Assassin’s Creed Rogue Remastered - Una remastered del Credo che rimette in ordine la sequenza degli eventi
A distanza di quasi quattro anni un capitolo della serie di Assassin's Creed torna a farsi prepotentemente strada nel mercato videoludico. Si tratta di una remastered, che segue quella ben più famosa di Ezio Auditore, che ha permesso di rendere più giocabile ed apprezzabile un gioco che, davvero, ha fatto la storia. Per Rogue il discorso è differente, in quanto obiettivamente di minore importanza rispetto alle avventure fiorentine di Ezio. Cosa ha spinto allora Ubisoft a realizzare una remastered di un titolo che, a termini di trama, potrebbe essere considerato come uno spin-off di Black Flag? Ovviamente il fatto che molti non abbiano potuto giocarlo, causa una scelta davvero curiosa realizzata al tempo da Ubisoft. Assassin's Creed: Rogue, infatti, è uscito a pochissima distanza dall'altro titolo ben più famoso della serie, Unity, e lo ha fatto sbarcando unicamente per le console old-gen e per PC. Di fatto, Assassin's Rogue è stato reso ingiocabile per tutti coloro che avevano abbandonato le vecchie console in favore delle nuove PlayStation 4 e Xbox One.
Si può tornare così indietro nel tempo e giocare un titolo che, a parte tutto, si rivela utile ai fini dell'economia del gioco. Chi ama la serie del Credo degli Assassini, ed è affascinato dalla storia che vi è dietro, non può davvero che buttarsi a capofitto anche nelle avventure di Shay. Graficamente parlando, come vedremo nel corso della recensione, il titolo è stato davvero stravolto.
Partiamo dalla remastered: un lavoro da maestri
La prima cosa che voglio affrontare con voi nel corso di questa recensione è l'elemento chiave per una buona remastered, ossia l'impatto grafico ed a livello di gameplay. Da questo punto di vista Ubisoft si è davvero superata, dando un colpo d'occhio pazzesco con una grafica totalmente rivisitata. Gli stessi comandi risultano essere fluidi, come i movimenti e le animazioni. Potrebbe in qualche modo sembrare un gioco nuovo, se non fosse ovviamente per gli scenari a volte abbastanza scarni, caratteristici di titoli ormai datati. Non un grande freno però.
Il maggior colpo d'occhio non è offerto tanto dagli scenari terreni, quanto piuttosto da quelli marittimi. Le battaglie navali sono splendide, e permettono un coinvolgimento superiore a quello di Black Flag. I comandi rimangono un po' legnosi, difficili da gestire soprattutto se è la prima volta che si affrontano tali scenari.
Un gameplay simile a quello proposto da Black Flag
Passiamo ora a qualche accenno a come si mostra Rogue, soprattutto per coloro che non hanno mai avuto modo di provarlo.Non ci sono grandi differenze tra i due titoli a livello di gameplay, proponendo su molti aspetti praticamente le medesime cose. Grande importanza è data al loot, ed alla raccolta degli oggetti sparsi per la mappa, fondamentali per poter craftare potenziamenti non solo per Shay (l'assassino che impersoniamo), bensì anche per la Morrigan. La Morrigan è l'imbarcazione in nostro possesso, che ci permetterà di solcare i mari e immergersi nella vera vita di un pirata. Non è difficile passare ore e ore anche solo a navigare nelle acque, esteticamente ben realizzate, del mare, apparentemente senza meta. Il crafting è quindi un elemento essenziale, centrale, a cui si aggrappano altre piccole aggiunte atte a potenziarlo ed a renderlo più divertente dal solito "trova e raccogli". Mi sto riferendo ad esempio al sistema di caccia, o anche a quello di pesca. Cacciare cervi non è difficile, basta prestare attenzione a non fare rumore ed a tendere loro agguati a cui difficilmente potrebbero sfuggire. Per quanto riguarda la pesca, invece, vi sarebbe molto da dire. Per non ammorbare con inutili dettagli, abbastanza fini a sé stessi, basti sapere che sarà possibile ad esempio dare vita alla famosa caccia al capodoglio, piuttosto complessa da gestire anche grazie a movimenti repentini e davvero devastanti dell'enorme cetaceo.
