Dishonored: La morte dell'Esterno - Una lama per uccidere l'Esterno
Vi ricordate di Billie Lurk? No? E se vi dicessi Megan Foster? Già, proprio lei, la nostra fidata capitana della Dreadful Whale che ci accompagnò meno di un anno fa lontano dalle grigie spiagge di Dunwall fino alle colorate abitazioni della calda Karnaca. Proprio qui, fra le vie ed i vicoli di questa decadente città del sud riprende la nostra avventura in Dishonored: La morte dell'Esterno, poco tempo dopo gli eventi di Dishonored 2.
Billie non è più un personaggio secondario, ma come ci era stato in parte rivelato verso il finale del precedente capitolo, si rivelerà essere un abile assassino che un tempo aveva fatto parte della banda di Daud.
Daud detto "Il Pugnale di Dunwall" era il capo di una temibile banda di assassini responsabile dell'omicidio dell'imperatrice Jessamine Kaldwin (che dette il via a tutti gli eventi narrati nel primo Dishonored). Daud rimase a lungo sconvolto per l'omicidio dell'imperatrice, segno che Billie interpretò come una debolezza e per il quale decise di tradire il suo mentore e prenderne poi il posto come leader. Billie decise di consegnarlo quindi agli uomini dell'Abbazia dell'Uomo Qualunque facendo entrare i Sacerdoti dell'Abbazia nel Distretto Sommerso dove si trovava la base di Daud. Una volta sconfitti i sacerdoti Daud scoprì che vi era Billie dietro ma decise comunque di risparmiarla con l'obbligo di non fare mai più ritorno.
Adesso, molti anni dopo quegli eventi Billie è alla ricerca del suo vecchio mentore che sembrerebbe proprio essere "imprigionato" in qualche remoto angolo di Karnaca.
Le cose non cambiano sotto il sole di Karnaca.
Anche in questo standalone ci troveremo a percorrere le soleggiate vie di Karnaca, con tutti quelli che erano gli aspetti negativi della sua decadente società. Non mancheranno infatti misteri e corruzione, così come macabri aspetti nascosti della società che starà a noi scoprire pezzo dopo pezzo man mano che esploreremo gli ambienti di gioco.
Le ambientazioni, vista la minore durata rispetto ai capitoli precedenti, saranno meno numerose ma la qualità di realizzazione rimane comunque eccellente e reale. Karnaca sembra una città viva, ogni parete, ogni casa, ogni scorcio ci racconta un qualcosa, ci fa capire di come la società che vive dietro le quinte del gioco sia stata studiata e disegnata ad arte. Quadri, documenti, diari o dialoghi fra personaggi ci racconteranno tutto ciò che inizialmente i nostri occhi non avranno saputo cogliere, mostrandoci segreti, tresche e orrori che avvengono dove il sole di Karnaca non batte.
Nella nostra missione di uccidere l'Esterno visiteremo ambienti molto vari, fra cui un Fight Club clandestino, una banca, una miniera abbandonata, il Conservatorio Reale ed un quartiere della città alta.
Nuovo gioco, stesse meccaniche
Sul fronte del gameplay non c'è molto da dire rispetto ai capitoli precedenti di cui mantiene sostanzialmente la linea fondamentale di gioco. Come sempre saremo lasciati liberi di vagare in relativamente vasti ambienti gioco dandoci inizialmente soltanto il compito principale della nostra missione come unico luogo verso cui dirigerci. Sarà esplorando l'ambiente di gioco che potremo scoprire l'esistenza di obiettivi secondari, luoghi segreti e bottini nascosti.
Leggere messaggi, ascoltare dialoghi o spiare degli avvenimenti sarà la chiave che ci aprirà la strada verso obiettivi nascosti e spesso ignorati se non si sarà particolarmente attenti. Spesso ci sarà chiesto solo di andare da A a B senza farci vedere dalle guardie (come da tradizione di Dishonored in fondo) mentre in altri casi ci sarà chiesto di sfruttare i nostri poteri per raggiungere un determinato luogo o oggetto. Sarà molto importante il saper sfruttare l'ambiente ed i suoi abitanti per ottenere ciò che vogliamo, con l'inganno, con la violenza o agendo sempre nell'ombra.
