Wolfenstein II: Le avventure di Pistolero Joe - Wolfenstein II: Le Avventure di Pistolero Joe
Hanno inizio le Cronache della Libertà, un ciclo composto da tre avventure totalmente distaccate tra loro e dalla campagna principale, che vede invece come protagonista indiscusso William Blazkowicz. Queste tre avventure, o per meglio dire "mini-avventure" data la loro durata risicata, vanno a dar luce ad un season pass che cerca di mostrarsi più accattivante, ampliando un gioco di per sé già estremamente valido. L'approccio di questa nuova avventura continua ad essere, sulla scia del prodotto madre, adrenalinico, pieno di scontri e di fasi run and gun. Il doppiaggio italiano è assai buono, nonostante un budget non altissimo per la realizzazione di questo DLC. Il taglio dei costi si può intuire però già dalla impostazione con cui la storia di Pistolero Joe ci viene narrata, ossia attraverso scene a fumetti con pochi dialoghi all'attivo. Mancano, in altre parole, le grandiose ed epiche cutscene a cui ci ha viziato Wolfenstein II.
Superbowl? No, Uberbowl!
Le chicche di Wolfenstein non mancano minimamente neanche in una avventura ridotta all'osso come quella che vede protagonista il quarterback Joseph Stallion. A seguito della finale dell'Uberbowl, titolo che rievoca già la forte componente nazista che nel titolo si è impossessata dell'America a seguito della vittoria di Hitler sugli Alleati, dove Joseph Stallion si è rifiutato di perdere appositamente, un gruppo di nazisti arriva per arrestarlo. Da lì parte la divertente, seppur breve, avventura del nostro nuovo protagonista. L'obiettivo di Joseph, abbreviato in Joe, non è soltanto quello di fuggire dall'arresto dei nazisti, ma anche quello di uccidere un tale Roderick Metze, dentista americano che ha appoggiato le truppe tedesche.
La storia di Joe, così chiamato dai suoi tantissimi fan, è senza dubbio estremamente valida in ogni sua componente. È ironica, ma al contempo avvincente, con qualche colpo di scena che permette di mantere l'attenzione sul titolo alta. Questo primo DLC non scade dunque nella banalità, presentando un qualcosa di per sé riciclato a livello di assets, del resto comprensibile, trattandosi di un semplice DLC e non di una espansione.
A Stallion la super spallata
MachineGames aveva già palesato al pubblico l'intenzione, con questi tre nuovi capitoli interni al season-pass, non solo di presentare tre nuovi personaggi principali, ma anche di dar loro una delle tre abilità uniche che abbiamo già avuto modo di saggiare nell'avventura principale di Terror Billy: la spallata, la scivolata ed il sollevarsi da terra di qualche metro. Proprio per rievocare l'idea tipica di un quarterback, ma soprattutto di un uomo di sport ed essenzialmente di Football americano, l'abilità associata a Pistolero Joe è proprio la spallata. Il nostro personaggio sarà quindi in grado di raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili grazie all'ausilio di una spallata particolarmente potente, in grado di infrangere le zone più spesse. Nell'avventura di Joseph Stallion non ci saranno infatti porte blindate in grado di contenere la sua furia, ed il suo desiderio di raggiungere la tanto agognata libertà sfuggendo alle grinfie naziste.
Dal punto di vista del gameplay cambia invece poco e niente rispetto alla avventura principale di Blazkowicz. Le novità inserite sono davvero poche e, quelle poche, anche inconsistenti. Pistolero Joe incarna essenzialmente l'anima più distintiva di Wolfenstein II: l'adrenalina degli scontri, da affrontare quasi esclusivamente a viso aperto. Tanti nemici, tutti già affrontati nell'avventura precedente, che si mostrano comunque combattivi e pronti a sbarrarci la strada che dritta, invece, vorrebe portare verso la fuga e la libertà.
Wolfenstein II: Le avventure di Pistolero Joe
Il primo DLC rilasciato da MachineGames raccoglie i frutti di un lavoro più ampio, quello di Wolfenstein II, che lo ha portato ad essere a tutti i diritti uno dei migliori sparatutto in circolazione. L'anima frenetica del titolo è rievocata alla perfezione ne "Le Avventure di Pistolero Joe", dandogli se possibile ancora più grinta e cattiveria. La storia che ci viene presentata è indubbiamente valida, grazie ad un personaggio mai banale e ad ironie che ben si sposano con la lore del titolo. Dal punto di vista della struttura il gioco non prevede niente di nuovo, con le stesse armi e gli stessi nemici. Unica novità sostanzialmente è l'introduzione di una nuova arma, molto bella e divertente, che fa prendere un po' di distacco da una troppa aderenza alle avventure di Terror Billy. Come primo contenuto aggiuntivo, si mostra davvero in tutto il suo splendore. I tagli dei costi ovviamente non si possono che notare, come ad esempio la mancanza quasi totale delle strepitose cutscene a cui invece Wolfenstein II ci aveva abituato. Le cutscene hanno lasciato il posto ad alcune vignette che presentano lo stile tipico dei fumetti. In definitiva si tratta di una apertura molto interessante per queste "Cronache della Libertà", di indubbio valore considerando il fatto che vanno soltanto ad ampliare una avventura che, di per sé, già meriterebbe il prezzo del biglietto (quella di William Blazkowicz). La nota negativa è soltanto la durata davvero troppo ridotta dell'avventura, che porta di conseguenza ad una superficialità fin troppo marcata nel portare avanti le gesta di Pistolero Joe.
Pro:
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Adrenalina a manetta con scontri all'ultimo respiro
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Joseph Stallion dimostra di essere un gran bel personaggio
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La storia è particolarmente ispirata...
Contro:
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Ma tre orette scarse sono un po' troppo poche
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Alcune parti della storia trattate con troppa superficialità