Absolute Drift: Zen Edition - Mai il drift fu più libero
I giochi di corsa sono ormai molti, sebbene negli ultimi anni si stia andando verso una polarizzazione che vede i grandi titoli quasi divorare gli altri. Del resto in un ambito come quello automobilistico difficilmente si può competere con grandi aziende che possono avere molto budget a disposizione, che sono quindi in grado di mettere su pista una grafica eccezionale. Chi cerca un titolo del genere infatti, nella maggior parte dei casi, si aspetta una grafica che rasenta il fotorealismo.
Absolute Drift, un titolo sviluppato e prodotto da FlippFly, abbandona questi criteri e si lascia alle spalle la ricerca del fotorealismo, tentando di toccare aspetti che gli altri giochi mettono a disposizione solo superficialmente. Proprio come il titolo suggerisce, la focalizzazione del gioco è sul drift e su tutte le meccaniche che competono a questo stile di guida molto divertente ed intrigante, venuto di moda da qualche anno. Quella proposta, oltre che un divertirsi a vedere la propria macchina driftare, è quasi una comunione che si deve ricercare con la nostra autovettura, in piena mentalità nipponica. L'inizio del gioco, ovvero il Free Roam, permette di capire immediatamente questo aspetto con quello che sembra essere un saggio che già ci mette di fronte alla forte disciplina che ci si aspetta da chi gareggia nel drift, nella difficile via per diventarne un maestro.
Un menù essenziale che nasconde molteplici aspetti
Una volta approdati sul menù la grafica usata è talmente essenziale da lasciare quasi perplessi, con un parallelepipedo bianco su cui sono scritte le varie modalità da poter affrontare. La prima di esse è chiamata "Free Roam" e permette di accedere ad una fase di tutorial che, tuttavia, è evitabile bypassare se già ci si ritiene capaci di gestire la macchina in tutte le sue manovre. Una scelta sconsigliata, dato che il tutorial mette difronte a molte problematiche legate alla gestione dell'autovettura e ad alcune modalità a cui in futuro ci si dovrà affacciare. La scelta di come affrontare il tutorial, evitarlo e definire la difficoltà di gioco è singolare e davvero ben studiata, dato che ci si ritroverà su una pista bianca quasi priva di ostacoli, con la nostra macchina da poter manovrare come più si ritiene congeniale. In tal modo, si può già prendere confidenza con i comandi e nel frattempo divertirsi senza appesantire inutilmente una fase che, per molti giochi, può risultare assai noiosa (quella del tutorial, ovviamente). La struttura di quest'ultimo, qua, è studiata in maniera tale da offrire comunque una sfida, che consiste nel raggiungere gli obiettivi preposti e di farlo nel migliore dei modi possibili. Si dovrà quindi eseguire un "semplice" drift circolare, oppure rompere alcuni blocchi fino a raggiungere il numero richiesto, ed il tutto in un ben definito tempo che scorrerà fino a decretare la fine del tutorial. Finito il tutorial ci si ritroverà su una stessa tipologia di pista che ci permetterà di scegliere, sempre usando la propria macchina, la modalità che si intende affrontare.
Tornando al menù, l'altra possibilità è scegliere proprio "Events", ossia uno tra i vari eventi proposti. Si tratta di una modalità utile per chi non ha molto tempo o per chi invece si vuole dilettare da subito, senza troppi fronzoli, nel drift. Interessante la scelta di riproporre il tutorial anche tra gli eventi, probabilmente consci del fatto che si tratti di un gioco davvero molto complesso per quanto riguarda la gestione della macchina. Un aspetto su cui torneremo più avanti nella recensione.
A coronare il menù vi è anche un'altra impostazione, stavolta più frivola, ossia la possibilità di accedere al proprio garage e di modificare quindi la macchina a nostra disposizione. La scelta è assai limitata invero, ed oltre a scegliere la macchina vi è la possibilità unicamente di definirne il colore e qualche aspetto estetico, come ad esempio il tipo di cofano che si intende montare, o gli "adesivi" da apporvi.
Il Free-Roam e la sua ossatura
Diciamo che, alla fin fine, il vero fulcro del gioco è proprio la prima modalità presente sul menù, ovvero il "Free-Roam". Proprio su questa decidiamo di soffermarci nel corso di questa recensione, dal momento che è strutturata in maniera molto particolare. Come scritto in precedenza ci si ritrova in un vero e proprio circuito bianco, definito da bordi e da ostacoli, su cui sono presenti anche vari oggetti e altre tipologie di cose, come elicotteri o addirittura aerei. È possibile driftare ovunque, ed è assolutamente divertente notare come le proprie gomme lascino profondamente il segno "sull'asfalto" (si fa per dire) e come esso permanga davvero a lungo.