Novità di questo capitolo sono i contratti, una sorta di piccole missioni secondarie che potremo accettare recandoci al mercato nero di una data zona e che se completate ci ricompenseranno con numerose monete e in alcuni casi anche con degli amuleti d'osso.
Di contro si deve considerare che alcuni di questi contratti ci chiederanno apertamente di uccidere qualcuno o di porci in date situazioni in cui saremo scoperti e ciò non è compatibile nelle sessioni di gioco di coloro che vorranno completare il gioco senza uccidere nessuno o senza venir mai scoperti. Infatti come ormai di tradizione in Dishonored ci saranno dati più modi di affrontare la medesima situazione. Il più semplice si rivelerà essere la via della violenza, aprendoci la strada verso i nostri obiettivi eliminando tutti coloro che si metteranno fra noi e dove vorremo arrivare.
Bello? Sì, e sicuramente molto divertente ma nulla in confronto al non uccidere nessuno, all'essere un'ombra che dall'oscurità oltrepassa o elimina senza violenza gli ignari nemici. Anche a difficoltà effettiva il voler rimanere non visti e senza versare una goccia di sangue è tutt'altro che semplice e richiederà sempre una buona dose di astuzia e di pazienza. Inutile dire come queste varie dinamiche si facciano sempre più impegnative scegliendo livelli difficoltà di gioco maggiori prima di iniziare una nuova partita. Ai livelli più alti infatti le guardie saranno più attente, numerose, letali e ogni piccolo errore ci costerà caro.
I poteri di Billie inoltre rispecchiano proprio questa idea del muoversi non visti, del riuscire a sfruttare l'ambiente per muoverci invisibili. Potremo infatti usufruire di tre poteri diversi, pochi rispetto all'ampio arsenale magico dei capitoli precedenti e soprattutto non modificabili in alcun modo. Difatti mancheranno le rune e tutto ciò che concerne gli upgrade delle nostre abilità (fatta eccezione per gli amuleti d'osso che invece sono presenti e ci potranno comunque aiutare con piccoli bonus).
Mancano anche gli elisir per ripristinare il potere dell'Oblio in quanto nel caso di Billie questo si rigenererà automaticamente con il passare del tempo (meccanica che preferiamo a quella dei vecchi capitoli per certi versi).
Ritornando ai poteri che avremo a disposizione abbiamo:
-Dislocazione: Billie potrà posizionare un segnalatore in un punto a suo piacimento che non sia troppo distante da lei e soprattutto che sia in line diretta di visuale (non dietro pareti, porte o recinzioni) e scambiarvisi di posizione premendo nuovamente il tasto destro del mouse. Billie potrà usare questo potere anche per uccidere i sui nemici teletrasportandosi nello stesso punto in cui questi si trovano e facendoli esplodere dall'interno in una pozza di sangue.
-Preveggenza: Billie potrà fermare il tempo ed esplorare con la mente gli ambienti circostanti per un breve lasso di tempo. Sarà possibile quindi aggirarsi fra nemici ignari o lo sfruttare piccoli passaggi per portarsi in altri ambienti nascosti o non raggiungibili altrimenti. Nel mentre che esplora gli ambienti potrà evidenziare gli oggetti d'interesse, gli amuleti d'osso ed anche un numero limitato di nemici che saranno visibili anche dopo aver chiuso il potere. Inoltre potrà anche piazzare un segnalatore Dislocazione che potrà usare subito dopo (ammesso di avere una line di visuale) e raggiungere così luoghi prima non raggiungibili.
-Somiglianza: sarà possibile rubare la faccia (e quindi l'identità) ad un altro personaggio e sfruttare quindi l'occasione per portarsi oltre posti di blocco, farsi aprire una porta, andare in luoghi strettamente proibiti o persino parlare con altri personaggi spacciandoci per colui che avremo impersonato (trucchetto che ho sfruttato ad esempio in un punto della missione al Conservatorio Reale). Ci sono però delle limitazioni oltre al fatto che una volta esaurito il potere dell'Oblio torneremo noi stessi, difatti se il corpo di chi imiteremo sarò trovato o se faremo qualcosa di violento davanti agli altri png verremo scoperti. Inoltre è bene ricordare che i cani non si lasciano ingannare da questa magia e che quindi ci faranno scoprire comunque.
