Injustice 2 - Schermaglia nel Multiverso
Pochi giorni dopo il rilascio della versione mobile, Injustice 2 approda con forza anche nel mercato dei videogiochi per console. Lo fa con elementi che attingono sicuramente al passato, più in generale al precedente capitolo, ma che al contempo mostrano una maturità nuova e, per certi versi, anche inaspettata. I picchiaduro, per PlayStation 4 e Xbox One, non sono usciti in gran numero, quindi l'attenzione dei fan è inevitabile sia puntata proprio sul prodotto targato Warner Bros. Senza scendere troppo nei dettagli, che saranno trattati nel corso della recensione, bisogna ammettere una grandissima quantità di contenuti che permette, di fatto, una longevità incredibile. Non solo scontri single player, multiplayer split screen o multigiocatore, bensì tantissime altre modalità nuove che contribuiscono a dare un tocco di epicità ad un prodotto che, essendo basato sugli amatissimi supereroi dell'universo DC Comics, già abbastanza di base possiede. Injustice 2 si propone quindi estremamente rinnovato rispetto al capitolo precedente, con meccaniche nuove che permettono non solo di picchiare di più, ma anche di interagire più nello specifico con i supereroi, avendo la possibilità di modificarli anche pesantemente. Le modifiche, oltre che ad avere un impatto visivo, permettono di accrescere il potere (attacco, difesa, etc etc) del supereroi in questione. Come ottenere questi potenziamenti, però, verrà spiegato successivamente.
Una storia degna di un telefilm
Una volta sul menù le cose da fare balza subito all'occhio essere tantissime. Se si decide di posticipare gli scontri contro gli amici o contro il computer, quasi sicuramente l'attenzione si sofferma sul giocatore singolo e, più precisamente, sulla storia. Una storia che non prevede una conoscenza di base dei supereroi in questione, dal momento che vengono inseriti e tratteggiate direttamente dalla sceneggiatura del gioco, mediante cutscene davvero entusiasmanti che permettono una immersione fantastica. Le stesse cutscene, se invece di essere separate dal gameplay (come è normale che sia) fossero unite, andrebbero a creare una vera e propria puntata di telefilm. Una puntata molto movimentata e ricca di colpi di scena, ovviamente.
La storia, senza addentrarsi troppo per evitare inutili rischi di spoiler, si aggancia proprio al contrasto ormai noto (grazie soprattutto al film) tra Batman e Superman. Un contrasto che ha portato inevitabilmente i supereroi a dividersi in fazioni ed a fronteggiarsi tra loro. Proprio da questa situazione di anarchia, di caos impellente, una situazione ancora peggiore inizia a delinearsi all'orizzonte, salvo poi abbattersi con forza sul nostro manipolo di eroi. La storia prevede di poter utilizzare vari eroi a seconda della sequenza in cui ci si trova, potendo di tanto in tanto scegliere con chi agire in determinati spezzoni, scegliendo solitamente tra due opportunità. A parte tutto, comunque, la storia oltre che particolarmente intrigante risulta essere sufficientemente longeva, forse proprio grazie alle ottime cutscene che accompagnano la nostra avventura.
Ma non c'è mica solo la storia...
No, assolutamente no, e non ci riferiamo neanche ai vari scontri single player o multigiocatore. All'interno di Injustice 2, infatti, è presente il "Multiverso", ossia una concatenazione di Terre tutte diverse tra loro che, a causa di destini oscuri ma non intrecciati, rischiano seriamente la loro libertà (o la loro integrità). Ogni Terra, accompagnata da un numero che la rappresenta, ha infatti al suo interno una mini-storia che viene narrata mediante poche ma chiare scritte. Ecco così che, dati degli obiettivi, non rimane altro che soddisfarli andando a schierare un eroe. Come avviene tutto questo? Semplicemente scegliendo un eroe, finendo per affrontarne altri di casuali scelti appositamente dalla IA e mossi da quest'ultima. Ogni missione su di una Terra ha una durata prestabilita al termine della quale la missione svanisce, lasciando il posto ad un'altra. Qualora gli scontri si risolvessero a vostro favore, ecco che in cambio, per la buona riuscita della mini-missione, otterrete delle scatole all'interno di cui è possibile trovare loot vario per personalizzare, e potenziare, i supereroi. Il multiverso, che è possibile tenere sotto-controllo grazie alla tecnologia Brother Eye, risulta così essere un ottimo modo per spezzare una lunga concatenazione di scontri per ampliare, di fatto, il repertorio in grado di offrire Injustice 2.
Una grande varietà di eroi
La scelta è davvero moltissima, dato che il gioco prevede già la possibilità di vestire i panni di uno dei ventotto supereroi della DC Comics scelti da Warner Bros. Due di questi ventotto risultano essere inaccessibili agli inizi del gioco, acquistabili tuttavia a parte ad un prezzo di 5.99€. Uno di essi in realtà, ossia Brainiac, potrà essere sbloccato anche senza pagare, terminando semplicemente la modalità storia. L'altro personaggio, per cui si dovrà invece pagare, è il temibilissimo tiranno re del pianeta Apokolips: Darkseid. Gli eroi come detto sono moltissimi, tra di loro sia buoni che malvagi. Alcuni di essi, giusto per citarne una parte, sono Flash, Freccia Verde, Lanterna Verde, Batman, Superman, Supergirl, Poison Ivy, Catwoman, Joker, Harley Quinn, etc.
