Jurassic World: Evolution - Tanti dinosauri per un titolo troppo superficiale
Dopo il grandissimo, e per certi versi inatteso, successo avuto sul fronte gestionale dalla Frontier Developments grazie a Planet Coaster, le attese su Jurassic Park Evolution sono state molte. L'ambientazione unica e affascinante di Jurassic Park, con un parco di dinosauri ampio e vario al suo interno, avrebbero potuto formale sicuramente la base per un capolavoro epocale. Basta però il primo avvio per rendersi conto che questo grandissimo passo non è riuscito totalmente ai ragazzi di Frontier. Al netto di una grafica spettacolare, con i dettagli che la fanno da padrona, vi è infatti un gameplay molto risicato, che per quanto costellato di idee talvolta anche sorprendenti, non riesce mai a decollare del tutto a causa di problemi evidenti. Da una parte l'eccessiva superficialità, ad esempio la mancata possibilità di gestire al meglio le finanze, dall'altra l'aver ad esempio relegato i visitatori ad un ruolo di per sé marginario. Ciò che conta è il rating del parco, espresso con delle stelle che si riempono a seconda di quanto il parco può avere attrattiva. Un sistema abbastanza strano, che di fatto premia soltanto il numero e non la quantità; basta fare schiere di dinosauri per aumentare considerevolmente i propri introiti ed il giudizio complessivo sul parco. A differenza di Planet Coaster, inoltre, manca totalmente la gestione dei visitatori del parco, dandoci la sensazione che siano stati inseriti un po' troppo di fretta, quasi casualmente. Poco da obiettare invece al comparto audio, che può annoverare le soundtrack della serie, dando un tocco di epicità ad un prodotto che non riesce mai a mostrare il suo vero potenziale. Peccato per l'assenza della lingua italiana, almeno sottotitolata; dopo il grandissimo successo riscosso da Planet Coaster, ci si sarebbe potuti aspettare un po' di più su questo fronte.
Un parco a tema
Per dar vita ad un parco pieno di dinosauri si avrà a disposizione un totale di cinque isole, ognuna sbloccabile proseguendo con la storia. Si tratta di isole di per sé piuttosto piccole, dotate di spazio molto risicato,in cui poter posizionare strutture talvolta anche grandi. Proprio lo spazio risicato si dimostra essere un grande problema, perché di fatto proibisce di dar vita a quello che magari, tutti noi, si vorrebbe: grandi recinti in cui posizionare i vari dinosauri, da quelli più piccoli a quelli più grandi, dagli erbivori ai carnivori. I recinti, che possono essere costruiti di larghezza e lunghezza variabile (a nostro piacimento), hanno un forte limite proprio nella ristrettezza delle isole. Questo si dimostra essere un problema soprattutto quando si deve cercare di curare il "comfort" dei dinosauri, in modo tale che non cerchino di fuggire dai loro recinti, di fatto forzando lo spazio ristretto per uscire all'esterno. Il problema del comfort è l'unica vera difficoltà del titolo di Frontier, dal momento che curare le necessità delle varie mastodontiche creature non sempre è facilissimo, questo grazie a ricchissimi dettagli che caratterizzano e rendono unico ogni tipo di dinosauro dagli altri di specie diverse. Vi sarà per esempio per alcuni dinosauri la necessità di costruire recinto molto ampi, di qualche metro quadro di area, mentre per alcuni ci sarà la necessità di essere posizionati con almeno loro 3 o 4 simili. Sono solo esempi ovviamente, perché le possibilità sono davvero tantissime, troppe per specificarle tutte.
Quel che c'è da marcare sono le numerosissime specie di dinosauri che sarà possibile inserire all'interno delle isole. Ogni dinosauro ha delle proprie caratteristiche e dei propri valori, come ad esempio l'attacco e la difesa, la vita media, e così via. Una lunga carrellata di informazioni su cui possiamo di fatto interagire andando a modificare il genoma. Modificare il genoma ci permette, oltre a potenziare i dinosauri, anche cambiargli di colore, dandogli una colorazione differente che possa in qualche modo renderli unici.
Alla ricerca del DNA perfetto
Una parte fondamentale per poter incubare nuovi dinosauri da sguinzagliare nel nostro parco è senza ombra di dubbio la struttura atta alla ricerca dei fossili, da cui estrarre appunto il dna di tale dinosauro. Tutto questo processo è reso nel gioco attraverso una struttura, un centro spedizione che permette di inviare una squadra, a bordo di un elicottero, nelle varie parti del mondo alla ricerca di fossili. Ogni area è contraddistinta da fossili appartenenti a qualche specie di dinosauro, quindi basterà mandare lì una squadra per cercare di trovare qualche fossile utile per sbloccare tale dinosauro. Per poter incubare un dinosauro, infatti, è necessario possedere almeno il 50% del suo dna, e per ottenerlo si deve necessariamente scovare i fossili da cui estrarre i dati. Una volta tornata dalla ricerca, la squadra porterà con sé alcuni fossili, contraddistinti da stelle. Più stelle hanno, maggiore è la quantità di DNA che è possibile estrarre, alzando quindi di colpo la quantità di dna di tale dinosauro in nostro possesso. Da tre stelle in su, infatti, il fossile si dimostra essere particolarmente interessante ai fini della nostra ricerca.