La struttura del gioco, molto libera, prevede comunque una suddivisioni a "mondi", con ovviamente la partenza nel mondo 1. Ogni mondo si compone di un numero variabile di sfide che si devono affrontare e ovviamente superare. Il superamento di una sfida permette di diminuire le "missions left", ossia le missioni mancanti per poter sbloccare il mondo successivo. All'interno di questo circuito, che funzione tale e quale una storia, si può entrare all'interno di alcune strutture rosse su cui è definito, in bianco, la tipologia di sfida che ci si ritroverà di fronte. Alcune di queste strutture saranno invece nere, e ciò significa che per accedervi è necessario completare un numero di altri eventi. La mappa dove si svolge la storia è interagibile ed alcune sfide si compongono proprio di questa interazione: è possibile infatti superare una missione semplicemente saltando su un aereo, quando questo ci sarà espressamente richiesto. Una composizione davvero molto varia di sfide ed interazioni che mantengono l'attenzione sempre incollata al gioco.
Grafica semplice e audio..?
La grafica è indubbiamente molto semplice, ma forse è proprio in questa semplicità il forte del gioco. La vettura, seppur realizzata in maniera quasi minimale, risulta essere molto carina specie se immessa in un contesto di gioco dove non si mira al realismo, ma all'essenziale. Il fatto che abbiano anche usato colori chiari, come ad esempio il bianco per l'asfalto, è indubbiamente una scelta stilistica molto singolare ed al contempo intrigante. Quasi una scommessa vinta, dato che il risultato finale risulta essere piacevole e mai stucchevole, mirando a far concentrare il videogiocatore unicamente sul gioco e sul drift, ossia l'essenza principale del gioco.
A contornare questa grafica semplice ma graziosa vi è un comparto audio di tutto rispetto, con la possibilità di scegliere addirittura le soundtrack che si vogliono ascoltare e saltare, a nostro piacimento, quelle che magari ci risultano essere meno belle o che, comunque, non rientrano nei nostri gusti. Una scelta interessante dal momento che ci permette di personalizzare ulteriormente il gioco anche in uno di quegli aspetti che magari non è fondamentale, ma che comunque garantisce a dare maggior peso alla nostra esperienza videoludica.
Absolute Drift: Zen Edition
Il drift ormai ci è stato riproposto spesso e volentieri nei giochi di guida, specie da quando è entrato in voga dopo l'uscita nelle sale del film Fast And Furious: Tokio Drift. In ogni caso questa modalità di guida è stata sempre inserita in un contesto di fotorealismo, con macchine davvero esistenti dei comandi molto semplici che si componevano di una manciata di tasti per sterzare e controsterzare. I ragazzi di FlippFly hanno invece scelto di abbandonare non solo la grafica tendente al realismo, ma anche la possibilità di gestire facilmente la traiettoria della macchina, a tal punto che in alcuni casi dava la sensazione di essere quasi "guidata". Absolute Drift mette il giocatore di fronte alla difficoltà nuda e cruda di driftare, con comandi molto semplici ma al contempo dannatamente complessi, dal momento che sbandare con la macchina è davvero molto facile. È proprio questa difficoltà di gestire la macchina che si cela dietro Absolute Drift, e che fa di questo titolo una vera e proprio sfida al cui appuntamento gli amanti dei motori non possono davvero mancare.
Una sfida con sé stessi, ma anche con il mondo intero, dal momento che ogni sfida salva i propri record e li registra online, in maniera tale da poter competere con gli altri giocatori di tutto il mondo. Vi è anche la possibilità, durante una missione, di usare o il proprio fantasma, o quello di colui che detiene tale record, così da vedere come poter affrontare al meglio la sfida e.. perché no, anche superarla.
Un gioco molto divertente, consigliato un po' a tutti ma soprattutto a coloro che amano le macchine ed i giochi basati su quest'ultime. Ma attenzione: qua non è la grafica ad avere il ruolo di protagonista, bensì le insidie legate proprio alla gestione della macchina. Un aspetto molto da Drift.
Pro:
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Graficamente pulito ed interessante
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Gestione complessa della traiettoria delle macchine
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Possibilità di vedere e superare i record
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Free-Roam molto singolare
Contro:
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Modalità "events" un po' troppo anonima
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Modalità multiplayer mancante