SUPERHOT - Dinamismo statico
SUPERHOT è uno di quei titoli che, similmente a The Binding Of Isaac, ha avuto la sua nascita come un progetto indie sviluppato da un piccolo team.
Gli iniziali sviluppi di questo titolo sono infatti datati al 2013, in cui fece la sua comparsa come partecipante ad una game jam dedicata ai FPS ed in cui riscosse un notevole interesse da parte della critica e del pubblico per la sua particolare idea di base.
L’anno successivo, visto il successo avuto il team decise di mettere il suo titolo in ballo su Kickstarter dove ottennero oltre 250000 dollari da poter investire nello sviluppo del gioco completo.
Così il 25 febbraio 2016 SUPERHOT fece ufficialmente il suo ingresso nel grande store di Valve su PC e fu poi convertito a maggio 2016 per poter girare anche su Xbox One.
A distanza di più di un anno da allora, SUPERHOT arriva anche sulla console "blu" della casa nipponica Sony portando questa esperienza sia in versione standard che in versione Playstation VR.
Muoviti attentamente, studia le tue mosse
Ciò che maggiormente caratterizza questo gioco è la curiosa meccanica di base su cui si basa l'intero gameplay "stai fermo ed il tempo sarà immobile, muoviti ed il tempo scorrerà assieme a te".
Stando fermi ci accorgeremo fin da subito di come il tempo sia quasi del tutto fermo, come se fossimo bloccati in una stasi temporale degna dei vecchi film di Matrix in cui vedremo il nemico muoversi millimetro dopo millimetro, vedremo i proiettili correre lentamente verso di noi ed i colpi di arma da taglio fendere l'aria con lenta precisione.
Se però ci muoveremo il gioco cambierà radicalmente ed il tempo riprenderà a scorrere tanto velocemente quanto noi stessi ci muoveremo veloci.
Anche una semplice azione, come il raccogliere un'arma o un oggetto, farà scorrere il tempo, magari quel tanto che basta perchè un proiettile ci colpisca letalmente.
Ogni nostra azione dovrà essere calcolata nel minimo dettaglio, come fosse una danza fatta di attesa e rapida azione, in cui dovremo essere al tempo stesso letali e attenti a schivare i colpi nemici.
Molto spesso in alcuni livelli ci sarà chiesto di esaminare molto bene l'ambiente attorno a noi al fine di evitare una prematura morte, calcolando prima le nostre azioni passo per passo in un continuo "prendo l'arma a terra, mi muovo a sinistra per schivare un proiettile, sparo al tizio davanti a me, mi metto in copertura e poi sparo al tizio con il fucile per poi schivare una raffica di mitra".
L'errore non è valutato in SUPERHOT, se sbaglieremo anche solo un passo di questa letale danza saremo costretti a ricominciare dall'inizio l'intero livello in un continuo "trial and error" che ci porterà a superare il livello illesi e vittoriosi.
Spesso saremo soverchiati dai nemici in vario modo, sia che essi compaiano via via sia che ci assalgano a frotte tutti assieme, ma noi avremo dalla nostra la capacità di poter congelare il tempo e quindi di poter muoverci illesi fra i loro colpi.
Spesso anzi, sarà proprio il morire a darci la conoscenza di dove siano i nemici, da dove arrivino o di come cercheranno di ucciderci.
Sarà proprio questa capacità di saper mettere assieme i pezzi di questo puzzle letale a farci uscire vivi ed illesi da una gimcana di proiettili e sangue.
Ogni azione conta, anche il lanciare un vaso o un'arma scarica ad un nemico potrebbe essere ciò che segna la differenza fra la vita e la morte in SUPERHOT.
Al termine di ogni livello ci sarà mostrato un video in tempo reale di quello che abbiamo fatto in game che ci apparirà quasi in modo sovrumano accompagnato da un insistente ripetersi delle parole "SUPER" "HOT".
La mente è software
La trama di SUPERHOT è un classico thriller in stile informatico, in cui l'apparente innocenza di un gioco si rivela poi essere solo l'inizio di qualcosa più grande e misterioso, in cui noi stessi ci trasformiamo da giocatori a pedine mosse da qualcuno più grande di noi.
