Hope Lake - Hope Lake - Molti indizi, uno psicopatico
FarMills a Mysterytag hanno dato vita a questo gioco molto semplice nella sua fattura, rilasciato da RunServer, che ci catapulta in una atmosfera oscura e ricca di terrore. E' proprio nell'oscurità che dilaga il crimine, e in questo indie sarà non solo immediatamente visibile, ma anche un perno irrinunciabile. Sin dalle prime battute si riesce a capire perfettamente l'ambientazione dark, con un gruppo di ragazze che ad una ad una iniziano a scomparire in circostanza misteriose. Questo fin da quando, qualche anno prima, uno degli insegnanti era morto accidentamente affogato. Noi, nei panni del detective Kelly Wells, ci dovremo recare la dove tutto ha avuto inizio e cercare di porre un punto definitivo a questi spargimenti di sangue. Hope Lake ha deciso di distaccarsi dalla normale atmosfera horror, e per questo motivo ha marcato appositamente il gioco sul terrore dell'esplorazione e sulle violenze perpetrate da quello che sembrerebbe essere un vero e proprio psicopatico. Un alone di mistero che circonderà ogni nostra movenza e che guiderà le nostre indagini che ci porteranno a percorrere più di 48 luoghi, all'interno dei quali ventisei minigiochi e otto scene con oggetti nascosti da trovare. La difficoltà del gioco è variabile, se così si può dire. Sono presenti infatti due modalità: quella con l'aiuto disponibile, e quello con gli aiuti disabilitati. L'aiuto spesso e volentieri potrà essere utilizzato sia per cercare gli oggetti che non si trovano all'interno delle scene, sia per aiutarci proprio nel movimento tra le mappe mediante una scia argentea che ci indicherà dove andare.
Oggetti da ritrovare in un mare di oscurità
Come abbiamo detto le varie location saranno non solo ambientate in una tetra nottata, ma anche avvolte in un costante clima di terrore dovuto all'operato di questo psicopatico di cui si devono trovare tracce. Trattandosi di un gioco punta e clicca è immaginabile il dover progredire nel gioco accedendo alle varie mappe. Le mappe spesso si sbloccano tra loro finendo dei veri e propri minigiochi, come ad esempio il riuscire ad accendere un fuoco per illuminare la zona. Insomma, gli elementi con cui interagire sono molti e sparsi nelle varie location, ma v'è da dire che sono disposti in maniera coerente e non sono lasciati a sé stessi. Non ci troveremo quindi di fronte sempre e solo scene in cui cercare e ottenere oggetti, che altrimenti avrebbero appiattito troppo il gameplay. Una cosa piuttosto interessante riguarda proprio questa fase del gioco, infatti gli oggetti possono essere inseriti all'interno di un inventario per poi poter essere utilizzati durante il gioco per sbloccare altre sequenze. Gli oggetti a volte non vengono tolti dall'inventario una volta utilizzati, questo poiché possono essere usati ripetutamente.
Uno sguardo d'insieme
Un punta e clicca si basa inevitabilmente sulla grafica, anche solo per meglio immergere il videogiocatore non solo nella tematica, ma anche nella ambientazione proposta. In un qualcosa di oscuro e tetro come nel caso di Hope Lake, tra l'altro, questa necessità si percepisce il doppio. Da questo punto di vista FarMills e Mysterytag non hanno minimamente deluso le aspettative, proponendo una grafica molto intrigante per quanto non eccessivamente caricata. Si tratta per lo più di una grafica disegnata in cui abbondano i colori dalle tinte scure, proprio per favorire quel senso di smarrimento e di terrore. Anche l'audio, per quanto non eccelso, è in grado di accompagnare senza troppi problemi la struttura molto elastica del gioco. Sì, elastica, perché è possibile andare e tornare da una scena all'altra a nostro piacimento, senza limitare in alcun caso il nostro pensiero. Scelta ottima, anche perché in questo modo non concorre ad aiutare involontariamente il giocatore che potrà picchiare la testa varie volte prima di capire dove dover andare per sbloccare le scene successive o, ovviamente, ottenere oggetti nascosti abilmente.
Una narrazione avvincente
In una recensione ci si deve spesso e volentieri rifare al genere e, in base a quello, proporre i punti salienti. In un punta e clicca i perni sono oltre alla grafica ed ai vari puzzle che è possibile trovare, anche la storia che vi è alle spalle e la difficoltà garantita. Parlare della storia senza fare spoiler è sempre difficoltoso, e per questo motivo rimarrò sul generale, dicendo unicamente che la narrazione è lineare ed efficace. Le vicende proposte toccano temi non solo oscuri, ma anche aberranti. Una storia di sangue, violenze fisiche ma anche psicologiche, perpetrate ai danni di giovani studentesse. Un ambient crudo, sanguinoso, che tuttavia fa largamente il suo dovere spingendo scena dopo scena il videogiocatore a progredire nel gioco. La difficoltà, come detto, è variabile e definibile sin all'avvio del gioco. Una difficoltà che tuttavia varia unicamente gli indizi: in una modalità sono permessi, nell'altra no. Indizi di cui effettivamente si può fare a meno, ammesso e non concesso si sia in possesso di una immensa pazienza. Sì, perché il gioco effettivamente non è semplicissimo, specialmente per quanto riguarda i minigiochi necessari a sbloccare altre parti di quella lugubre location.
Hope Lake
Hope Lake è un gioco indie, di tipo punta e clicca, che cerca di immergere il videogiocatore in una atmosfera molto dark, oscura, e soprattutto ricca di pericoli. La presenza dello psicopatico, per quanto spesso non concreta, aleggia sempre in ogni scena e concorre a rendere viva e frizzante la narrazione. Il gioco garantisce sulle otto ore di gioco, con davvero moltissimi luoghi da esplorare e enigmi da sciogliere. Puzzle ambientali a volte anche molto complessi, che possono essere risolti con l'interazione "cliccata" con l'ambiente e l'utilizzo di alcuni oggetti che saranno reperibili all'interno di quel mondo. Il fatto che le scene con oggetti nascosti non siano in ogni dove, ma inserite con coerenza, è sicuramente un punto a favore per questo gioco rilasciato da RunServer.
Pro:
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Graficamente intrigante
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Interazioni complesse con l'ambiente
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Narrazione efficace
Contro:
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Scarsa rigiocabilità
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Solo due difficoltà