The Sinking City - Oakmont tiene la bocca chiusa con gli stranieri
Dopo Call of Cthulhu, rilasciato nell'ottobre scorso e sviluppato da Cyanide, torna di gran carriera un altro gioco ambientato nel terrificante universo lovecraftiano. The Sinking City, sviluppato da Frogwares e rilasciato da Bigben Interactive, parte da premesse decisamente differenti, abbracciando due generi che ben si accostano con l'ambientazione del titolo, ossia avventura e survival horror. Su PC ha fatto molto discutere la scelta di far parte delle molte esclusive del nuovo Epic Games Store, ma anche alcune problematiche che sono sorte riguardo il lancio. The Sinking City (TSC) approderà anche, ma non prima dell'autunno, per Nintendo Switch.
L'ambientazione è, senza ombra di dubbio, la portata migliore di The Sinking City, esattamente come la storia che l'attraversa. In questa avventura investigativa dalle tinte horror ci ritroviamo a vestire i panni di un investigatore privato, Charles Reed, con un passato importante nella marina. Strane visioni e fastidiosissimi incubi fan sì che il protagonista scelga di lasciare la propria città per recarsi ad Oakmont, unico luogo dove sembra possa trovarsi il modo di sconfiggerli. Eppure Oakmont ha un alone di mistero a dir poco terrificante, configurandosi ben presto come una città diversa dal normale. Non è presente nelle mappe geografiche, inoltre è stata recentemente vittima di una violentissima inondazione che ha travolto strade, edifici e vite, condannandola all'oblio. La città di Oakmont è chiaramente fittizia, ma non per questo meno interessante da perlustrare e scoprire. Oltre ad una ottima configurazione di strade e luoghi, infatti, Oakmont è ricca di tradizioni e di folklore. La diffidenza verso lo straniero, persecuzioni razziali contro alcuni uomini affetti da una sindrome che li rende simili a pesci, e così via. Come detto il nocciolo centrale è quello di capire cosa si cela dietro quelle visioni, che sembrano essere collegate con l'inondazione e con il conseguente insorgere nella pazzia nelle menti di molti cittadini di Oakmont. Il tutto si sviluppa attraverso un mondo aperto interamente esplorabile, ad eccezione di quasi tutti gli edifici che lo compongono. Gli unici edifici in cui poter entrare sono identificati da una porta marchiata con un particolare simbolo. La mappa è molto ben dettagliata, con su scritte le vie ed il loro nome, ma non riporta volutamente eventuali interruzioni del percorso dovute a frani o blocchi. Proprio per questo, man mano che ci si incammina per le strade, diviene fondamentale segnare tutto ciò che si incontra sulla mappa, applicandovi appositi segnalini. In altre parole, è importante costruirsi i dettagli della mappa. Le strade, a causa della alluvione, sono spesso dissestate ed in larga parte distrutte. Charles Reed non può così raggiungere ogni locations a piedi, ma dovrà utilizzare alcuni mezzi tra cui una piccola imbarcazione. L'esplorazione è davvero molto varia e interessante, complice una atmosfera angosciante e il costante terrore che qualche mostro possa balzar fuori dal niente. Il loot si può trovare molto facilmente all'interno delle locations (e non solo), interagendo con alcuni mobili o con altra oggettistica. Un punto dolente di questo metodo è sicuramente il respawn del loot infinito: basta uscire e rientrare per ritrovare gli oggetti. In questa maniera, entrando e riuscendo più volte da un edificio, si può agilmente rimpinguare l'inventario.
[##] Un investigatore privato "speciale" ]Il protagonista non è soltanto un investigatore privato, questo perché Oakmont e ciò che è successo ha risvegliato in lui particolari poteri che potremo sfruttare nel corso dell'avventura. I poteri sono essenzialmente finalizzati a portare a compimento le nostre indagini, con l'unico controindicazione di abbassare leggermente, in maniera graduale, il proprio livello di sanità mentale. Sanità mentale che, però, si può riottenere con il tempo o grazie ad appositi strumenti. Tra le varie cose che è in grado di fare, il nostro investigatore privato può far uso dell'Occhio della mente, il quale permette di vedere cose altrimenti invisibili. Si può utilizzare quando appaiono delle distorsioni e quando si sente uno squillo, ed è in grado di rivelare immagini del passato, illusioni, presagi o tracce altrimenti invisibili. I presagi, che come detto possono essere avvistati grazie all'occhio della mente, aiutano a proseguire nella indagini e ad ottenere indizi altrimenti inaccessibili. L'altra possibilità durante le indagini, sempre grazie all'occhio della mente, è quella della "Retrocognizione", ossia la capacità di comprendere eventi accaduti nel passato. Ispezionando, e riordinando numericamente, i vari eventi si potrà ottenere un quadro generale della situazione e, dunque, importanti indizi per i proprio casi. Tutti gli indizi raccolti vengono inseriti all'interno del "Palazzo Mentale", una sorta di idee amalgamate ed in attesa di essere unite per arrivare ad una conclusione. Mediante un piccolo minigioco, si potrà accoppiare indizi rilevanti per ottenere prove (che verranno a loro volta aggiunte al diario) e dedizioni (che spiegano dettagli del caso e finiscono nel palazzo mentale, pronte ad essere associate ad altre cose scoperte). La cosa sicuramente più singolare di questo sistema investigativo è la possibilità che alcune deduzioni possano avere diverse interpretazioni. A seconda dell'interpretazione che si intende scegliere e perseguire, si avrà una conclusione. La rigiocabilità del titolo è quindi estremamente alta, specie per coloro che, una volta il titolo, hanno desiderio di rimetterci mano per cambiare il corso delle indagini e scoprire cosa sarebbe successo se, in quei casi, si fosse fatto qualcosa di differente. Una genialata. Meno "speciale" è invece la possibilità che si ha di consultare gli archivi, ma comunque egualmente utile. Alcuni casi, per poter essere risolti, avranno bisogno di ulteriori informazioni che nessuno è in grado di fornire, se non alcuni scritti/articoli di giornale/deposizioni che è possibile trovare alla sede del giornale, alla stazione di polizia, all'ospedale e così via. Gli archivi contengono potenzialmente informazioni importanti, starà al giocatore trovarle utilizzando tre filtri con cui arrivare all'indizio. Soltanto scegliendo i tre filtri in maniera corretta si avrà accesso all'informazione desiderata. Una ricerca effettuata con indizio e criteri corretti, aggiungerà nuove informazioni al diario.