All'inizio SUPERHOT ci sarà introdotto tramite una chat fittizia su un terminale in stile MS-DOS come se fosse un gioco consigliatoci da un amico che era riuscito apparentemente a "piratarne una copia".
Man mano che completeremo i livelli del gioco questo amico ci contatterà ancora inviandoci degli "update" per il programma e chattando con noi riguardo ad esso.
Ma pian piano ci accorgeremo che qualcosa non va, perché il gioco inaspettatamente romperà la quarta parete e parlerà direttamente a noi, tramite gli occhi del protagonista che sta giocando fittiziamente a SUPERHOT sul suo PC.
Il programma inizialmente si farà solo beffe di noi, costringendoci a fare movimenti o azioni senza possibilità di scampo o decisione, poi pian piano prenderà sempre più il controllo delle nostre vite.
Non voglio dire altro per non rovinare una trama che di per se è molto ben costruita ma che purtroppo vede la parola fine solo dopo 2 ore.
Fortunatamente una volta che avremo finito l'intensa e complessa trama (seppur breve) ci sarà dato l'accesso a ben più di 200 livelli extra indicati come "sfide" in cui potremo affrontare numerose altre sfide simili a quelle che avremo affrontato nella storia principale ma con delle modifiche e delle restrizioni volte ad aumentare ulteriormente il livello di sfida.
Questo fortunatamente innalza di molto la durata di questo titolo misto fra un FPS ed un puzzle game richiedendo un certo livello di dedizione e di pazienza per poter completare al 100% il gioco.
Anche in redazione siamo sempre ben lontani dallo scoprire tutti i piccoli segreti di questo titolo nonostante le numerose ore di gioco passate a cercare di svelarli.
Minimalistico
Con poco spesso si può ottenere un effetto molto più potente che con il troppo e con questo titolo se ne ha l'esempio lampante.
Per il level design non c'è nulla da dire, mentre per l'aspetto estetico si deve aprire un capitolo a se.
Sviluppato tramite Unreal Engine, questo titolo è minimalista fino al midollo e ci viene mostrato solo e soltanto quello che dobbiamo vedere, senza distrazioni o fronzoli di alcun tipo.
Gli ambienti saranno prevalentemente bianchi o in scala di grigio, i nemici rossi, gli oggetti e le armi neri ed i proiettili neri con lunghe scie rosse.
Fine.
Questo è tutto quello che il gioco ci mostra in termini di colori e di dettagli.
Gli ambienti saranno spesso degli scenari clichè dei film di azione, come vicoli, uffici, bar o laboratori ma sempre spogli e privi di dettagli che ne possano caratterizzare l'appartenenza o che li possano porre in una data città o area geografica.
Anche i nemici che andremo ad affrontare saranno senza volto, sconosciuti individui che ci attaccheranno senza apparente motivo e che noi stessi andremo ad eliminare senza porci domande.
Tutto questo è un ottimo escamotage che gli sviluppatori hanno elaborato per infittire ulteriormente quell'alone di mistero che avvolge tutto quanto il gioco.
SUPERHOT
SUPERHOT è indubbiamente un titolo curioso nel suo modo di essere, anche se mi dissocerei dal dire che sia "il miglior FPS di sempre" come lo stesso titolo ci invita a dire a tutti i nostri amici.
E' sicuramente un titolo che fa del suo curato level design il perno su cui far ruotare tutta la struttura ma che sa al tempo stesso incuriosire per la sua trama misteriosa e spesso inquietantemente incomprensibile e dalle tinte noir.
Pur non essendomi riuscito a colpire particolarmente nel complesso si tratta di un titolo divertente se apprezzate questo genere di puzzle game ma che al tempo stesso potrebbe facilmente stufare coloro alla ricerca di un titolo più dinamico.
Attualmente SUPERHOT è disponibile per PC a 22,99€ (36,78€ con la versione VR) o per Xbox One e PlayStation 4 a 24,99€ (per la versione PS4 VR il prezzo è il medesimo).
Pro:
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Storia accattivante
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Gameplay originale
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Minimalista e d'impatto
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Ottimo livello di sfida
Contro:
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Trama breve
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Spesso ripetitivo