Deathloop - Loop temporali da spezzare
Spesso si sente criticare i giochi per la loro scarsa capacità di innovare. Una critica piuttosto pesante, ma anche abbastanza vera nella maggior parte dei casi. Quanti giochi, simili o addirittura quasi uguali, abbiamo visto uscire? Forse tenendo a mente questo, Arkane Studios ha scelto di puntare fortissimo ancora una volta sull'originalità. Dopo Prey, un vero inno alla novità, ecco che la software-house rilascia Deathloop, se possibile addirittura con tinte più innovative rispetto all'altro. Sebbene il gameplay possa ricordare moltissimo gli altri giochi sviluppati da Arkane Studios, Deathloop riesce a farsi notare immediatamente grazie a una trama molto particolare, coadiuvata alla perfezione da una narrazione divertente e spumeggiante.
Le nebbia del loop
Dal momento che come sempre Arkane Studios ha puntato fortissimo sulla narrazione, non rimane che partire proprio da lì nell'esaminare il titolo. Tutto ha inizio nei panni di Colt, un uomo dalla voce roca e molto emblematica che si sveglia su una spiaggia. Soffre di amnesia e di un qualcosa che non subito viene rivelato, ma che permette lui di vedere scritte fluttuare nell'aria; scritte non casuali ovviamente, ma che gli dicono cosa fare, dandogli attivamente dei consigli. Colt, non avendo altro da poter fare, segue i consigli che legge fino a imbattersi in Julianna, un'assassina dalle tinte molto particolari che sembra voler morto il nostro protagonista. Julianna sembra avercela sul personale con Colt, tanto da volerlo ripetutamente morto.
Dopo la prima morte, che avviene quasi per caso, Colt scopre quello che è davvero il suo potere: entrare in un loop, viaggiando nel tempo fino a tornare a qualche minuto prima della sua morte. Una volta morto, infatti, il gioco ha di nuovo inizio sulla spiaggia, forte però di indizi e componenti aggiuntivi. Rivivendo più e più volte il loop, Colt ha modo di raccogliere informazioni e diventare sempre più astuto, andando a sviluppare strategie nuove e vincenti.
Qual è, allora, l'obbiettivo del gioco? L'obbiettivo del gioco è quello di far fuori tutti i visionari, in modo e maniera che il loop possa essere spezzato una volta per tutte. Uccidere i visionari non è affatto facile e, almeno all'inizio, si potrebbe essere sopraffatti dalla vastità dei luoghi e dalle poche informazioni in proprio possesso. Per fortuna Deathloop ci viene in soccorso molto presto, andando a delineare chiari e precisi obiettivi che possono essere seguiti (e sfruttati) per raggiungere i visionari e farli fuori nel minor tempo possibile. Gli obiettivi, che vengono strutturati di volta in volta man mano che si progredisce nel gioco, sono un qualcosa di meraviglioso poiché guidano il giocatore all'interno delle varie aree di gioco, senza il rischio della frustrazione conseguente a perdersi ripetutamente. Cosa che, senza questi "aiuti", accadrebbe abbastanza facilmente.
Un vero Antagonista che non si limita a fare il classico cattivo
Ci sono molti nemici all'interno del gioco, ma il vero antagonista è rappresentato da una donna di nome Julianna, che tra l'altro è uno dei visionari. Julianna "Jules" Blake ci viene presentata subito, nel primo loop, dando come l'impressione che sia catturata all'interno di un loop temporale infinito a Blackreef, insieme al protagonista Colt. I battibecchi con Colt sono entusiasmanti e molto divertenti e vanno avanti per tutta la durata del titolo, facendo intuire come i due personaggi non si limitino a essere dei banalissimi nemici. Sono molto di più.
Julianna è un fiero baluardo del loop e combatte attivamente qualsiasi cosa intenda spezzarlo. Questo è, ovviamente, il motivo per cui è in guerra perenne con Colt, che cerca di uccidere in tutti i modi con le sue armi che consistono in un misto di pistole/mitragliatori automatici, fucili ad alta potenza e mischia. Quando la rivale numero uno invade il loop (può farlo unicamente quando c'è un visionario nei dintorni) inizia una lotta molto intrigante. Per poter sfuggire alla cacciatrice o la si combatte, oppure si cerca di hackerare un terminale che lei utilizza come esca.
La particolarità di Julianna non si consuma soltanto in questo, perché in realtà c'è un altro aspetto, per niente secondario, che la contraddistingue. Un aspetto che va a toccare attivamente il multiplayer del titolo, che è presente. Alcuni giocatori potrebbero entrare nella vostra partita, in qualsiasi momento, cercando di rovinarvi la festa interrompendo il vostro loop, dando vita a scontri più o meno fantasiosi. Questo tipo di multigiocatore ha un potenziale enorme, ma ha anche grandi difetti, primo tra tutti la possibilità di annoiare e creare una sorta di frustrazione da parte di chi riveste i panni di Colt. Per questo motivo è consigliabile invadere il loop degli amici, o comunque di gente che si conosce, evitando di gettarsi a capofitto in quelli aperti di gente sconosciuta.
Un equipaggiamento mutevole e personalizzabile
All'interno di ogni loop è possibile raccogliere potenziamenti e poteri, ma anche armi. Le armi possono o essere raccolte dai nemici, o trovate a giro, durante la fase di esplorazione. Ogni arma è contraddistinta da un valore (e da un corrispettivo colore) che identifica la sua rarità e di conseguenza la forza che può avere. Utilizzare armi molto potenti permette di eliminare più rapidamente nemici numerosi e più potenti, rispetto a utilizzare invece qualche arma comune.
L'equipaggiamento è spesso e volentieri orientato al combattimento, quindi non stupisce che gran parte dell'attenzione possa essere puntata sul gameplay legato alla fase di shooting. Anche da questo punto di vista il titolo di Arkane Studios è un'autentica perla, dal momento che prende quanto c'è di positivo dagli altri giochi sviluppati dalla software-house e li concentra, creando un mix divertente e molto frizzante. Rispetto a Disonhored e a Prey lo stile di combattimento è molto più orientato all'azione ed è per questo motivo decisamente più frenetico. Colt si muove molto velocemente e questo permette di passare da una zona all'altra del campo di battaglia, sorprendendo i nemici e colpendoli quando meno se lo aspettano.
Deathloop
Deathloop è un gioco tanto innovativo quanto sorprendente. La vera novità non risiede nel gameplay, così come neanche allo shooting, dato che in larga misura ricorda in questo i precedenti titoli sviluppati da Arkane Studios. La novità più succosa altro non è che la modalità con cui avviene il loop, che permette di poter gustare a pieno una mappa piuttosto vasta e particolareggiata. La distinzione della giornata in quattro parti è abbastanza vincente, poiché permette al giocatore di poter sfruttare strategicamente questa informazione, gestendo al meglio i suoi spostamenti. Di mattina i nemici per esempio sono meno numerosi e meno guardinghi, il che è perfetto per sgattaiolare sotto i loro occhi senza essere avvistati. Di pomeriggio c'è un po' più di casino, ma è la sera che la difficoltà aumenta un poco di più. Tutto questo concorre a rendere ogni loop molto avvincente e unico.
Pro:
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Interessante meccanismo di loop temporale
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Interazioni divertenti e frizzanti
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Narrazione eccellente
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Graficamente molto intrigante
Contro:
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Poca scelta in fatto di armi
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IA a volte poco reattiva