Batman: The Enemy Within - Episode 4: What Ails You - Analizziamo il capitolo che fa strada al grande finale
L'episodio 3 di Batman: The Enemy Within ci haveva lasciati con una sensazione di amaro in bocca, questo a causa di suoi contenuti non brillanti e qualitativamente minori rispetto a quelli mostrati dai precedenti. Le poche cose da fare non hanno permesso un giudizio esemplare sul titolo, così come neanche la messa in standby della vita di Batman, trascurata e messa in secondo luogo rispetto a quella di Bruce Wayne. L'episodio 4 non si distacca poi molto da queste critiche mosse nel corso della precedente recensione, offrendo addirittura una longevità nettamente inferiore, che si aggira sull'oretta (scarsa) di gioco. A discapito di una longevità minore, e del mantenimento dei suoi lati più "critici", il nuovo episodio riesce ad imprimere una svolta magistrale. Ad essere calcata molto è la narrazione, con una caratterizzazione maggiore di tutti i personaggi e soprattutto dei malvagi, che riescono a trovare uno spessore degno di nota, che sottolinea l'ottimo lavoro svolto da Telltale nel corso di questa stagione che si avvia verso la sua chiusura.
Una caratterizzazione profonda
L'aspetto più positivo e che merita d'essere trattato per primo è senza ombra di dubbio la maggiore caratterizzazione di tutti i personaggi. Nel corso di Fractured Mask moltissimi personaggi tralasciati sono riapparsi in tutto il loro splendore, introdotti con una narrativa interessante e mai opprimente. L'episodio 4 di Batman: The Enemy Within continua su questa stessa cresta d'onda, andando però a sacrificare ulteriormente quelle situazioni da noi decantate sempre come pilastri divertenti del gioco. La fase investigativa viene infatti meno, surclassata da una linearità mostruosa che ci permetterà unicamente di proseguire nella direzione che man mano il gioco ci mostra. Spettatori di un film, ci ritroviamo a osservare lo scorrere degli eventi, senza la reale possibilità di gettarci nella mischia con punitivi quick time event. L'azione ridotta si riscontra nella scarsa lunghezza dell'episodio, che non riesce quindi ad incidere con forza nell'evolversi della storia. Certo, i colpi di scena non mancano neanche in questo caso, ma una longevità così bassa non può che essere assolutamente criticata.
I moltissimi cattivi introdotti in questa nuova stagione a Gotham riescono però, grazie alla morbosa narrativa proposta, ad emergere e catturare la nostra attenzione. Molti di loro potranno, in vari casi, arrivare addirittura a pizzicare il nostro interesse. Tra tutti i supercattivi Joker rimane senza ombra di dubbio quello più rappresentato, riuscendo a ritagliarsi un posto privilegiato all'interno della storia grazie al rapporto instaurato con Bruce Wayne e, in qualche modo, anche con Batman.
Scelte fondamentali in attesa di un degno finale
Se il voto finale dell'episodio continua ad aggirarsi sul solito punteggio di sempre, nonostante le molte critiche mosse a suo sfavore, lo deve unicamente alle pesanti scelte a cui mette di fronte. La storia ha ormai preso una piega ben precisa, non narrabile per non incappare in spiacevoli spoiler, con un indirizzo per niente facile che mette Bruce Wayne davanti a scelte spesso tanto complesse quanto spiacevoli. La forza con cui queste scelte si presentano fa sì che spesso e volentieri si rimanga con la bocca aperta, a cercare di comprendere qualche scelta sia migliore rispetto all'altra, con la conclusione di rimanere fermi per qualche minuto a riflettere. La riflessione che stimola il gioco è sintomo di un coinvolgimento che il titolo riesce a raggiungere, e che per questo motivo rappresenta un successo per la stessa Telltale. Non è facile, in un episodio quasi esclusivamente votato alla narrazione, riuscire a sorprendere con scelte improvvise e fondamentali.
Lo spessore delle scerte comporta una attenzione particolare all'episodio, che può essere di conseguenza ripercorso più volte per cercare di comprendere cosa sarebbe successo se si fosse mossi in un modo piuttosto che in un altro. Tutte domande lecite, ci mancherebbe altro, che portano il videogiocatore a ritornare sui suoi passi, andando ad aumentare un minimo la risicata longevità finale.
Aspettative molto alte sul finale
Come in un film, o per meglio dire nella stagione di una serie tv, si è mossi dalla curiosità crescente di proseguire in vista del finale, unico modo per sciogliere realmente i dubbi che potrebbero sorgere. La curiosità, grazie a questo episodio 4, non può assolutamente mancare, nonostante l'esperienza pregressa di un finale di stagione (della prima s'intende) sottotono. Batman: The Enemy Within sembra avere tutte le carte in regola per fare diversamente, e per fare bene. La scelta di marcare moltissimo sull'aspetto caratteriale degli antagonisti, e sulla possibilità di conoscerli meglio e di poter capire parte dei loro folli pensieri, permette di raggiungere una soglia di empatia piuttosto alta con il titolo. L'episodio 4 convoglia in sé tutte le scelte più pesanti e più (almeno teoricamente) incisive dell'intera seconda stagione. Non rimane che capire se queste scelte avranno conseguenze realmente forti, o se invece si mostreranno deboli come spesso è accaduto in vari titoli sviluppati dalla software-house americana.
Batman: The Enemy Within - Episode 4: What Ails You
Con il quarto e penultimo episodio di Batman, ci troviamo a prendere in eredità i mille difetti che hanno colpito duramente l'episodio precedente. Anzi, sotto alcuni punti di vista la situazione è destinata anche ad aggravarsi, complice un'assenza quasi totale di interazione possibile del videogiocatore con gli elementi del gioco. La sensazione è quella di essere semplici spettatori, di non poter realmente strutturare una storia propria, che possa in qualche modo fungere da diversivo alla solita narrazione che, a volte, si mostra per questo anche pesante. L'assenza della fase di indagine, che comunque per quanto superficiale possa essere riesce a staccare dalla consueta e ridondante narrazione, si fa sentire con forza. Non aiuta la mancanza d'azione che imperversa per tutta la durata dell'episodio, con anche pochissimi QTE mai troppo ostici, che rendono l'esperienza piuttosto passiva. Nonostante tutte queste critiche, non si tratta del peggiore episodio di questa seconda stagione, grazie anche e soprattutto alla narrazione ed allo spessore che è stato dato ai vari nemici, e non solo. In giochi come quelli di Telltale si deve sapere premiare la storia ed i personaggi.
Pro:
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Narrazione eccellente
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Storia sempre più fitta e vicina all'epilogo
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Scelte stupefacenti
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Ottima caratterizzazione dei personaggi
Contro:
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Manca ancora un po' di focus su Batman
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La storia risulta essere troppo lineare
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Azione non pervenuta
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Longevità bassina