GT Sport - Il primo Gran Turismo che approda su PlayStation 4
Quella di GT Sport è una storia alquanto strana, dal momento che per questo simulatore di guida targato Sony abbiamo dovuto aspettare qualche anno. Il suo precedessore infatti, Gran Turismo 6, ha visto la sua uscita nell'ormai lontano dicembre 2013. È a quasi quattro anni di distanza che un nuovo titolo automobilistico di Sony si affaccia sulle console, davvero molti, tanto da creare una aspettativa incredibilmente alta. Anche perché, a parte qualche piccolo passo falso, la serie di Gran Turismo ha sempre lasciato bei ricordi nei videogiocatori, sbaragliando spesso e volentieri la concorrenza. Una concorrezza che, proprio a causa di questi quattro anni di intervallo tra un titolo e l'altro, si è inserita con prepotenza, lanciando sul mercato ottimi prodotti. Non c'è più la sola serie di videogiochi Forza, sviluppati da Turn 10 e rilasciati da Microsoft, bensì anche altri titoli che differiscono per molti aspetti, ma che comunque non possono essere dissociati completamente dal genere, come Project CARS ed Assetto Corsa. In un panorama così frastagliato fa quindi la propria comparsa questa nuova creatura, che prende qualche aspetto dai precedenti Gran Turismo ma che, per molti aspetti, se ne allontana anche. Un titolo che, come vedremo, lascerà un forte sapore di odi et amo.
Un principio totalmente online
Uno dei tratti caratteristici di questo GT Sport è sicuramente l'essere quasi totalmente appoggiato ai server online, anche per questioni che potrebbero essersene dissociate tranquillamente. Senza una connessione ad internet è infatti possibile affrontare soltanto una delle tre modalità previste da questo simulatore automobilistico, ossia quella "Arcade", che permette di divertirsi gareggiando contro l'IA. La modalità arcade permette anche di fare uso del VR, come annunciato precedentemente da Sony.
Purtroppo l'appoggiarsi quasi totalmente ai server online è un aspetto che non può convincere fino in fondo, dal momento che Gran Turismo è un gioco che, spesso e volentieri, si vuol gustare da soli, magari anche nel tempo perso. Vero che essere collegati online non significa dover per forza gareggiare con altri piloti di tutto il mondo, ma di fatto una mancata connessione ad internet pregiudica il poter partecipare alla modalità "campagna" che, invero, avrebbe potuto secondo noi farne a meno. L'online nella campagna, infatti, serve unicamente ad aggiornare in tempo reale i punteggi delle sfide sia nostri, sia dei nostri amici, per capire meglio la difficoltà di quella sezione del tracciato e spingerci a fare sempre meglio, aumentando notevolmente la longevità di gioco. Una longevità che, trattandosi anche di un videogioco automobilistico, è pressoché infinita.
Una campagna a sfide
Chiamarla "campagna" è probabilmente un po' azzardato dal momento che non ha nessun connotato che faccia pensare ad una progressione. Se in altri Gran Turismo si poteva mettere mano ai portafogli (con soldi virtuali e non veri, ovviamente) per comprare autovettura da poter utilizzare in campagna, dando un senso di sviluppo e di interesse, qui non avviene. L'acquisto delle auto è permesso, ma totalmente scollegato dalla campagna, nella quale è possibile soltanto affrontare una serie di sfide preimpostate, con le autovetture che man mano ci vengono assegnate. Il superamento delle sfide garantisce un introito in denaro, a seconda del tempo che si è impiegato a superarle. Le sfide altro non sono che sezioni particolarmente ostiche di tracciati, da dover affrontare con automobili differenti e preimpostate (alcune più veloci, altre con freni meno incisivi, e così via), rientrando sempre e comunque in un tempo massimo. Una vera e propria sfida contro il tempo, che viene calcolata con tre gradi di superamento: il cono bronzo, il quadrilatero argento e infine l'ambitissima sfera d'oro. Il superamento bronzo ovviamente garantisce minori bonus rispetto alle controparti, ma è possibile affrontare una stessa sfida più e più volte, anche a posteriori, finché non si è totalmente convinti del nostro operato. Dopo aver superato una sfida per la prima volta, ad aiutarci nel capire il nostro andamento vi sarà lo spettro della nostra autovettura, così da poter intuire i vari errori da noi commessi e poterli, si spera, risolvere.
La compagna così articolata si suddivide a sua volta in macrosezioni, come ad esempio "principiante" e "intermedio", che contengono sfide sempre più complesse. Per poter accedere a quelle più avanti è necessario però completare quelle precedenti. Dopo che si sono superate otto sfide il gioco automaticamente ci regalerà un'auto, scelta casualmente tra una serie già prevista di auto. La scelta casuale avviene in maniera molto bella, con tanto di garage completamente buio e macchine parcheggiate che vengono man mano illuminate da un fascio di luce. L'auto dove il fascio di luce si ferma è quella che ci verrà donata dal gioco e mandata al nostro garage.