Oltre al vario crafting, ci sarà la possibilità di interagire con i vari scrigni sparsi per la mappa, alla ricerca di denaro ed oggettistica utile. Ma, sulla scia di Black Flag, rimane molto interessante la possibilità di dar vita ad una vera e propria caccia al tesoro. Tramite alcune mappe, a volte incomplete ed alle volte invece ricche di spunti, sarà possibile cercare di girare per tutta la mappa alla ricerca di tesori nascosti, sepolti, che possono custodire vere e proprie ricchezze, talvolta anche estremamente utili ai fini dell'avventura di Shay.
Un tuffo nel passato
Una menzione particolare va ad un gameplay che, seppur rivisitato nelle meccaniche, rimane ovviamente (come è giusto che sia) ancorato fedelmente al passato. Ecco che allora si torna ad un sistema di combattimento davvero arcaico, che non si vedeva praticamente più dai tempi di Unity, durante il quale la fa da padrona il contrattacco. L'intelligenza dei nemici è bassa, a tal punto che spesso e volentieri sembrano allinearsi, affrontandoci a ritmo di uno contro uno. Scontri abbastanza semplici da vincere, soprattutto se, come detto, si sfrutta il contrattacco per allontanarli da sé ed infliggergli al contempo un attacco assai doloroso. Questi combattimenti non hanno davvero nulla a che vedere con quelli più nuovi proposti da Assassin's Creed, ed ancora meno con quelli davvero ariosi e molto intriganti di Origins. Chi ormai si è abituato alla vastità di Origins, ma soprattutto alla freschezza che ha portato a livello di struttura della serie, difficilmente riuscirà a conciliarsi con quelle meccaniche passate e, perché no, anche abbastanza fallaci. Assassin's Creed con Origins si è rinnovato, cambiando totalmente pelle, mentre Rogue rappresenta un prodotto vecchio che reca con sé molte delle incertezze legate ad un gameplay passato.
Non si tratta, questo, di un elemento su cui storcere però necessariamente il naso. Assassin's Creed: Rogue nella sua veste remastered non ha intenzione di gareggiare con il ben più nuovo Origins, quanto riproporre un gioco che, come scritto in precedenza, molti non hanno avuto il piacere di provare.
Assassin’s Creed Rogue Remastered
Interessantissima la scelta di concedere una seconda remastered alla serie di Assassin's Creed, in particolare ad un capitolo che per certi versi sembra essere una mera appendice di Black Flag. Una scelta che tuttavia mi sento di approvare, dal momento che non tutti, a causa del passaggio generazionale di console e del fatto che sia approdato in precedenza solo per old-gen e PC, hanno avuto modo di giocarlo. Dal punto di vista della trama, per quanto non sia di fondamentale importanza per comprendere ogni passaggio della serie, risulta essere piacevole, soprattutto per coloro che adorano ogni minimo passaggio. Il lavoro che c'è stato dietro a questa remastered è tantissimo, molto più (a mio avviso almeno) di quello che vi è stato dietro per Assassin's Creed II. La qualità grafica è davvero molto bella, estremamente piacevole, soprattutto se si ha la possibilità di affrontare il gioco in 4K. In definitiva, Assassin's Creed: Rogue è un titolo molto ancorato al passato, nettamente inferiore (come è normale che sia) ad Origins, ma comunque estremamente piacevole da giocare. Chi adora tutta la serie del Credo non si lasci influenzare da un gameplay vecchio e da alcune meccaniche ormai (fortunatamente) passate. Il gioco vale, la trama anche. A maggior ragione ora, in questa riedizione molto più giocabile e bella da vedersi.
Pro:
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Grandissimo lavoro a livello di texture
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Riproposizione di un titolo non giocato da tutti
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Tecnicamente molto migliorato rispetto all'originale
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Presenza del 4K
Contro:
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Meccaniche di gioco in alcuni casi per niente svecchiate
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L'emblema dei molti problemi passati che hanno afflitto la saga