Ognuno di questi eroi è, a sua volta, largamente personalizzabile grazie ad alcuni elementi che si trovano all'interno del gioco, aprendo delle "casse" che si vincono regolarmente giocando a Injustice 2 e, più nel dettaglio, risolvendo favorevolmente i vari scontri. Le casse, che nel gioco prendono il nome di "scatola madre", possono essere di vario tipo, arrivando conseguentemente a garantire (a seconda della loro rarità) un loot presumibilmente migliore o peggiore. I colori della scatola madre sono: bronzo, argento, oro, platino e diamante. Ovviamente la lista è in senso crescente.
La personalizzazione degli eroi, che avviene presso l'omonimo menù, permette di modificare maschere, protezioni al torace ed alle mani, schinieri e cinture. Per poter equipaggiare un elemento si deve ovviamente possederlo, quindi averlo ottenuto mediante il sistema di loot. Ogni parte di dotazione è contraddistinta, a sinistra del nome, da un numero che rappresenta il livello necessario a poter utilizzare quella protezione. Vien da sé che livelli necessari più alti significano, di rimando, un potere maggiore. Più nel dettaglio esse vanno a modificare alcuni parametri molto utili ai nostri combattenti, come ad esempio la Forza, l'Abilità, la Difesa e la Salute. Alcuni di questi oggetti, oltre a migliorare sensibilmente il personaggio in questione, possono anche modificare più o meno leggermente l'aspetto esteriore del supereroe.
Sensazioni sullo scontro
Mettiamo un attimo una pietra sopra alla grande quantità di cose da fare, ponendo così uno sguardo più attento a quello che è, di fatto, l'aspetto fondamentale di Injustice 2: il combattimento. I combattimenti, in perfetto stile picchiaduro, prevedono rapidi spostamenti dettati con l'analogico sinistro (o le freccette direzionali). Sempre grazie all'uso di quell'analogico è possibile parare, saltare, scattare e chinarsi. Così, per quanto possa sembrare semplice grazie anche ad un uso davvero limitato nella quantità di comandi a disposizione, ecco che entra in scena una vera e propria difficoltà. Stiamo alludendo ovviamente alle combo, che cambiano da supereroe a supereroe, ma che prevedono solitamente la pressione di due o più tasti insieme (come ad esempio quadrato, quadrato, tondo). La difficoltà è spesso oggettiva, complice la necessità talune volte, per eseguire l'attacco, di muovere anche il già abusatissimo analogico sinistro. Viene così facile la possibilità di non riuscire a coordinare gli attacchi, rendendo difficile accecare le combo necessarie a stendere i propri avversari.
Per il resto, però, Warner Bros mostra di aver fatto un lavoro davvero certosino, mettendo sul campo per ogni eroe tipi di movenze uniche e davvero ben realizzate. Una piccola nota dolente è la pochissima scelta per quanto riguarda il super attacco, quello che è possibile fare quando tutte le barre sotto alla vita del personaggio risultano essere piene. Quando si riesce ad agganciare il nemico durante l'utilizzo della ultimate, ecco che la sequenza di pugni e calci giunge momentaneamente a termine, mostrando con aspetti davvero cinematografici gli sviluppi di quell'importante attacco. Scene davvero belle, ben realizzate ed interessanti, ma che purtroppo risultano essere troppo poche. Viste due, tre volte, poi finiscono per essere troppo ripetitive e, per questo, anche lente.
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Injustice 2
L'aspetto prettamente da gioco su cellulare, riscontrato da un collega nella recensione di Injustice 2 mobile, viene in questa versione meno. Ecco così che alcuni elementi, come ad esempio il fulmine che contraddistingue l'energia a disposizione, finiscono per scomparire totalmente. Non v'è alcun limite al tempo ed alla quantità di scontri che si intendono portare a termine. Injustice 2 comunque si pone come un titolo davvero importante per un genere, quello picchiaduro, che ha visto nell'ultimo periodo un incontestabile leggero declino. L'ottimizzazione è splendidamente curata, tanto che il gioco senza sforzi riesce a girare a 60 fps stabilissimi, destinati ad abbassarsi leggermente soltanto all'attacco delle varie cutscene. Injustice 2 riesce così finalmente ad avere maggiori contenuti al suo interno, dal semplice (ma efficacissimo) sistema di loot a Brother Eye e, quindi, al Multiverso. La grafica del gioco risulta essere davvero ben curata, non soltanto nelle varie cutscene ma anche nella resa dei dettagli dei supereroi. La soundtrack di accompagnamento, per altro, risulta essere anch'essa un fiore all'occhiello.
Pro:
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Graficamente appagante
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Modalità storia viva e intrigante
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Grande idea del Multiverso
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Estremamente stabile anche nei punti più caotici
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Grande varietà di eroi...
Contro:
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...Ma davvero troppi pochi effetti per i super attacchi
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In combattimento le mosse non sempre rispondono come dovrebbero