Uno stile di guida... simulativo
Nonostante i vari anni di sviluppo GT Sport ha deciso di mantenere un aspetto importante che ha da sempre contraddistinto la serie, ossia la simulazione automobilistica. Le macchine sono tutte molto dissimili tra loro, tanto che la differenza si fa spesso molto tangibile, obbligandoci a qualche periodo di prova su strada prima di lanciarla in un circuito ufficiale. Il movimento delle autovetture è molto fluido, ed i dettagli con cui sono state realizzate davvero eccelso. Non solo l'esterno dell'automobile, ma anche l'interno risulta assai splendido da poter vedere, con rifiniture inserite con la massima attenzione. Un amore verso il dettaglio che di certo balza all'occhio. Un po' meno belli esteticamente i tracciati, che risultano essere abbastanza poveri nel loro contorno.
Basta gareggiare una volta per capire che lo stile di guida è simulativo e per niente arcade, con le macchine che si mostrano piuttosto pesanti ed a volte difficili da maneggiare. I freni non sono, come è giusto che sia, immediati nel loro compito, ma spesso e volentieri ci fanno sudare fino in fondo se utilizzati a velocità da urlo. Parlando di residui da gioco arcade però rimane da segnalare un punto assolutamente debole di questo GT Sport (ed in realtà anche dei precedenti Gran Turismo), ossia un feedback assolutamente insufficiente quando le macchine si scontrano tra loro. Una volta giunte a contatto le autovetture sembrano quasi rimbalzare l'una contro l'altra, senza dare l'idea di un impatto vero e proprio. Una scelta che, personalmente, non riteniamo condivisibile, dal momento che gli incidenti fanno parte in tutto e per tutto dello sport automobilistico. Un gioco che mira ad essere simulativo non può assolutamente lasciare questi residui arcade a sporcare il proprio gameplay.
Un ricco extra-gara
Le gare non sono tutto in GT Sport, tanto che Polyphony Digital ha deciso di inserire varie cose da poter fare quando non si è a bordo della nostra autovettura a sfrecciare nei veri tracciati. Oltre ad una ampia personalizzazione delle auto mediante livree più o meno complesse da poter applicare, arriva finalmente un elaborato sistema di photo-mode. L'auto non solo può essere messa in posa all'interno dei tracciati e/o delle curve, ma essere anche ritoccata mediante l'utilizzo di vari filtri. Ultimo, ma non per demerito, la possibilità di vedere l'automobile non soltanto all'interno di immagini statiche, ma sfilare in alcune strade cittadine davvero molto ben rese graficamente. Sono state inserite davvero tantissime località tra cui, per saziare il nostro nazionalismo italico, la Sardegna e lo Stelvio.
Capita quindi, senza vergogna, di passare molto più tempo alla ricerca dello scatto perfetto piuttosto che gareggiare gomito a gomito o con l'IA, o con altri piloti in tutto il mondo all'interno della modalità multigiocatore.
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GT Sport
GT Sport dopo quattro anni dall'uscita di Gran Turismo 6 immette una ventata di freschezza indiscutibile, riscontrabile soprattutto a livello di grafica e di gameplay. Per il gioco di Polyphony Digital non è però tutto rosa e fiori, dal momento che le modalità di gioco vanno ad incidere in negativo, portando una ristrettezza che difficilmente, in un titolo di Gran Turismo, abbiamo mai potuto registrare. Si tratta per lo più di un prologue, adatto a chi intende cimentarsi in sfide mozzafiato basate sui millisecondi, piuttosto che per chi invece ricerca un sistema di progressione che, ahinoi, risulta assente. La campagna, così viene chiamata dal gioco, è in realtà un lungo susseguirsi di sfide a tempo, da superare per vincere trofei bronzi, argenti e oro, con cui poter comprare successivamente le auto alle concessionarie. La simulazione di guida è davvero molto ben realizzata, con una fisica delle macchine che raramente si può riscontrare in altri giochi come Forza o Project CARS. Peccato per l'assenza quasi totale del feedback degli incidenti tra le autovettura che, può essere una scelta voluta da Polyphony Digital, ma non può davvero mancare in un simulatore di guida. Le gare sono comunque molto agguerrite ed avvincenti, soprattutto nel multigiocatore, dove il gioco da davvero il meglio di sé. In definitiva GT Sport è un gioco che ha molti pochi contenuti, ma che tuttavia si fanno ben apprezzare offrendo un livello di sfida alto ed appagante.
Pro:
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Dettagli delle autovetture incredibili
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Sfide complesse ed impegnative
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Macchine che offrono risposte sempre diverse
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Gare online davvero avvincenti
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Photo-Mode pazzesco
Contro:
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Qualche scenario un po' troppo vuoto
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Contenuti scarsi
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Mancanza di una vera campagna
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Completamente online, salvataggi delle sfide compresi