Doodle God: Evolution - L'apoteosi della creazione
"In principio era Caos soltanto". La frase di Esiodo potrebbe benissimo sintetizzare quello che è il vero nocciolo del titolo. Partendo da una condizione di nulla, dove qualsiasi cosa non esiste, si deve man mano condurre il mondo attraverso le scoperte più sensazionali, da quelle che sono alla base dell'odierna civiltà, a quelle che invece sono state soltanto una fase transitoria. Doodle God: Evolution è proprio questo, un videogioco puzzle sviluppato da Joybits e che, nonostante abbia ormai qualche anno, soltanto da pochissimi giorni ha raggiunto la più nota console di Sony. Cos'è però Doodle God più nello specifico? È un gioco dal gameplay essenziale, nel quale tutto si riduce ad abbinare determinati elementi per crearne un terzo, che possa così innescare la scoperta di quelli immediatamente successivi. Non c'è una grafica 3D e tutto si riduce a un menù, simile alle pagine di un libro, in cui vi sono delle icone da selezionare e unire. Questa meccanica incredibilmente semplice rende Doodle God il gioco perfetto per chiunque, da tutti coloro che amano i giochi di logica ai più piccoli. Nonostante non sia così immediato associare gli elementi dal punto di vista teorico, lo è invece da quello pratico.
Mescola, miscela... Crea
In un titolo in cui l'impatto grafico è pressoché nullo, fatta eccezione per l'estetica del menù e delle varie icone, viene logico pensare che tutto è orientato al gameplay. Niente di più vero. Dal momento che non ci sono personaggi da muovere, così come neanche nemici da sconfiggere, l'unica cosa avversa è la nostra pazienza, che sarà messa a dura prova durante i vari tentativi. Ma andiamo con ordine e torniamo all'inizio. Doodle God prevede di metterci nei panni di un Dio creatore, una specie di demiurgo che tutto crea e tutto disfa. Grazie all'ingegno di questo Creatore si potrà mescolare tutti i tipi di elementi per crearne di nuovi, che serviranno a loro volta per creare quelli dopo ancora, in un loop quasi infinito che condurrà al mondo che attualmente abitiamo, ricco di tecnologia e di aspetti assolutamente unici. In principio, infatti, altro non si ha tra le mani tranne quelli che sono gli elementi fondamentali: fuoco, aria, acqua e terra. Questi quattro elementi si possono abbinare tra loro, per dare vita a qualcosa di utile a sbloccare elementi seguenti. Facciamo un esempio. Andando a selezionare da una parte il Fuoco e dall'altra parte la Terra, farò in modo di mescolarli; dall'unione di questi due elementi ne otterrò un terzo, che in questo caso è la Lava. La Lava comparirà da lì in poi nel grande libro a nostra disposizione, che può essere visto come un grande ricettario dentro cui finiscono tutte le nostre scoperte. Visto che da quel momento in poi la Lava sarà per sempre presente nel librone degli elementi, potrà essere usata per crearne un terzo; per esempio, potranno prenderla e abbinarla all'elemento Aria, per vedere se qualcosa viene creato.
Attenzione però, perché non sempre gli elementi si possono combinare tra loro. O meglio, possiamo provare a mescolarli, ma non produrranno alcun tipo di risultato. Se all'inizio è quasi istantaneo creare nuovi elementi da quelli in nostro possesso, lo stesso non lo si può dire man mano che si va avanti. Avendo un grandissimo numero di elementi in proprio possesso, viene difficile capire quali possono abbinarsi vicendevolmente, così anche ricordarsi quelli che sono già stati usati tra loro. Insomma, più si va avanti e più diventa un macello.
Un titolo mobile?