Arrivati a sbloccare il 50% della creatura è importante non fermarsi. Vero, da lì in poi il dinosauro può essere creato attraverso la struttura adibita, ma con molti margini di errore. Meno dna abbiamo in nostro possesso, maggiori saranno le possibilità di fallire nella creazione del dinosauro. Niente di male direte voi, se non fosse che i costi di creazione vanno del tutto perduti. Soprattutto all'inizio questo può rivelarsi un problema di non poco conto, soprattutto se a fallire non è tanto un piccolo erbivoro, quanto invece un grande carnivoro come potrebbe essere il Ceratosauro.
Un tutorial non perfetto
Se il gioco inizialmente può sembrare complesso, è anche a causa di un tutorial davvero troppo abbozzato. Molte cose fondamentali da poter fare non vengono spiegate, oppure vengono introdotte dopo molto, lasciandoci prima in balìa di vari tentativi da mandare a vuoto. È il caso, ad esempio, di come inserire i dinosauri all'interno dei recinto, così da separarli ed evitare che i grandi carnivori possano cibarsi degli erbivori incubati con tanta fatica. Per poter trasferire e spostare i dinosauri è necessaria una struttura, la ACU, con la quale muovere squadre di ranger dotati di dardi sonniferi. Dopo aver addormentato la creatura, sarà possibile spostarla con un elicottero ed inserirla all'interno della recinzione che abbiamo appositamente creato per riceverli. Una delle aggiunte più divertenti proposte da Frontier è riscontrabile proprio in questo punto, ossia nella possibilità di guidare l'elicottero con cui sparare il sonnifero contro i dinosauri. Una guida molto "arcade" ovviamente, ma che aggiunge un po' di pepe ad un gestionale puro e crudo, il che sicuramente non fa affatto male.
Il perfetto connubio tra grafica e audio
Niente da poter obiettare sia sulla grafica di Jurassic Park Evolution, sia sul suo comparto audio. Se abbiamo finora notato un passo indietro del titolo rispetto a quanto mostrato da Planet Coaster, in questo dobbiamo spezzare una lancia a suo favore. I dinosauri sono resi alla perfezione, tanto che quando escono dall'edificio d'incubazione, si può davvero rimanere estasiati. I dettagli non mancano ed anzi, risultano essere infinitamente ricchi. Ma questo splendore si manifesta soprattutto quando agisce in concerto con l'audio. Sentire il ruggito di un carnivoro, seguito dai suoi pesanti passi che battono sul terreno sottostante, è davvero un qualcosa di meraviglioso. Per quanto riguarda la stabilità (avendo avuto modo di provare il titolo nella sua versione PC), non abbiamo assistito a chissà quali cali di frame. Il gioco risulta infatti essere molto ben ottimizzato, tanto che risulta giocabile anche in sistemi non propriamente all'avanguardia.
Jurassic World: Evolution
Ci troviamo davanti ad un titolo tanto ambiguo quanto controverso. La Frontier ha dimostrato spesso e volentieri di essere in grado di sfoderare grandi magie dal suo cilindro, soprattutto quando si parla di gestionali, come in questo caso. Il grandissimo lavoro che abbiamo apprezzato ed amato per quanto riguarda Planet Coaster, però, non può essere neanche minimamente avvicinato a questo. Jurassic World Evolution infatti va a tagliare moltissime di quelle componenti che hanno fatto grande l'altro loro gestionale, come ad esempio la gestione delle finanze e dei visitatori, quaggiù poco più di numeri che si muovono del tutto casualmente e privi di interazione. Un passo indietro notevole, che da l'idea di un titolo realizzato in fretta. Un po' malignamente si potrebbe pensare, infatti, alla fretta di uscire prima del film, per sfruttare il grande hype dovuto ad una ambientazione affascinante come quella di Jurassic Park. A fronte di questi gravi problemi di contenuti, ci troviamo però a dover necessariamente apprezzare quella che senza ombra di dubbio è, ad ora, la migliore grafica per quanto riguarda un gestionale. I dinosauri sono resi alla perfezione, come lo sono anche le varie isole (purtroppo piccolissime!). Discutibile la scelta di non mettere sin da subito la modalità Sandbox, utile per chi intende giocare senza il peso di una storia, o di missioni guidate da seguire per forza. La mancanza dell'italiano è un altro elemento discutibile, che però non conteggerò nei contro solo perché conta di un inglese davvero molto semplice da comprendere.
Pro:
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Tecnicamente sublime
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Grafica e audio dei dinosauri davvero eccelsi
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Gran numero di specie da poter sbloccare ed utilizzare
Contro:
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Gameplay ridotto all'osso
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Gestione delle finanze e dei visitatori soltanto abbozzata
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Un tutorial utile solo a metà