The Evil Within 2 - L'orrore ritorna
Ci sono voluti ben tre lunghi anni per avere un seguito del controverso e al tempo stesso magnifico The Evil Within, gioco nato dalla mente del pluripremiato Shinji Mikami, creatore dell'immortale serie survival horror Resident Evil.
E se nel primo capitolo questo suo lodevole passato si poteva percepire solamente in alcuni punti in questo nuovo titolo lo si riesce a godere nella sua interezza, dando all'intero gameplay quell'aspetto survival horror che tanto avremmo voluto vedere in un nuovo RE.
The Mobius Within
The Evil Within 2 si pone sostanzialmente come il seguito effettivo del primo capitolo, di cui riprende la storia e la fa evolvere per raccontarci un nuovo terribile viaggio nello STEM, il mondo virtuale (simile al Matrix) in cui le menti di più persone sono unite a formarne una sola sotto l'influenza di una mente centrale.
In questo capitolo però il nucleo non è più lo psicopatico Ruben Victoriano ma l'innocente Lily Castellanos, la figlia che Sebastian aveva da sempre creduto essere morta nell'incendio che aveva distrutto la sua abitazione.
Sarà l'agente Kidman, tre anni dopo gli eventi del Beacon Mental Hospital a venirci a cercare per rivelarci quello che realmente è successo.
Gli eventi del Beacon (così come quelli che ci troveremo ad affrontare ad Union) sono relazionati alla Mobius, un'agenzia segreta multimiliardaria (che ricorda molto l'Umbrella Corporation di RE) che stava facendo esperimenti per migliorare lo STEM, una sorta di elaboratore a menti condivise in cui i soggetti collegati diventavano una sorta di "supporto di memoria" in cui poter creare un'universo virtuale da poter comandare a piacimento.
Dopo aver provato (decisamente con insuccesso) ad usare una persona psicopatica come nucleo (la disinibizione di pensiero è infatti un prerequisito fondamentale per il soggetto nucleo) il secondo tentativo è stato l'usare un bambino.
Lily Castellanos era stata rapita perché da piccola aveva dato ottimi risultati in test di predisposizione mentale e per evitare che il padre o altri la cercassero la Mobius ne aveva inscenato la morte nell'incendio.
Prima degli eventi del Beacon l'unica persona che aveva sospettato il rapimento di Lily e la sua finta morte era stata sua madre Myra la quale, dopo aver cercato inutilmente di convincere Sebastian a crederle, sparirà senza lasciare altra traccia se non una lettera d'addio.
Alla notizia Sebastian non crederà però nemmeno a Kidman, ma questa in un modo non molto ortodosso "convincerà" Sebastian a seguirla in uno dei laboratori della Mobius dove il direttore della società (che mi ricorda tantissimo il direttore dei laboratori di Half-Life) gli proporrà di entrare nuovamente nello STEM (che nel frattempo sta andando repentinamente verso il tracollo) per salvare Lily e ripristinare il nucleo.
Seppur non fidandosi del direttore e tantomeno di Kidman Sebastian accetta e si immerge nuovamente nell'incubo dello STEM chiamato Union.
Into the Stem, Again
L'esperienza dello STEM in questo secondo capitolo è ben diversa da quella che avevamo vissuto in precedenza per un semplice motivo, noi sappiamo di essere in una macchina e che questa è una simulazione con delle regole e dei meccanismi precisi (oltre ad avere Kidman a fare da ancora via radio con il mondo esterno).
Mentre in TEW1 il mondo sembrava generato dalla mente di un folle (ed in fin dei conti lo era) e più e più volte aveva portato anche lo sventurato Sebastian a chiedersi se stesse diventando pazzo qui siamo ben consapevoli che la simulazione sia distorta e distrutta perché Lily (aka il Nucleo) è scomparsa causando il crollo dell'intero ecosistema e lasciandolo in balia di individui che intendono sfruttarlo per i loro subdoli scopi.
Non saprei dire se ciò sia un bene o un male, forse entrambi per il fatto che quel che si guadagna in chiarezza e possibilità di seguire l'evolversi della storia (cosa che aveva molto meno senso in TEW1) lo si perde in atmosfera e orrore.
Intendiamoci però, il gioco ha un'ottima atmosfera ed in innumerevoli momenti sa creare situazioni angoscianti e parecchio "creepy" solo che il sapere che si tratta di una simulazione virtuale corrotta un poco smorza quella angoscia continua che si provava nel primo capitolo.
A fare inoltre la differenza rispetto a TEW1 è il mondo "parzialmente free-roaming" che con le sue ambientazioni piuttosto ampie ci permetterà spesso di poter affrontare in più modi le situazioni che ci troveremo davanti.
Union non è più la tranquilla cittadina americana che doveva essere nel progetto dello STEM ed i "locali" a cui secondo Kidman dovevamo chiedere maggiori informazioni su Lily sono diventati delle creature simili a zombie detti "Corrotti".
