Che Wolfenstein II sia stato un successo è evidente, tanto che l'avventura di William J. Blazkowicz è riuscita a scavare davvero nel profondo. Gli occhi dei fan della serie sono quindi orientati totalmente al Season Pass del gioco e, più precisamente, ai DLC che Bethesda Softworks ha pianificato per aumentare la dose di divertimento per chi ha acquistato e amato il gioco. Il primo DLC, "Le Avventure di Pistolero Joe", aveva permesso di mettere mano ad una nuova avventura, diversa da quella di Blazkiwicz, carica tuttavia di tutti quei momenti adrenalinici che caratterizzano il titolo base. Il secondo DLC, quello che ci apprestiamo a recensire, ha da subito mostrato premesse assai differenti, valorizzando molto l'aspetto stealth del gioco. Come marcato all'interno della recensione del titolo base, il fattore dominante e di maggior successo è riscontrabile nella sua fase più caotica, molto meno in quella stealth che, invero, ci sentiamo di dire essere quasi totalmente assente. Proprio per questo motivo l'attenzione non poteva che essere tutta per il nuovo DLC annunciato dagli sviluppatori di Wolfenstein, curiosi di capire come avrebbero potuto implementare un aspetto di gioco quasi per niente presente. Vedremo quindi nel corso della recensione come il team di sviluppo ha implementato l'idea e se sarà all'altezza di "integrare" un titolo molto importante come Wolfenstein II.
Valiant. Jessica Valiant.
Esattamente come ne "Le Avventure di Pistolero Joe" ci troviamo di fronte ad una storia slegata da quella principale di William Blazkowicz, che racconta piuttosto la storia di "Jessica Valiant", una assassina professionista che si è vista uccidere dai nazisti l'amato marito. Jessica, ritiratasi dagli assassini dopo la morte del marito, ottiene un giorno l'identificazione dei tre nazisti che hanno posto la parola fine alla vita dell'amato. Ecco che parte, come si può immaginare, la caccia ai tre e quindi tutta la storia che fa da fondamento al gioco. Una storia di per sé molto ben congeniata e pensata, capace da sola di spingere la curiosità del videogiocatore. Peccato che, alla fine dei conti, la storia si conclude davvero in pochissime battute, tratteggiando poco e male la protagonista stessa che, invece, mostra di avere tutte le carte in regola per meritarsi molte più attenzioni. La differenza sostanziale con Blazkowicz la si può notare in molti fattori, dai più macroscopici a più sfumati. Lo stile dei combattimenti è simile, certo, ma l'implementazione della fase stealth, e la maggiore attenzione rivolta a quest'ultima, permettono di avere un tipo di gioco differente e, a posteriori, anche più vario.

Basta un fruscio per seminare morte
Non serve poi molto gioco - anche perché la durata del DLC è estremamente risicata - per capire ciò che Jessica Valiant può offrire in termini di stealth. Da subito, infatti, è possibile gattonare ed usare una pistola silenziata, in combinazione talvolta (per quanto concerne le uccisioni sia fisiche che da distanza) con alcuni coltelli da lancio. Per favorire un approccio stealth, quindi diverso dal solito "corri, ingaggia i nemici e stermina i nazisti", lungo la mappa sono stati seminati dei piccoli antri in cui è possibile scivolare e strisciare, in maniera tale da nascondersi dai nemici più forti e cercare di aggirarli. Questa tecnica è prevista per tutti e tre i livelli del gioco.
Lo stealth, però, in larghe parti risulta essere sottotono rispetto a quello che si aspetterebbe da un titolo che fa della fase furtiva il suo perno. In effetti, a differenza di altri titoli Bethesda dallo stealth forte e solido (come ad esempio la serie Dishonored), qui l'implementazione sembra essere assai più blanda. Quello che ne risulta è una fase furtiva essenziale, per larghi tratti anche superficiale, a causa della forte linearità dei livelli. Non è possibil, ad esempio, nascondersi dietro le porte, dato che quest'ultime non possono essere né aperte, né chiuse. Ma questo solo a titolo d'esempio, dato che potremmo citare altre mancanze, come ad esempio l'assenza dell'indicatore di direzione (quello, in altre parole, che indica da che parte si trova il nemico che potrebbe avvistarti) e la mancata possibilità di trascinare via i corpi dei nazisti uccisi per nasconderli dai loro alleati.
Assolutamente interessante è invece l'aggiunta di un rallentamento del tempo qualora si venga scoperti, in maniera tale da permetterci di scattare e fare qualcosa sfruttando a pieno la esplosiva velocità d'azione della nostra assassina Jessica Valiant.
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