[##] Una progressione eccellente del personaggio ]In maniera molto simile a Vampyr anche The Sinking City prevede, alla luce della componente action, una progressione del personaggio. A differenza di altri aspetti del titolo, quella della progressione è realizzata davvero con molta cura. Divisa in tre macro-aree, ci è data la possibilità di migliorare l'efficacia nel combattimento, il vigore o la mente. L'efficacia nel combattimento permette di fare più danni ai mostri, ma anche risparmiare preziose pallottole e/o aumentare il raggio distruttivo di granate e bombe incendiare. Il vigore rappresenta la vita del personaggio, che può essere incrementata fino al 25%; comprende inoltre altre abilità utili come dimezzare i danni di alcuni nemici, trasportare più munizioni, medikit e granate. La terza ed ultima è la mente, che permette di migliorare la fase di crafting (con cui è possibile realizzare medikit, pallottole, etc etc), il guadagno di punti esperienza e molto altro ancora. Varie abilità sono propedeutiche alle altre. Per sbloccarne una è richiesto l'utilizzo dei "punti conoscenza", ottenibili durante il gioco accumulando punti esperienza, sia completando indagini che uccidendo abomini.
[##] Combattimento e terrificanti creature ]Per quanto la chiave di The Sinking City continua a rimanere l'investigazione, anche la parte più action riveste comunque una certa importanza. Quando ci si ritrova ad esplorare alcuni edifici, o comunque quando si attraversa zone infestate, alcuni mostri potrebbero cercare di sbarrarci il cammino. La particolarità di questi incontri, che si sposa alla perfezione con lo stile lovecraftiano presente anche nel famosissimo gioco da tavolo Arkham Horror, consiste nel rendere i nemici in grado non solo di togliere vita, ma anche ferire la sanità mentale. Raggiungere lo zero significa letteralmente impazzire, al punto tale da vedere lo schermo diventar quasi tutto nero e raggiungere prontamente il gameover. Come gli stessi suggerimenti di gioco spesso mostrano durante la loro breve comparsa, spesso affrontare i nemici non è una ottima scelta, questo a causa della loro forza ma anche della difficoltà di reperire munizioni e oggetti (esulando quella ricarica infinita del loot). Alcuni nemici sono in possesso di abilità uniche, ma anche di punti deboli da colpire affinché si possano neutralizzare con una certa velocità.
[##] Un comparto tecnico insufficiente ]Il gioco potrebbe, potenzialmente, essere uno dei migliori titoli mai realizzati sull'universo di Lovecraft. L'atmosfera che si respira è giustamente pesante, opprimente al punto giusto. Cosa è, allora, che non convincere il titolo al 100%? Sicuramente il comparto tecnico. I movimenti del protagonista sono abbastanza legnosi, al punto da rendere anche il solo camminare una vera e propria impresa. Inoltre, gli fps. Il gioco scatta in maniera incredibile e soffre di cali impressionanti di fps a causa di una ottimizzazione pessima, addirittura su PlayStation 4. I rallentamenti durante l'esplorazione sono all'ordine del giorno, a volte in maniera più netta, altre volte più contenuti. La grafica nel complesso è molto buona. La città è splendida da vedere e visitare (il lato artistico, ovvio.. per il resto Oakmont è giustamente poco più che una catapecchia), con dettagli che non mancano pressoché mai. Tuttavia, e lo si può vedere bene soprattutto durante le cutscene, la grafica non è affatto pulita. I contorni sono sporchi, spesso abbastanza fastidiosi da vedere, soprattutto per quanto riguarda i dettagli ed i personaggi. I volti sono infatti iper-irrealistici, con espressioni insufficienti e pessime.
The Sinking City
Con The Sinking City ci troviamo di fronte ad un titolo che finalmente rende giustizia all'universo di Lovecraft, almeno per quanto riguarda l'ambientazione e l'atmosfera che è capace di generare. Peccato, però, che la realizzazione tecnica sia ampiamente insufficiente, specialmente quella relativa all'ottimizzazione del titolo. Il gioco scatta in più punti, anche su PlayStation 4, rendendo faticoso il progredire. Peccato, perché a conti fatti vuoi per l'esplorazione, vuoi per le indagini o vuoi per la componente action, il gioco avrebbe meritato davvero molto di più. A conti fatti, proprio per questi motivi, mi sento di consigliare il gioco soltanto a coloro che amano i giochi investigativi, tenendo conto comunque della componente horror di cui è permeato. Ma anche a coloro che, davvero, sono disposti a chiudere un occhio sulla pesante condizione tecnica, che speriamo possa essere risolta in futuro grazie a qualche patch.
Pro:
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Atmosfera perennemente angosciante ed opprimente
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La componente action rende alla grande
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Altissima rigiocabilità
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Mappa grande e varia che lascia liberi di esplorare e di completare
Contro:
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Pessima realizzazione tecnica
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Grafica a volte piuttosto sporca