Ma i semplici corrotti (che sono i classici nemici da attacco ferale) non sono le uniche creature umanoidi e non che ci troveremo a combattere.
Sebastian si troverà ad affrontare nemici di ogni sorta come creature umane aracnoidi, sacerdoti pazzi con dei lanciafiamme, mostri rigonfi simili ai boomer di LFD e creature come i Lamenti la cui presa si traduce in una insta-death.
Le sfide ed i nemici non mancheranno mai costringendoci più e più volte a modificare le nostre tattiche o i nostri piani per non finire morti in meno di due minuti.
Spesso infatti combattere non sarà l'opzione migliore, specie contro determinati avversari o se ci troveremo davanti un gruppo piuttosto numeroso di nemici.
Lo stealth è fondamentale in questo gioco, e se in alcuni punti questo sarà obbligatorio (vedi gli eventi Anima) in altri starà a noi saper sfruttare la furtività per oltrepassare i nemici o per eliminarli uno ad uno senza farci scoprire.
Gli scontri a fuoco sono un'opzione più diretta (ed anche molto soddisfacente) per eliminare i nemici che ci si metteranno fra i piedi ma dovremo in questo caso fare particolare attenzione alle munizioni che avremo a disposizione in quanto queste non sono mai molto abbondanti (tranne che in modalità Inesperto dove potremo sparare come forsennati manco fossimo una gatling con le gambe).
Proprio per gli amanti dello stealth sono stati aggiunti una serie di potenziamenti per la furtività (ammesso che abbiate il fluido verde necessario), con la possibilità di ridurre il rumore dei passi, aumentare la velocità da chinati ed effettuare alcuni tipi particolari di uccisioni silenziose (da dietro gli angoli o con uno scatto improvviso sul nemico di spalle).
L'altra interessante novità rispetto a TEW1 è la presenza di numerose missioni secondarie che si potranno ottenere sia dai png che incontreremo durante il corso degli eventi sia esplorando in modo random gli ambienti di gioco.
Queste side-quests sono tranquillamente evitabili e potremo bellamente ignorarle per dedicarci solo alla trama principale ma così facendo ci perderemo una grande quantità di bonus, oggetti e anche indizi per capire meglio che cosa è successo a Union prima che noi mettessimo piede nello STEM.
In genere si tratta di piccole missioncine in cui ci troveremo ad esplorare edifici abbandonati alla ricerca di risorse o missioni di recupero e simili all'interno del Midollo (una specie di base sotterranea che collega vari punti della simulazione di Union) in cui ci troveremo spesso e volentieri circondati dai nemici e in pericolo vista l'impossibilità di fuggire.
Tutta un'altra storia sono gli eventi Anima, ovvero tre eventi (secondari) in cui avremo a che vedere con Anima, una sorta di wraith con due grandi passioni: Sebastian e "Claire De Lune" di Debussy.
Personalmente ho trovato gli eventi Anima tra i più inquietanti di tutto il gioco, con il loro tono freddo e slavato, l'ambientazione tetra e soprattutto il vagare incessante di Anima con quel suo continuo canticchiare che usciva sempre più forte dallo speaker del mio controller ps4 man mano che questa era vicina.
Questo wraith è invincibile, quindi dimenticatevi pure ogni approccio aggressivo, ed inoltre qualora ella ci individui ci inseguirà (mormorando un sibilante "Sebastian" da far venire i brividi anche al vicino di casa) e una volta che ci avrà afferrati sarà game-over senza tanti complimenti.
Ad interrompere il ritmo dell'esplorazione e del proseguire della trama troveremo ad aspettarci tanti piccoli mini-boss pronti a darci filo da torcere pur di non farci andare avanti.
Oltre a creature nuove come la Guardiana (un insieme di pezzi di corpi rianimati con molte teste, una sega circolare ed un continuo inquietante ridere) o Obscura (un essere tripodico con una macchina fotografica a soffietto al posto della testa e tentacoli affilati) troveremo anche "vecchi amici" come Laura, il Sadista o il Custode che fanno capolino nel capitolo 14 come incubi residui del Beacon Mental Hospital.
I villain di questo gioco come ormai si è più volte potuto vedere nei trailer rilasciati da Bethesda nei mesi scorsi sono solamente due.
Il primo con cui avremo a che fare è Stefano Valentini un "quanto mai eccentrico" artista di origini fiorentine le cui opere d'arte saranno tutt'altro che piacevoli.
Il secondo sarà invece Padre Theodore, capo di una setta (detta Mu) che verso la fine della storia ci darà non poco filo da torcere.
Sparpagliati per tutta Union troveremo 5 tipi differenti di oggetti da collezionare: avremo i documenti, le memorie, le chiavi (che similmente al primo servono per aprire gli armadietti nella stanza di Tatiana), le diapositive ed un set di "oggetti misteriosi" che altro non sono che riferimenti agli altri titoli Bethesda.
