Tom Clancy's Ghost Recon Breakpoint - Auroa si mostra in un gameplay fatto di alti e bassi
Dopo un ottimo capitolo come quello di Wildlands Ubisoft torna alla riscossa mettendo sul mercato Breakpoint. Le aspettative son titolo sono davvero moltissime, perché in fin dei conti il suo precedessore è riuscito a fare quel passo in avanti che si attendeva da molto tempo nella serie. Ghost Recon, con Wildlands, era finalmente diventato molto tattico. Questo aspetto è stato portato su Breakpoint solo parzialmente, con il risultato che il punto di forza (gli attacchi ragionati) si è trasformato molto presto in debolezza. Come avremo modo di analizzare nel corso della recensione, il titolo si presenta molto bene per quanto riguarda l'aspetto tecnico, con cali di frame piuttosto inesistenti e una grafica che nel complesso se la gioca dannatamente bene. Breakpoint si presenta così all'appuntamento con il grande pubblico, con grandi attese che però riesce soltanto a sfiorare.
Un errore detta l'inizio
La trama non è mai stato il punto di forza del gioco, questo vale anche per il seppur ottimo precedente capitolo. In Wildlands il vero pilastro era l'esplorazione, così come la possibilità di affrontare migliaia di missioni sparse per un open-world magari non troppo vario, ma comunque incisivo. Anche in Breakpoint la trama non riesce mai a decollare, rimanendo circoscritta ad una serie di eventi fumosi che si susseguono quasi in background, da sfondo. Tutto prende le mosse in una notte, quando alcuni membri dei Ghost hanno il compito di sorvegliare una lontana base militare. Dopo aver fatto un po' di ricoglizione sul fianco della montagna, e dopo aver individuato tutti i nemici che si trovano nell'area, accade il putiferio. Uno delle squadra scivola accidentalmente giù dal pendio, finendo per far scoprire non soltanto sé stesso, ma anche tutti gli altri. Si innescano così una serie di eventi che si concludono con un inseguimento in elicottero, contornato da esplosioni sceniche e molto belle da vedere.
Terminata questa brillante intro, Ghost Recon apre le sue porte al giocatore, presentandosi sempre e comunque con quel suo impianto da sparatutto militare tattico, che mira a far ragionare il giocatore piuttosto che lanciarlo in scontri più forti di lui, mettendogli a disposizione anche discreti gadget che favoriscono il muoversi in furtività. Con un massimo di tre amici a comporre la squadra di fantasmi, si è così pronti a essere inviati nell'immaginaria isola di Auroa, pronti a poterla trasformare nel nostro nuovo campo di battaglia.
Molte missioni da compiere, ma il divertimento prima di tutto
Come ogni gioco basato su una mappa molto grande in cui girovagare senza limitazioni, anche Breakpoint prevede un discreto numero di subquest. Queste missiono possono essere abbastanza divertenti all'inizio, poi finiscono necessariamente per annoiare. Questo incessante senso di svolgere qualcosa a ripetizione viene un po' meno quando si gioca in almeno due giocatori. Perché? Ovvio, perché è possibile sfruttare al massimo della potenza tutti quegli elementi posti sulla mappa che sono in grado di trasformare una banale esplorazione in qualche di estremamente epico. Taniche di benzina che esplodono, jeep che possono finire di sotto dai burroni, esplodendo infine con un boato assordante. Tante piccole accortezza che non starò qui a citare nel dettaglio, che contribuiscono a ampliare notevolmente il divertimento insito nel gameplay. Non solo però, perché giocare con altre persone (invece che con la CPU) aumenta la possibilità di eseguire pesanti combo, potendo sfruttare al meglio ogni setting in cui si intede combattere. Un giocatore ad esempio potrebbe raggiungere una torre d'osservazione da cui fare un po' di scouting sui nemici, mentre l'altro magari rimane a terra, con il silenziatore, a far fuori tutti quelli che gli vengono segnalati dalla visuale tattica. Le tattiche da poter sfruttare in Breakpoint sono davvero immense, ereditate senza alcun dubbio dall'ottimo gameplay, e dall'ottima innovazione, del suo predecessore Wildlands.
