti per la nostra attrezzatura (che si sbloccheranno via via rinvenendo i vari progetti sparsi nei livelli di gioco). Alcuni livelli invece prenderanno luogo in ambienti molto particolari come ad esempio una enorme villa-enigma (Villa Meccanica) o in una magione in cui ci sarà possibile viaggiare continuamente fra due diverse linee temporali mescolando presente e passato per raggiungere il nostro obiettivo. La fantasia nella realizzazione del level design quindi non manca ed anzi offre un ottimo risultato sia in termini di giocabilità quanto in termini di immersione negli ambienti di gioco, i quali riusciranno più volte ad intrigare il giocatore facendolo immedesimare ulteriormente nella già di per se ottima trama.
Un gameplay superbamente libero
Una delle cose che più si può apprezzare di un titolo come Dishonored 2 (ed anche del suo predecessore) è il fatto che si possa adottare l'approccio che più si preferisce per portare a termine la campagna od un singolo livello. Infatti ogni livello potrà essere portato a termine usando un'approccio stealth così come uno volto più all'azione ed al contempo potremo decidere anche se uccidere i nostri nemici oppure se metterli al tappeto lasciandoli in vita. Ciò si applica anche a quelli che sono i maggiori antagonisti del gioco, compresa Deliah stessa, che infatti potranno sempre essere eliminati senza doverli per forza uccidere.
Le nostre azioni infatti non saranno mai senza conseguenze e lo stesso finale del gioco sarà influenzato dall'approccio di gioco che avremo scelto. Infatti agendo nell'ombra e risparmiando la vita dei nostri nemici avremo accesso ad un finale positivo, mentre adottando un'approccio violento e sanguinario otterremo un finale più dark e meno felice. Ad aggiungere un'ulteriore variabilità d'approccio al gioco troviamo anche, come già accennato, la possibilità di scegliere due differenti personaggi con cui affrontare la storia.
Per i più tradizionalisti troviamo Corvo Attano, il cui comportamento ed i poteri utilizzabili saranno praticamente identici (o quasi) a quello che già avevamo visto in Dishonored. Emily invece va a costituire un'innovazione rispetto all'esperienza di Corvo in quanto vede a disposizione del giocatore un'intera nuova serie di poteri.
Tra questi troviamo ad esempio
- "Dominio": che ci permetterà di connettere assieme da 2 a 4 nemici condividendone il destino (morte o stordimento).
- "Ipnosi": che ci permetterà di ipnotizzare temporaneamente 2-3 nemici.
- "Proiezione": che ci permetterà di spostarci velocemente in un altro punto a nostro piacere.
- "Clone d'ombra": che ci permetterà di evocare un clone utile a far perdere le nostre tracce qualora ci dovessimo trovare impegnati in un'inseguimento.
- "Passo d'ombra": che ci permetterà di assumere la forma di una sfuggente ed oscura nube strisciante per poter colpire od evitare ignari nemici.
Oltre ai poteri soprannaturali i protagonisti potranno contare su una ampia varietà di attrezzature che spaziano dalla spada e la pistola a svariati tipi di dardi da balestra e di esplosivi da usare in modo letale e non letale.
Quindi, così come il gioco stesso ci ricorda all'inizio della campagna, sarà possibile giocare "esattamente come ci pare".
Note intonate e note stonate
Il comparto audio di Dishonored 2 è ottimo, offrendo una soundtrack semplice ma ispirata ed un doppiaggio dei personaggi in italiano veramente ben realizzato, seppur peccando in alcuni casi (come per Meagan) la cui recitazione non ci è sembrata molto "convincente". In ogni caso il doppiaggio è sufficientemente buono da offrire un'immersione senza compromessi nella trama di questo titolo. Arriviamo però a quella che, almeno su PC, si rivela essere la nota dolente di un gioco di per se molto buono, la grafica.
Parlando di grafica non si vuol andare a criticare l'aspetto estetico del gioco, in quanto il VOID Engine è in grado di offrire un'esperienza che, pur non facendo gridare al miracolo, è in generale visivamente più che soddisfacente. Effetti grafici, illuminazione, modelli poligonali, occlusione ambientale, ombre e textures sono infatti di ottima fattura e perfettamente scalabili dal menù impostazioni di modo da adattarli alle diverse configurazioni hardware PC. Il problema che affligge questo titolo è uno ed uno solo ma è così fastidioso da avermi fatto interrompere più e più volte il gameplay per riposare gli occhi.
Il gioco infatti non sembra essere al momento in grado di offrire un framerate stabile e quindi specie in ambienti aperti o piuttosto elaborati si ha la comparsa di continui balzi di framerate che rendono giocare veramente un'esperienza difficile. Non è raro che il framerate faccia salti da 60 a 20 fps solo semplicemente girandoci. Questi framedrop non sembrano essere imputabili all'hardware (in test abbiamo usato due 970 in SLI) così come nemmeno sembrano essere imputabili alle impostazioni scelte.
Armeggiando con le impostazioni ed il livello grafico si può ottenere qualche beneficio, ma abbiamo osservato che in 2160p ad ultra, così come in 1080p ad ultra le prestazioni erano suppergiù le stesse ed i fenomeni di stuttering e freezing si presentavano allo stesso fastidioso modo. Non ritengo che questo sia un problema permanente per questo titolo, ma che sia tuttalpiù un difetto di gioventù che sarà sicuramente risolto nel breve futuro dalla stessa casa produttrice. Pur confidando in un futuro fix però mi sento in dovere di riportare che al momento della pubblicazione di questa recensione le prestazioni in gioco non erano ottimali ad un'esperienza fluida e dinamica come quella di Dishonored 2.
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Dishonored 2
Dishonored 2 è il degno successore del primo bellissimo capitolo di questa serie di cui conserva lo spirito ed il fascino ed in cui ha saputo apportare numerose novità e migliorie che vanno a rendere maggiormente apprezzabile sia il gameplay che la trama.
La storia di questo titolo è molto ben congegnata, riuscendo a far immedesimare molto bene il giocatore nei panni dei protagonisti e far si che questo sia veramente curioso di sapere come si dipanerà via via la storia.
Ottima la realizzazione degli ambienti di gioco, ricchi di dettagli e di segreti da scoprire che inviteranno il giocatore ad esplorare gli ampi ambienti di gioco.
Peccato solo per il VOID Engine, che pur riuscendo ad offrire una grafica appagante sotto molteplici aspetti non convince per il momento come stabilità e fluidità di gioco.
Dishonored 2 è un titolo consigliato per coloro che amano il genere stealth o le ambientazioni dieselpunk/fantasy e lo è ancor di più per coloro che hanno amato l'avventura di Corvo nel primo Dishonored.
Pro:
-
Campagna longeva
-
Buona rigiocabilità
-
Trama avvincente
-
Ottimo gameplay
-
Ottimo level design
Contro:
-
Framerate ballerino
-
Grafica bella ma non spettacolare
-
Bug minori non influenti sul gameplay