Ai fini del gameplay solamente le chiavi avranno un'effettiva utilità per il proseguimento del gioco mentre documenti, memorie e diapositive serviranno per capire meglio gli eventi dietro la trama di The Evil Within 2.
Una volta completato il gioco avremo la possibilità di iniziare una nuova partita + in cui avremo numerosi vantaggi in termini di armi e Gel Verde extra con cui affrontare magari una successiva run a difficoltà maggiore.
Inoltre sbloccheremo anche ulteriori completi per Sebastian così come la modalità Classica, ovvero una modalità a difficoltà maggiore simile alla modalità AKUMU del primo The Evil Within in cui oltre ad una maggior letalità dei nemici avremo anche la morte permanente e solo 7 salvataggi di cui poter far uso per finire il gioco.
Per completare il gioco a modalità Survival sono necessarie circa 20 ore, con un risultato più che ottimo per la durata di un titolo di questo genere.
Un buon miglioramento dal passato
È indubbio che gli sviluppatori abbiano solertemente lavorato per migliorare quelli che erano stati i punti cigolanti di TEW1 ed abbiano sopperito ad alcune mancanze che avrebbero reso il primo capitolo ancor più piacevole di quello che era.
Il principale punto su cui sono state fatte delle migliorie è senza indugi l'evoluzione del personaggio, che adesso segue un pattern più libero e malleabile che in passato.
Tanto per iniziare a fare delle distinzioni è bene sottolineare come in questo capitolo il Gel Verde serva solo per potenziare le abilità di Sebastian mentre per potenziare le armi saranno necessarie (appunto) le parti di armi che potremo trovare sparpagliate qua e là per Union.
Cambia anche il modo di far evolvere le varie abilità di Sebastian che infatti sono suddivise in differenti rami di specializzazione (Combattimento, Salute, Agilità, Furtività e Recupero) che potremo selettivamente scegliere di migliorare per assecondare al meglio quello che è il nostro stile di gioco preferito.
Per sbloccare alcune parti di questo "albero" di abilità necessiteremo del Gel Rosso, che potremo trovare in quantità limitate in alcune parti del gioco.
Similmente all'aumento del numero delle abilità aumenta anche quello delle armi, con vari modelli di pistola (fra cui una silenziata), vari fucili a pompa ed un fucile d'assalto che sbloccheremo però solo nelle fasi finali del gioco.
Oltre alla già citata maggiore libertà di gioco migliora anche il comparto combattimento che risulta molto meno legnoso che in passato seppur rimanendo abbastanza meccanico (non vi aspettate un COD più che altro).
Si sente molto l'assist alla mira offerto dall'opzione mira assistita che molto spesso è anche troppo d'aiuto loccando la testa dei nemici con una precisione a dir poco imbarazzante.
Da ciò ai giocatori più esperti o più puristi del genere survival horror sconsiglierei di tenere attiva questa opzione.
Grafica e audio
Se si analizza il comparto grafico non si può gridare al miracolo, ma pur non avendo una grafica spaccamascella si nota il miglioramento rispetto a TEW1 con ambienti migliorati, più dettagliati ed ampi così come per modelli dei protagonisti e dei nemici decisamente più dettagliati che in passato.
Ottime le texture e l'illuminazione, che sa trasmettere perfettamente l'atmosfera horror del titolo.
Buonissimo invece il comparto audio con una soundtrack ottima per accompagnare le varie fasi d'azione, un ottimo campionamento dei suoni di armi e altri oggetti di gioco così come un più che discreto doppiaggio sia in lingua originale che in italiano.
Pur non essendo il meglio che si è visto nei videogame recenti, il tutto si conferma come una solida esperienza visiva ed uditiva da godersi tutta d'un fiato.
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The Evil Within 2
The Evil Within 2 è indubbiamente ciò che vorremmo ogni qual volta ci riferiamo al genere survival horror, un titolo completo, intrigante, impegnativo e dalla trama ben strutturata.
Si sente molto l'influenza di Mikami e della sua decennale esperienza nel genere con molti aspetti che ricordano titoli come Resident Evil o Silent Hill.
Pur risultando a tratti meno inquietante rispetto a TEW1 è senza margini di dubbio un titolo valido e che sa spesso far rimanere sulle spine.
Semplicemente The Evil Within 2 è il titolo che molti altri vorrebbero essere, un gioco destinato a essere un punto saldo nella storia del genere.
Il titolo è disponibile per PC, PlayStation 4 e Xbox One a 59,99€.
Pro:
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Ottima storia
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Miglioramenti tecnici vari
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Buonissimo livello di suspance
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Bello visivamente
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Complesso al punto giusto
Contro:
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Controlli ancora un poco legnosetti
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Troppo semplice a difficoltà Casual