Ben 10 - Breve avventura aliena
Nell'industria videoludica assistiamo a qualsiasi tipo di realizzazione, tra le quali la riproposizione dei tanti amati cartoni animati. Potremmo fare moltissimi esempi dei personaggi che da bambini eravamo soliti guardare, e che successivamente è possibile ritrovare all'interno di alcuni videogiochi, pronti a farci immergere in una storia tutta propria. Questo è il caso di Ben 10, una serie televisiva a cartoni animati made in USA, prodotta da Alex Soto e realizzata dalla nota Cartoon Network Studios. Chiunque abbia guardato almeno per una volta il cartone animato di Ben 10, ben saprà quale è la tematica di fondo, ma tenteremo comunque di riassumerla meglio nel corso della avventura. In via del tutto iniziale, basti sapere che la storia è incentrata su un bambino di 10 anni, tale Ben Tennyson, che ha la capacità di trasformarsi in dieci differenti alieno grazie all'utilizzo di un manufatto extraterrestre. La sua origine cartoon è fortissima e si riscontra con forza anche nel videogioco, con un target che proprio per questo motivo pare a tutti gli effetti mirato ai ragazzini più piccoli. Non è certo da escludere anche per i più grandi, ma in effetti il grado di difficoltà è estremamente basso ed il gameplay piuttosto ripetitivo. Una specie di musou, dal momento che ci viene chiesto di picchiare senza ritegno i vari stravanti nemici che il gioco propone, molto lineare con una storia soltanto accennata che procede passo per passo. Una nota positiva per la colonna sonora e per le soundtrack che durante il gioco accompagnano il videogiocatore, senza apparire un peso neanche durante le fasi più concitate. Il gioco è uscito per PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.
Graficamente molto cartoon
Una nota positiva del gioco è assolutamente la grafica, realizzata interamente cartoon, in perfetto stile cartone animato. Le location che abbiamo modo di visitare sono divise in livelli, visibitabili più volte ed accessibili mediante una selezione che è possibile operare quando si è all'interno del campeggio, uno spazio apposito (una specie di hub singleplayer). Ogni livello propone uno scenario sempre differente, permettendo di apprezzare a pieno lo stile grafico che non mira al realismo, bensì a rivelarsi gradevole. E ci riesce perfettamente. Non si tratta ovviamente di una delle grafiche più elaborate e complesse, ma dimostra comunque di riuscire a fare perfettamente il suo lavoro. Proprio per lo stile cartoon, e per non volere assolutamente fare niente di realistico, molti degli oggetti, ma anche degli edifici sullo sfondo, non risultano essere particolarmente dettagliati. Una mancanza, questa, che non ci sentiamo di condannare, proprio per il target che il gioco si propone.
Molti degli oggetti presenti all'interno dello scenario, che non brillano per varietà ma unicamente per quantità, si possono rompere grazie a dei possenti pugni scagliati o da Ben, oppure da uno dei dieci alieni in cui può trasformarsi. L'effetto degli oggetti che si rompono è carino, seppur non perfetto. Peccato per la poca varietà di oggetti, dal momento che si rivelano essere massimo una decina per ogni livello, salvo poi ripetersi all'infinito come un banalissimo copia e incolla.
Una storia che non brilla
Purtroppo quello che sarebbe potuto essere un punto a favore del titolo, in realtà si rivela anche il suo maggior difetto. La storia di Ben 10 non solo non brilla per originalità, ma neanche per longevità. Partiamo dall'inizio però, ossia da come essa ci viene presentata. Oltre a Ben Tennyson infatti possiamo conoscere immediatamente gli altri due personaggi importantissimi presenti nel cartone animato, ossia il nonno Max e la sorella Gwen. Tra uno sbeffeggiamento e l'altro con la sorella, veniamo subito immersi all'interno del gioco, mandati a combattere contro alcuni stravaganti nemici. La storia infatti non ci viene narrata in maniera chiara, magari attraverso un bel filmatone iniziale, lasciandoci piuttosto la sensazione di volersi sviluppare passo passo, procedendo avanti con i livelli. Proprio per questo motivo la trama in generale stenta a decollare, nonostante Zomboso inizialmente possa rivelarsi un nemico intrigante. Manca una sorta di appeal che porti il videogiocatore a voler proseguire per cercare di capire qualcosa in più su quello che sta giocando. Il sistema di progressione, infatti, non vien dato tanto dalla storia, quanto piuttosto dallo sblocco dei vari alieni che è possibile soltanto ultimando i pochi livelli di cui è composto il gioco. Purtroppo la longevità del titolo è infatti molto ridotta, proponendo soltanto pochissimi livelli e ciascuno dalla durata piuttosto corta, dai venticinque ai sedici minuti. All'interno di ciascun livello sono nascoste delle "Carte Sumo" per un numero di tre, che vanno raccolte per poterlo completare al 100%. Molte Carte Sumo non potranno essere prese alla prima run, questo perché necessitano di alcuni alieni di cui non siamo in possesso e che si sbloccano solo successivamente. Una scelta, questa, operata dai programmatori di Ben 10 per dare un motivo che possa spingere il videogiocatore a tornare sui suoi passi, aumentando una longevità davvero scarnissima, quasi inesistente.
