Red Dead Redemption 2 - Anche i giocatori pc possono mettere mano al capolavoro di Rockstar
A quasi un anno di distanza dall'uscita di Red Dead Redemption 2 su console, Rockstar ha deciso (come da programma) di rilasciarlo anche in una versione PC. Non è una situazione del tutto nuova per la grande software-house di New York, che anche con GTA, l'altro suo grandissimo capolavoro, ha optato per questa scelta. Abbiamo già avuto modo di recensire RDR2, ma non per questo non dovremmo farlo anche in questa sua nuova veste. Tratteggeremo meno le caratteristiche del titolo nel corso della recensione, focalizzandosi invece con più attenzione sulla risposta che il PC sembra dare una volta avviato, sia nelle cutscene che nelle scene più concitate.
Dobbiamo iniziare con il dire che, almeno allo stato attuale, il gioco è abbastanza peso e richiede un certo tipo di computer. Si tratta di un aspetto che in realtà era prevedibile e che per certi versi era anche stato anticipato dalla stessa Rockstar. La qualità grafica è eccezionale e la versione console è stata profetica da quanto punto di vista. Non ci saremmo proprio aspettati niente di diverso in virtù di quanto provato un anno fa, con la versione console. I molti che hanno amato l'avventura solida e spettacolare di Arthur Morgan potranno tornare per il bis, quelli che invece non hanno avuto modo di provarla poiché sprovvisti di qualsiasi console potranno immergersi per la prima volta. Per quanto riguarda noi, invece, cercheremo di offrirvi una panoramica quanto mai più chiara possibile sul prodotto, tornando (laddove necessario) a parlare anche delle caratteristiche stesse.
Traslare la perfezione
Quando abbiamo recensito la sua prima variante, quella per console, abbiamo sottolineato l'alto grado di perfezione raggiunto dal titolo. Non perfetto, ovvio, ma comunque vicino a esserlo. Se già su console graficante e tecnicamente il gioco non aveva rivali, su PC questa affermazione non si può far altro che marcare ancora più pesantemente. Gli oltre 100gb di gioco necessari per l'installazione sono soltanto un piccolo ostacolo da superare per poter vedere con i propri occhi ciò che stiamo cercando di narrarvi a parole. I cali di frame anche in questa versione PC sono incredibilmente rari, circoscritti alle azioni più adrenaliniche del gioco. In tutte le altre sezioni il titolo si rivela essere incredibilmente fluido, questo grazie alla possibilità di scalare pesantemente i requisiti grafici del gioco. Proprio come GTA nella sua versione pc, anche in RDR2 è possibile capire l'impatto di ogni impostazione grafica grazie all'inserimento di una barra che segnala l'utilizzo della scheda video, la quale si colore di colore quando la pesantezza di tutto ciò che si è selezionato diventa eccessiva. Uno strumento utile per capire se si sta esagerando per la propria configurazioneo o se, in alternativa, si può osare anche di più. Riteniamo che uno strumento simile debba essere implementato in ogni gioco, data la sua semplicità di utilizzo e al contempo la sua utilità.
Su computer possiamo apprezzare quegli scorci visivi già citati nel corso della recensione console, con la differenza che, con ogni probabilità, il giocatore è in posesso di configurazioni hardware talmente potenti da superare di gran lunga le ottime (ma ovviamente limitate) possibilità di PlayStation 4 e Xbox One. Su PC la possibilità di ottenere lo scatto perfetto è anche più semplice poiché, a differenza delle console, gli strumenti di cattura sono più semplici e immediati, così come alla portata di tutti. Un modo come un altro per poter condividere le immagini più belle o evocative che ci troveremo di fronte dopo lunghe ed estenuanti cavalcate tra un punto e l'altro della mappa, o tra una missione (principale o secondaria che sia) e l'altra.