Molti in realtà potrebbero già conoscere Doodle God, visto che in partenza è stato un titolo mobile anche abbastanza acclamato. Lo stesso gameplay, così essenziale e intuitivo, si presta in effetti benissimo a essere giocato su un dispositivo mobile. Giocarlo su telefono, tra le altre cose, permette di ammazzare i tempi morti che ci sono nelle fasi più avanzate del gioco, quando trovare un nuovo elemento potrebbe richiedere davvero moltissimo tempo. Cosa si sono inventati allora? Le tanto odiose micro-transazioni, sottoforma di aiuti che possono essere acquistati e utilizzati per facilitarci la scoperta di nuovi elementi. Ci sono in totale tre tipi di aiuto, quello più semplice che ci dice il nome di un elemento mancante (dandoci così modo di ragionare su come crearlo), uno intermedio che ci indica due categorie elementali che possono combinarsi tra loro e uno più importante, che invece ci da accesso istantaneo a un nuovo elemento sbloccandocelo nell'immediato. Questi aiuti come detto possono essere acquistati pagando qualche euro, oppure si può aspettare una sorta di countdown, allo scadere del quale vengono ripristinati in piccola parte. Questo sistema lo si può trovare non soltanto nel mobile, ma anche nello stesso gioco per PlayStation 4.
Il librone contenente tutti gli elementi che andremo man mano a sbloccare ricopre l'intero schermo ed è, di fatto, l'elemento principale del gioco. Man mano che va a riempirsi, viene automatico imparare sempre più a destreggiarsi tra i comandi, che però almeno all'inizio potrebbero lasciare interdetti. Non è banale destreggiarsi tra la pagina sinistra e la pagina destra, dal momento che la scelta dei comandi non è affatto felice. Certo, è anche vero che trattandosi di un gioco prevalentemente mobile non avrebbero -forse- neanche potuto fare molto meglio.
Varie modalità per arricchire la longevità
Per quanto naturalmente Doodle God non sia così immediato nella risoluzione dei suoi "enigmi" logici, viene naturale pensare che una volta terminata la creazione del mondo il titolo possa essere considerato finito. Potrebbe, certo, ma non è così. Innanzitutto il mondo stesso potrebbe essere nuovamente ricreato da zero, magari provando a utilizzare zero aiuti; non è banale ricordarsi i vari abbinamenti, quindi il grado di sfida rimane alto anche dopo averlo completato una volta. In secondo luogo, gli sviluppato di Joybits hanno ben pensato di inserire all'interno del gioco, accessibili sin dall'inizio grazie al menù iniziale, vari altri mini-giochi. Un minigioco molto valido è quello che permette di vivere una storiella dalla narrativa molto semplice, che noi dovremo risolvere proprio allo stesso modo del gioco principale, ossia miscelando gli elementi. In questa storia, come nel più classico dei racconti medievaleggianti, si dovrà salvare la principessa da un drago cattivo. Partendo da specifici elementi, dovremo fare in modo di creare oggetti (o persone) con cui uccidere il drago e scoprire dove è tenuta nascosta la principessa. Per il momento questa è l'unica storia disponibile, ma dal menù pare che ve ne siano altre in arrivo. Si tratta di un gioco che quindi Joybits ha intenzione di supportare a lungo, e questo è ovviamente un elemento positivo da non trascurare.
Doodle God: Evolution
Doodle God: Evolution è un gioco che è sbarcato su PlayStation 4 ma che ha vari anni alle spalle. Il gameplay è immediato, anche essenziale, permettendo a chiunque di poterlo facilmente accendere e giocare, senza doversi impegnare poi più di tanto. Non è richiesta alcun tipo di abilità, dal momento che l'unica difficoltà sta nell'associare due elementi per crearne un terzo. Una specie di scoperta a cascata che, dal caos primordiale, deve condurre al mondo d'oggi. Alcuni elementi hanno poco senso, altri sono puramente fantasy, ma quel che importa è che comunque nelle fasi avanzate del game ha una difficoltà abbastanza alta, che permette di non finirlo nell'arco di pochissime ore. Proprio la difficoltà, e il gran numero di elementi, fanno sì che uno stesso episodio possa essere rigiocato più e più volte, anche nell'ottica di migliorarsi e di -magari- svolgerlo senza l'ausilio di aiuti. Le modalità sono varie e neanche pochissime, ma soprattutto sembrano essere in aggiornamento continuo. Un grosso "ma" sull'impianto delle microtransazioni che, purtroppo, rischia di annoiare pesantemente.
Pro:
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Grandissima quantità di elementi
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Gameplay essenziale e di facile intuizione
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Gran numero di attività varie
Contro:
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Alcune combinazioni hanno poco senso
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L'aspetto mobile si percepisce fin troppo
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Le microtransazioni rallentano troppo alcuni aspetti del gioco