Non soltanto le tattiche però sono fondamentali, ma anche l'equipaggiamento. In questo senso Breakpoint viene incontro al giocatore, offrendo non solo un numero immenso di armi da poter utilizzare, bensì anche tantissimi mezzi da poter sfruttare per portare a compimento le missioni. Ogni mezzo di trasporto è esteticamente molto valido, soprattutto l'elicottero, che allo stato attuale è anche il mezzo che più di tutti permette di svolgere velocemente le molte missioni sparpagliate per la mappa.
Una mappa incredibilmente ampia, che però non deve spaventare il nuovo giocatore ma deve anzi stuzzicarlo. Solo che, dopo le prime missioni, ci si accorge immediatamente come la mappa sia in realtà grande ma "vuota". La parte centrale, contraddistinta da posti di blocco disseminati ovunque, pattuglie armate fino ai denti e edifici da esplorare o distruggere, ha una notevole marcia in più rispetto alle parti più periferiche dell'isola di Auroa. La periferia è infatti contraddistinta da una natura selvaggia molto bella da vedere, molto meno da esplorare. Grandissime e imponenti montagne di pietra grigia, nebbiose paludi e molto altro ancora. Peccato che, lì, le subquest siano davvero pochissime e ripetitive.
Un equipaggiamento dinamico
Il numero immenso di armi è reso ancora più imponente dalla possibilità, tramite un menù apposito, di personalizzarle con l'inserimento di gadget. Gadget che permettono di modificare le armi anche pesantemente, trasformandole, permettendo di premiare vuoi la precisione, vuoi il rateo di fuoco, vuoi altro ancora. Se non si contassero queste mods strutturali, però, le armi avrebbero la problematica di offrire un feedback molto simile tra loro. Utilizzare diversi tipi di pistola, per esempio, non premia il giocatore con una sensazione diversa di fuoco. Ogni pistola sembra essere identica all'altra, soprattutto in materia di fuoco. Un problema che dalla pistola si può estendere a qualsivoglia categoria di arma, visto che a parte le differenze di categorie (una pistola è diversa da uno shotgun, uno shotgun è diverso da un fucile di precisione e così via) le armi si assomigliano fin troppo.
Tom Clancy's Ghost Recon Breakpoint
Con Ghost Recon: Breakpoint ci troviamo di fronte, quasi, a un Wildlands 2.0. I punti di forza del titolo sono stati mantenuti, questo è vero, ma a risultarne impoveriti sono gli attacchi ragionati. Il bello di questa serie è diventato il poter ragionare, studiare un piano d'azione, quindi provare a metterlo in atto. Peccato che l'IA non sia migliorata e, in alcuni frangenti, non risponde neanche come ci si potrebbe immaginare, o comunque sperare. Inoltre l'ambiente circostante, specie in periferia, è abbastanza povero di elementi, quasi fosse stato realizzato con lo stesso stampino. Il trovarsi a combattere in situazioni simili dal punto di vista del terreno, non premia di certo l'aspetto più tattico della battaglia. Tolti i primi scontri armati contro i nemici, si intuisce quasi immediatamente come le tattiche siano in realtà poco variegate, costringendo il combattimento su un binario fatto di sparatorie semi-obbligate. Quel che rimane però forte in Breakpoint è la gestione dell'equipaggiamento, che è possibile migliorare grazie all'applicazione di moltissimi gadget. Migliorare le proprie armi non è un processo semplice a causa di un menù incredibilmente verboso, ma rimane comunque una delle cose più belle da poter fare. Anche la scelta delle abilità è abbastanza verbosa, questo perché sono davvero moltissime, permettendo di creare Fantasmi sempre più diversi tra loro. Un aspetto a mio avviso molto valido, poiché permette di differenziare gli elementi interni alla squadra. Aumentare la scelta significa anche aumentare la strategia di gioco, che in un titolo come quello di Ghost Recon dev'essere l'obiettivo principale. La campagna cooperative, inoltre, continua ad essere un vero e proprio vanto per la serie di Ghost Recon. Sicuramente una delle più divertenti (in multigiocatore).
Pro:
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L'isola di Auroa è immensa
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Campagna cooperativa avvincente e divertente
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Imponente personalizzazione dell'equipaggiamento
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Moltissime missioni secondarie e eventi in game...
Contro:
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...Spesso però tutto è ripetitivo
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L'IA a questo punto necessita di un miglioramento
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Glitch grafici abbastanza evidenti