Così come su console, anche su computer il comparto sonoro risulta essere incredibilmente valido. La colonna sonora continua a essere epica, un valido incentivo per tornare a riaffrontare il gioco anche per tutti coloro che lo hanno finito e sfinito nella sua versione console.
Dato che il gioco è molto pesante anche con configurazioni terra terra, il consiglio è quello di mantenere tutti i driver (ma specialmente quelli della scheda video) sempre aggiornati, ma anche di prestare subito attenzione all'indicatore di utilizzo della scheda video, accessibile all'interno del gioco nel menù delle opzioni video. Anche se il titolo può sembrare pesante al primo avvio, basterà mettere mano alle configurazioni per renderlo non soltanto più veloce, ma anche incredibilmente fluido. Il lavoro di Rockstar in tal senso si vede eccome.
Peccato per le scene di cutscene che, a determinate risoluzioni, appaiono davvero molto brutte a causa dell'effetto francobollo. Se in generale rendono bene, ciò non si può dire vero per gli schermi molto widescreen.
Varie attività parallele
Dato che non possiamo fare altrimenti, non ci resta che parlare di alcuni aspetti del gioco di cui abbiamo già discusso nella precedente recensione. Il gioco in sé per sé è immenso, al punto tale che è possibile muoversi sulla mappa, a campagna principale finita, per ancora moltissime ore senza annoiarsi. Questa magia è possibile grazie non soltanto alle moltissime quest sparse per il mondo di gioco, ma anche e soprattutto per le attività secondarie che si possono eseguire a proprio piacimento. Mi sto riferendo alla caccia, così come alla pesca, ma anche a giochi tipici del tempo come il Poker o il "gioco delle dita". Senza ombra di dubbio lo spessore maggiore è rappresentato dalla caccia e dalla pesca, questo lo si può notare facilmente anche dal grande impegno che Rockstar ha riversato in quella direzione, inserendo ben 178 animali tutti diversi tra loro, oltre ben 30 specie di pesci.
La caccia e la pesca non sono attività fini a sé stesse ma si inseriscono in un disegno più ampio, come la gestione dei bisogni fisici (la fame) o quella dell'accampamento. Arthur Morgan, il protagonista del titolo, è chiamato spesso e volentieri a occuparsi non solo dei suoi bisogni, ma anche di quelli del suo gruppo, non sempre autonomo. Portando pesci e selvaggina si può dare da mangiare qualcosa al proprio gruppo, oltre a essere ricompensati con qualche extra pur sempre utile.
La caccia richiede di essere davvero molto cauti, non è possibile andare ad arco (o fucile) spianato per uccidere la preda. Si deve giocare con il silenzio, procedendo pian piano per fare il minor rumore possibile nell'avvicinarsi all'obiettivo. Una volta vicini a sufficienza, si può incoccare la freccia e scagliarla, o semplicemente esplodere il proiettile. Il problema di fondo, per quanto riguarda le armi da fuoco, è il seguente: sono ottime per ottenere la carne, molto meno per ricavare la pelliccia dagli animali scuoiati. Sparare significa spesso e volentieri rovinare la pelle, quindi diminuirne drasticamente il valore, a differenza di quello che potrebbe essere utilizzando comunissime, e meno invasive, frecce. L'attenzione ai dettagli della software-house newyorkese si vede anche in questo, ma non solo. Quando un animale viene ferito pesantemente ma non a sufficienza da ucciderlo, inizia a correre via, fin quando non si accascia se possibile a terra. A differenza di molti titoli una volta accasciato a terra l'animale spesso non è morto, bensì rilascia latrati di terrore misto a dolore, che quasi spingono il giocatore a dispensare il colpo di grazie per togliere le sofferenze all'animale. Sembra una boiata di prima categoria, ma sono proprio questi dettagli, quando curati, a rendere le esperienze di gioco più realistiche e al contempo più gradevoli.