Cambiano un poco anche le armi a nostra disposizione, con la scomparsa di pistola e balestra in favore di una Pistola Voltaica, una sorta di arma da polso (molto alla Assassin's Creed) che sfrutta la carica elettromagnetica per sparare vari tipi di munizioni (letali e non). Fa la sua comparsa anche la Granata Iperbarica, una bomba ad aria compressa non letale che si rivelerà molto utile quando sarete accerchiati. L'esplosione farà volare via i nemici dandovi il tempo di fuggire (o di ucciderli tutti secondo i gusti).
Ultima ma non meno importante la Mina a Gancio, una mina che può essere posizionata un po' ovunque e che attira un nemico ignaro verso di sé in modo non letale (o letale se vorremo). Piccola chicca deriva dal fatto che se porremo due mine una davanti all'altra e un nemico vi passerà in mezzo questo sarà dilaniato dai due campi magnetici opposti (science b..ch!)
Una volta completato il gioco la prima volta ci sarà data la possibilità di iniziare una Nuova Partita + in cui potremo utilizzare alcuni dei poteri di Corvo ed Emily di Dishonored 2 come Proiezione, Visione Oscura e Domino aprendoci quindi altre possibilità per affrontare le varie sfide del gioco.
Grafica, Audio e Prestazioni Generali
Graficamente anche questo capitolo conferma le ottime potenzialità del VOID Engine e sottolinea come lo stile artistico scelto per la realizzazione di ambienti e personaggi si sia rivelato una scelta stilistica azzeccata per un titolo come Dishonored.
Impossibile non rimanere affascinati dalle stupende ambientazioni di Karnaca, o dagli ambienti vuoti e angoscianti dell'Oblio il tutto mosso da un ottimo sistema di illuminazioni sceniche con colori sgargianti e dettagli curati e particolareggiati in ogni aspetto. In alcuni punti si poteva fare di meglio e alcuni elementi magari non sono perfetti come avrebbero dovuto essere, ma in linea generale la cura visiva che è stata posta nella realizzazione di questo gioco è veramente certosina.
Ottimo il sonoro, con una buona colonna sonora e doppiaggi principali e secondari di alta qualità. A livello di prestazioni il lavoro svolto dal team di sviluppo dimostra la molta maturità raggiunta nell'utilizzo di questo motore grafico. Mancano i problemi di stabilità che incontrai su Dishonored 2 quando ebbi a che fare con la versione stampa (i cui problemi sono stati poi fixati nella versione definitiva tramite alcuni update) ed il gioco gira che è un piacere senza problemi di alcuna sorta.
Con la postazione di prova sono riuscito a mantenere una risoluzione di 1440p a dettagli massimi senza avere alcun tipo di calo prestazionale.
[video2=pOj1l5f7Fsc]Dishonored: La morte dell'Esterno
Dishonored: La morte dell'Esterno si pone come piccolo capitolo conclusivo di una trilogia che 5 anni fa ha portato un valido titolo stealth e dalle ambientazioni affascinanti in un mercato che ne aveva un gran bisogno.
Pur non essendovi delle vere novità in alcun campo rispetto ai capitoli precedenti questo titolo è un ottimo modo per mettere la parola fine ad una lunga storia senza risultare in alcun modo forzato ma anzi apparendo come la naturale evoluzione della trama.
Mi ha fatto veramente piacere il percorrere le vie di Karnaca per un'ultima volta in questa caccia all'Esterno e nutro la grande speranza che il prossimo capitolo di questa fortunata serie sappia rinnovarsi e portarci in una grande avventura come è stata questa trilogia.
Per completare il gioco senza essere particolarmente stealth ho impiegato circa 12 ore, ma non dubito che per coloro che volessero essere più silenziosi possibile questo tempo possa tranquillamente lievitare attorno alle 20 ore.
Se poi si volessero anche ottenere tutti i vari trofei offerti dal gioco allora sarà necessario giocare più volte la campagna con approcci molto diversi ampliando ulteriormente la fruibilità di questo titolo.
Dishonored: La morte dell'Esterno è un titolo molto valido e piacevole come capitolo conclusivo ed è disponibile su PC, PS4 e Xbox One a 29.99€.
Pro:
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Ottimo gameplay
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Ottima Trama
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Buon level design
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Nuovi poteri
Contro:
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Gameplay quasi invariato
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Poca personalizzazione dei poteri
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Non molto longevo