Dieci alieni per ghermirli e nel buio.. ah, no
L'aspetto fondamentale del gioco è sicuramente quello rappresentato dal manufatto alieno che permette a Ben di trasformarsi in un alieno sempre differente, a seconda della sua volontà. Come già detto, il sistema prevede una sorta di progressione, con soltanto tre alieni utilizzabili dall'inizio (Rotolone, Inferno e Duexdue) e gli altri da sbloccare. Ci viene subito proposto uno stile combattimento unico per ogni alieno, con qualcuno che riesce a colpire a distanza altri più da vicino, alcuni capaci di dispensare altissimi danni mentre altri meno, e così via. Gli alieni non differiscono soltanto nell'estetica ma anche nella funzionalità, sia in battaglia che fuori. Al di fuori degli scontri, ossia quando si muove il personaggio in perfetto stile platform, si potrà notare che per proseguire, o per accedere ad alcune aree segrete in cui trovare ad esempio carte sumo, sarà necessario utilizzare uno specifico alieno. Ecco che quindi le abilità degli alieni vengono utilizzate tutte in tempi più o meno brevi, senza far sentire nessuno più utile dell'altro. In battaglia invece il discorso è un poco differente, dal momento che abbiamo riscontrato una disparità bella e buona, con alcuni alieni nettamente superiori rispetto agli altri, come ad esempio Materia Grigia e soprattutto XLR8.
All'interno dei vari livelli, oppure nel campeggio, c'è inoltre la presenza di una console che permette di potenziare ulteriormente gli alieni a nostra disposizione. Ogni alieno ha a disposizione tre potenziamenti da poter acquistare in maniera progressiva, spendendo un particolare materiale verdastro che si può recuperare all'interno dei vari livelli distruggendo gli oggetti oppure abbattendo i nemici. Un altro modo per fare velocemente il materiale è soddisfare i requisiti delle sfide che puntualmente, quando inizia qualche scontro, si mostrano a schermo.
Ben 10
Non è facile dare un giudizio finale sul titolo, questo perché bisogna tenere a mente il target verso cui tende il gioco. Per la sua semplicità strutturale, ma anche per la sfida mai complessa che pone al videogiocatore, è essenzialmente rivolto ai ragazzi più giovani ed ai bambini. Più in generale, a coloro che per la prima volta, magari, si approcciano alle console ed ai loro giochi. La storia di Ben 10 è banale, raccontata in maniera troppo superficiale, e ad attrarre l'attenzione dei videogiocatori è infatti unicamente il gameplay che per quanto ripetitivo possa essere, riesce brillantemente a coinvolgere. Gli scontri sono molto semplici e l'unica reale sfida è quella di aumentare sempre più le varie combo, che vengono segnate ed è possibile visualizzare quando si è all'interno del campeggio. Gli alieni sono più efficaci contro alcuni mostri rispetto che contro altri, ed è quindi molto utile sperimentarne l'utilizzo. Il punto critico del gioco è sicuramente la longevità, eccessivamente bassa e risicata, dal momento che è davvero questione di poche ore terminare il gioco al 100%, comprendendo quindi anche i collezionabili che sono rappresentati dalle carte sumo.
Tenendo conto che il gioco è indirizzato più generalmente ad un pubblico di bambini, o comunque di ragazzi, non ci sentiamo di bocciarlo. Ha dei limiti, in realtà molti, ma permette comunque di divertire e rilassare, grazie alla difficoltà mai eccessiva ed a quei nemici stravaganti e strampalati che ci pone sempre di fronte.
Pro:
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Grafica pulita e apprezzabile
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Sistema di potenziamento dei dieci alieni
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Adattissimo ai più piccoli
Contro:
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Longevità quasi nulla
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Qualche calo eccessivo di frame
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Storia poco ispirata