Oltre alla caccia e alla pesca, le attività da poter svolgere all'interno dell'ampio open-world sono incredibili. Innanzitutto è necessario bere e mangiare per ripristinare i nuclei, così da rafforzare Arthur Morgan e renderlo più competitivo e adatto agli sforzi fisici. Mangiare tanto o mangiare poco influisce non solo sulle qualità del personaggio, ma anche sul suo aspetto fisico. È possibile essere sottopeso o sovrappeso, a seconda dell'uso che se ne fa del cibo. Non si tratta soltanto di una variante estetica, ma anche di alcuni bonus e malus che è possibile ottenere a seconda dello stato fisico del proprio Arthur Morgan.
L'altro aspetto singolare è la gestione dei negozi che alterna una più classica a una più originale. Se non si ha voglia di spendere tempo all'interno dei negozi, Rockstar ha messo a disposizione un libro all'interno del quale sono elencati tutti i prodotti in vendita, potendo scegliere velocemente e senza perderci troppo tempo. Per gli amanti dell'immersione e dell'aspetto GDR del titolo, è possibile girare all'interno del negozio e esplorare personalmente gli scaffali, alla ricerca di quello che si ritiene più opportuno comprare. Una volta scelto il necessario semplicemente si paga il commerciante e si abbandona il negozio. Tra i tanti acquisti da poter fare, spiccano alcuni prodotti per il corpo, come la pomata per i capelli. Nell'accampamento è infatti possibile interagire con l'aspetto di Arthur Morgan, impomatando i capelli, tagliando la barba e così via. Tutto questo per rendere l'aspetto RPG ancora più ampio e complesso/completo.
Scontri a fuoco
In Red Dead Redemption 2 la fase di shooting è centrale e questo l'azienda newyorkese lo sa benissimo, al punto tale da rendere centrale molti aspetti che sono invece trascurati in altri giochi. Prima di citarli, però, passiamo a rassegna un aspetto già presente anche in GTA: la possibilità di cambiare modalità visiva. Si può scegliere tra la terza persona e la prima, anche se al momento del gioco la terza sembra essere quella fatta un po' meglio. Alcuni frangenti, come quelli più movimentati, richiedono la terza poiché l'altra risulta essere fin troppo confusionaria, anche se su PC questo aspetto si sente incredibilmente meno pesante. Forse, in realtà, proprio grazie alla sensibilità maggiore che è possibile ottenere grazie a mouse e tastiera rispetto al consueto joypad.
Le armi sono personalizzabili tanto nell'aspetto quanto nell'utilizzo, inoltre sono in numero molto alto. La pistola è l'arma da fuoco per antonomasia in una ambientazione western e infatti non manca all'appello, ma sono state inserite anche tutte le altre armi più classiche come il fucile, la doppietta, l'arco e così via. Aspetto importante, anche per capire la vetta di realismo a cui ambisce Rockstar con RDR2, è la possibilità di curare le armi, in pratica oliarle per far sì che non possano incepparsi nei momenti più critici. Avere un'arma affidabile è l'obiettivo numero uno per chi intende rimanere in vita, soprattutto se in vista di un probabile scontro a fuoco.
Rispetto alla versione console le fasi di shooting sono molto più esaltanti, stavolta di certo grazie alla sensibilità maggiore che si può avere con il mouse. Trovare nascondigli dietro cui ripararsi e sparare verso i nemici non ha davvero prezzo, grazie anche all'interessante feedback offerto dalle armi, non sempre (anzi quasi mai) molto precise. Molto interessante inoltre il dead-eye, di cui abbiamo parlato in realtà in abbondanza lo scorso anno, ma di cui accennerò comunque qualcosa. Il Dead-Eye è una modalità di fuoco che consuma un indicatore apposito e che quindi può essere utilizzato soltanto in determinate occasioni. Da un punto di vista videoludico assomiglia moltissimo allo SPAV presente nei giochi Bethesda di Fallout, ossia un rallentamento del tempo in cui è possibile sparare verso i bersagli, che saranno quasi costretti a prendersi una scarica incessante di piombo.
