Syberia III - Operazione nostalgia
Abbiamo già trattato precedentemente il tema delle resurrezioni che ha inizio dalla fine del 2016 e che sembra proseguire, sull'onda della nostalgia. Molti titoli dati per terminati, per morti, tornano invece in auge andando a premere il dito nelle intricate tele della memoria, toccando di fatto il punto più dolente dell'animo umano. La nostalgia, questa canaglia. Chiunque abbia nella sua infanzia avuto a che fare con il mondo dei videogames, sicuramente avrà nella testa almeno un titolo che rigiocherebbe volentieri, e che ha segnato di fatto la sua vita. Capita infatti di vedere immagini di vecchi giochi ed estraniarsi completamente, ripensando a quel periodo ed a quel gioco in cui, nell'immaginario, è ancora bello e giocabile. Un evergreen. Ma è davvero così?. La risposta al quesito sopra proposto non è così facile come sembra, e questi titoli che si riaffacciano al passato ne sono una testimonianza più che evidente. La raffica di videogames dai titoli storici non sempre, infatti, si rivela essere all'altezza delle aspettative, arrivando anche a tradire ciò che magari pensavamo del titolo passato. Rabbia, vera rabbia.
Syberia 3 è proprio uno di questi cavalli di ritorno che, forte del suo nome, irrompe nella scena videoludica odierna, popolata da titoli di ogni genere. Un titolo che in verità è anche sbagliato definire nuovo, dato che un qualche spiraglio sul ritorno di Kate Walker era trapelato nell'ormai lontano giugno 2010. La nuova avventura dell' ex avvocato (o avvocatessa, salvo seri rischi di linciaggio) si sviluppa così sulla scia del secondo capitolo, approdando sul mercato non solo nella versione PC, ma anche PlayStation 4 e Xbox One.
Un tuffo nel passato
La nuova avventura di Kate Walker riprende in larga parte ciò che è avvenuto nel secondo capitolo, andando però a sviluppare una trama nuova e totalmente differente. Gli anni dal secondo capitolo sono però passati, e anche tanti, con i videogiocatori che sono cambiati in un vero e proprio ricambio generazionale. Nonostante questo Microids ha pensato bene di non inserire alcun accenno alle vicende passate, limitandosi a qualche pillola lanciata qua e la, non coerentemente, spiegando gli avvenimenti passati solo parzialmente ed in maniera davvero insufficiente. Una storia che parte quindi non senza difficoltà da parte del videogiocatore, che tuttavia potrà proseguire perdendosi "soltanto" qualche frammento. La nuova storia è invece ben improntata, ritagliata con forza e ritmata subito nelle prime battute, grazie ad un sistema ad enigmi che non stanca e che torna a far riassaporare la vera essenza dei passati Syberia. