Chivalry 2 - Il campo di battaglia medievale si tinge nuovamente di rosso
Molti giocatori avranno atteso in maniera quasi spasmodica l'arrivo di Chivalry 2, ovvero un nuovo chivalry con la grafica migliorata e magari qualche novità a livelli di gameplay. O, perché no, anche un miglioramento in quella che è l'ottimizzazione di gioco, perché diciamocelo: Chivalry 1 era ottimizzato malissimo. C'è però anche chi non ha mai visto e/o giocato al primo Chivalry, quindi in questa recensione cercheremo anche di portare uno sguardo più generale. Prima di iniziare la disamina sul gioco, non rimane che da segnalare quella che fu l'uscita di Chivalry: Medieval Warfare, ovvero l'ormai molto lontano 2012. Cosa è successo da allora? Perché abbiamo dovuto attendere il 2021 per un nuovo titolo? Qualcuno di voi, sicuramente meno rispetto a prima, ricorderà che nel mentre uscì un titolo che calcava le orme di Chivalry, ovvero Mirage. Un titolo fantasy che però non esplose, a causa della pessima (ancora una volta) ottimizzazione e del fatto che i contenuti interni fossero risicati e banali. Staccandosi dal fallimento di Mirage: Arcane Warfare siamo arrivati così a Chivalry 2 che, tastiera/pad alla mano, sembra essere un prodotto finalmente ai livelli del vero predecessore.
Tornano i Cavalieri di Agatha e l'Ordine dei Massoni
L'eterna lotta tra i Cavalieri di Agatha e l'Ordine dei Massoni, che ha avuto parte in tutto Chivalry: Medieval Warfare, viene riproposta in maniera più sanguinosa che mai anche in questo nuovissimo titolo. I Cavalieri di Agatha hanno sempre il colore azzurro/blu che li contraddistingue, e che li rende molto diversi dal rosso visibilissimo dell'Ordine dei Massoni. La distinzione dei colori, che siano ben visibili, è un qualcosa di estremamente importante nell'economia di gioco, dal momento che non ci saranno altri indicatori per capire quali sono gli alleati, e quali sono invece i nemici. Nel bel mezzo della battaglia è infatti volutamente difficile capire chi è con noi e chi contro, specialmente perché (e questo è uno dei divertimenti maggiori) il fuoco amico è attivato ed è possibile erroneamente uccidere i propri compagni. Tutto molto realistico e sanguinolento, proprio come piace a noi.
Diverse possibilità sul campo di battaglia
In questa "simulazione" di combattimento in campo più o meno aperto, avremo modo di scegliere in via iniziale tra un totale di quattro classi molto ben distinte tra loro. A differenziare le classi non vi è soltanto l'arma, ma anche dei parametri leggermente alterati che rendono il personaggio un po' più veloce o resistente a seconda dei casi.
Una di queste classi, quella forse più iconica in assoluto, è quella del cavaliere. Il cavaliere è generalmente armato con un'arma abbastanza pesante (come una spada lunga) e ha una discreta capacità di difesa grazie alla sua armatura. Tra tutte le classi, quella del cavaliere è forse la più facile da padroneggiare. Quando si sceglie questa classe si ha un gran numero di punti ferita dalla nostra parte, ma si deve anche tenere conto che è la classe più lenta in assoluta. L'abilità speciale del cavaliere (novità assoluta di Chivalry 2) è quella di poter curare gli alleati che si trovano nella sua visuale, possibilità vitale quando l'assedio si fa brutale e la vita cala pericolosamente a picco.
Un'altra classe, abbastanza immaginabile, è quella dell'arciere, che a sua volta può essere sotto-specializzata a seconda delle armi scelte, come la balestra. L'arciere è molto rapido nei movimenti, ma paga questa velocità con una scarsa stamina e meno vita rispetto al cavaliere. Scegliendo questa classe, in pratica, si sceglie di ingaggiare il nemico in un combattimento nella media-lunga distanza, anche perché difficilmente si potrebbe sopravvivere a uno scontro ravvicinato. Diversamente da quello che si potrebbe immaginare, non è facile padroneggiare la classe dell'arciere, perché non è facile centrare i nemici senza di fatto colpire i propri alleati. L'abilità speciale dell'arciere consiste nel piante nel terreno una sorta di indicatore che, quando si è all'interno, permette di scoccare frecce infuocate sul nemico.
L'altra classe, molto emblematica (con cui mi sono sempre trovato bene), è quella dell'Avanguardia. In termini molto gaming è un dps puro, ovvero una classe che è mirata a fare sempre tantissimi danni all'avversario, ma che paga questa forza bruta in termini di punti ferita e stamina. Si può vedere l'avanguardia come un cannone di vetro, poiché quando si attacca un nemico difficilmente questo resiste, ma quando si è immersi in un combattimento più articolato si deve stare molto attenti per riportare la pellaccia a casa.
La quarta e ultima classe da analizzare è quella del Fante. Il fante è probabilmente l'unità "base" sul campo di battaglia, ma che non per questo va sottovalutata. È dotata di un discreto valore di vita, combinato a una velocità invidiabile che la rende versatile e difficile da uccidere in uno scontro uno contro uno. In genere (ma è personalizzabile) sono dotati di armi capaci di colpire a distanza, come per esempio lance e alabarde; non a caso, l'alabarda è proprio l'arma di base per questa classe. L'abilità speciale della classe è quella di fornire bende con cui curare i propri alleati sul campo di battaglia, il che li rende molto simili ai consueti "medici".
Campi di battaglia immensi per battaglie epiche e all'ultimo respiro
La cosa migliore di Chivalry 2 è proprio il poter combattere in scenari molto ampi, ricchi di oggetti che abbelliscono (ma non solo) e che fungono da ripari improvvisati. Visto che le mappe sono davvero grandi, le partite supportano un totale di 40 o 64 giocatori, con la doverosa compatibilità multipiattaforma tra pc e console per fa sì che i giocatori non abbiano mai a mancare.
Nei vari scontri, le fazioni di Agatha e Massoni si fronteggiano dividendosi vicendevolmente in difesa e attacco. Ci sono varie modalità di gioco, ma quella più gettonata è senza dubbio quella che prevede uno scontro frontale tra le due fazioni, senza eccezione di colpi. L'obiettivo, in questo caso, è quello di uccidere e smembrare quanti più nemici possibile, riducendo sempre più le fila della fazione avversa, fino ad annullare la loro capacità di respawn. Molto gradita, in quasi ogni mappa, la presenza delle armi d'assedio che portano non solo una ventata fresca, ma anche ottimi strumenti con cui annichilire a distanza i nemici, senza farli avvicinare alla propria posizione. Un esempio d'arma d'assedio, molto classica tra l'altro, è quello della balista. La balista è forse l'arma d'assedio più versatile e più facile utilizzo, che permette abbastanza celermente di impalare i propri nemici in un solo, potente, colpo. Nelle mappe che prevedono un assedio è spesso presente anche l'ariete, che può (e deve) essere spinto per raggiungere il portone e forzarlo. Spingere l'ariete fa guadagnare un casino di punti, ma al contempo apre alla discreta possibilità di trovare agilmente la morte, in quanto si è sicuri bersagli della controffensiva nemica.
Tutta questione di... tecnica
Parte fondante del gameplay e del combattimento è quella di imparare a padroneggiare l'utilizzo di una classe e, ancora più nel particolare, l'uso di un'arma. Anche se all'inizio può essere intelligente provare molte cose, anche per capire quale possa fare al caso proprio, buona cosa sarebbe in futuro quella di specializzarsi su qualcosa. L'errore sicuramente più comune è quello di prendere una classe molto facile, come potrebbe essere il cavaliere, e gettarsi in combattimento muovendo a destra e sinistra la spada, cercando di colpire e decapitare/smembrare quanti più nemici possibili. Nelle grandi mischie può essere una tattica vincente, se si ha una discreta fortuna, ma in realtà è un modo abbastanza grottesco e sbagliato di approcciarsi alla battaglia. Per poter essere davvero vincenti si deve imparare a padroneggiare la propria arma, e non solo a muoverla a destra e manca senza senso. Uno dei modi, per l'appunto, è quello di imparare a fintare gli attacchi e quello di parare con successo le avanzate nemiche. Capita sovente (un po' meno nei campi aperti) di dover affrontare duelli uno contro uno, e in quel caso per uscirne vincitori è necessario sfruttare a pieno la capacità della propria classe, più quelle accortezze imparate nel combattimento. Avete un Fante e avete di fronte un cavaliere armato di tutto punto? Pensare a parare e giocare "lealmente" potrebbe essere un suicidio. In questo frangente, a titolo d'esempio, potrebbe essere una valida opzione quella di tenere il nemico nella media distanza, colpendolo di tanto in tanto quando si sbilancia per attaccare. Si tratta di una sola possibilità, in realtà ce ne sono tantissime e tutte valide: dipende dallo stile dell'avversario e dal suo modo di combattere. Proprio questo "dipende dall'avversario" rende Chivalry 2 un gioco emozionante, in quanto ogni singolo combattimento è diverso da tutti gli altri affrontati prima. Difficilmente si trova questa cosa in altri titoli.
Chivalry 2
Chivalry 2 eredita a mani basse tutto quello che di buono ha portato il primo, amatissimo, titolo. La prima cosa che hanno importato, e che è assai visibile nello svolgimento di tutte le battaglie, è proprio la possibilità di uccidere i propri nemici in maniera davvero splatter. Eseguendo un tondo (movimento lineare da destra verso sinistra, o viceversa) all'altezza della testa dell'avversario, farà sì che quest'ultima si separerà di netto dal resto del corpo. Mirare alla gamba, similmente, la dividerà e la farà cadere a terra nel campo di battaglia. Questo aspetto del combattimento, però, non sarebbe nulla se non fosse supportato da mappe all'altezza. Chivalry 2, in questo, ha potenziato notevolmente il suo predecessore, andando a offrire scenari più grandi ma soprattutto anche più ricchi. I vari oggetti che troviamo sul campo di battaglia non sono più soltanto decorativi, ma possono essere sfruttati o per usarli come momentanea copertura, oppure per lanciarli (si avete capito bene, lanciarli!) contro i vostri avversari. Le stesse mappe, quando ci troviamo in una modalità a obiettivi, passano repentinamente da campi aperti a combattimenti più serrati, per esempio all'interno delle mura di un castello. Le armi d'assedio, presenti e utilizzabili sia dai difensori che dagli attaccanti, rendono i combattimenti se possibile ancora più frizzanti. Chivalry 2 è senza dubbio un prodotto vincente, che non ha nulla a che vedere con il fallimento decretato nel 2017 da Mirage. Finalmente i precetti vincenti di Chivalry: Modern Warfare sono stati riportati con successo in questo secondo capitolo. I Cavalieri di Agatha e l'Ordine dei Massoni sono così pronti, per la seconda grande volta, a darsi battaglia a viso aperto.
Pro:
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Combattimenti molto tecnici e avvincenti
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Scenari grandi e variegati
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Tutto ciò che è sul campo di battaglia è utilizzabile
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Molta diversificazione tra le classi
Contro:
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La tecnica dei combattimenti viene troppo meno nelle grandi battaglie
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Qualche novità in più non avrebbe guastato