Questione di onore
Anche se forse non necessario, riteniamo opportuno parlare ancora una volta della storia di Red Dead Redemption 2. Ne abbiamo parlato in abbondanza nel corso della precedente review, ma dato che alla versione PC potrebbero essere interessati giocatori nuovi, è giusto che anche loro possano avere la giusta infarinatura priva di spoiler. Innanzitutto la campagna principale è dotata di non soltanto un preambolo, ma più preamboli che permettono di saggiare tanto la storia quanto il gameplayer. Dal momento che il gameplay è davvero complesso, gli incipit iniziali non sono pochi e durano varie ore di gioco, dove è possibile comunque gustare la storia e prendere confidenza con le molte meccaniche non soltanto relative al combattimento e agli indicatori, ma anche a tutte le attività secondarie sparse per il mondo di gioco.
Insieme ad un gruppo di persone in fuga, ci ritroviamo a dover mettere le basi per quella che si potrebbe chiamare una grande casa a cielo scoperto. Un accampamento, che però a causa di vari trascorsi riconducibili ad un evento comune (Blackwater) sono costretti ad abbandonare frequentemente. Proprio questo senso di "rimanere senza casa" è centrale e muove i fili di tutta la storia, che vi assicuriamo essere profonda e meravigliosa. Anche se il gameplay lento può sembrarvi noioso, andate avanti e superate i primi capitoli "introduttivi", in maniera tale da immettervi nel vero motore di RDR2. Quello, siamo sicuri, vi affascinerà.
A rendere addirittura più rigiocabile il titolo la possibilità di avere diversi finali. Molto dipende anche dal valore "Onore" che è stato inserito nel titolo e che rispecchia in qualche modo il tipo di gioco che facciamo all'interno della mappa. Diventare notoriamente buoni o malvagi, oltre a influenzare l'andamento della storia, influenza anche l'atteggiamento degli NPC nei confronti di Arthur. Se nel bene o nel male, questo spetterà a voi scoprirlo.
Red Dead Redemption 2
C'è davvero poco da dire in merito a RDR2, non perché sia un gioco pessimo o un grandissimo gioco, ma semplicemente perché a conti fatti è rimasto giustamente il gioco già affrontato su console. Quel che conta soprattutto, almeno in questa fase di review, è identificare il modo in cui RDR2 ha risposto al PC, e come il PC ha risposto di contro a RDR2. Sebbene i requisiti richiesti non siano bassissimi, il gioco riesce a girare piuttosto bene anche su configurazioni non potentissime, a costo ovviamente di sacrificare un po' di livello grafico. Con un PC invece abbastanza potente (ma in realtà neanche troppo) è possibile farlo girare a grafica ultra alla perfezione, senza scatti o glitch improvvisi. A differenza della console il PC forse riesce a offrire una immersione maggiore, complice una sensibilità ottima con mouse e tastiera, che permette di avere pieno possesso dei movimenti di Arthur Morgan. Per tutti questi motivi, e quelli espressi in fase di recensione, consiglio l'acquisto Red Dead Redemption 2 a tutti coloro che hanno amato il titolo su PlayStation o Xbox, ma anche (e soprattutto) a coloro che non lo hanno fatto proprio. Questo nuovo titolo di Rockstar è un must-have, per cui munitevi del titolo e fiondatevi in questa curatissima ambientazione western. Le meccaniche sono talmente tante che difficilmente qualcuno potrebbe non gradirlo in tutta la sua interezza.
Pro:
-
Mantenuto alla perfezione lo spirito del gioco
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Graficamente pazzesco
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Tantissime opzioni grafiche
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Su PC si ha una sensibilità maggiore del personaggio
Contro:
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Presenza di qualche bug fastidioso
-
Nessun supporto ufficiale alle mod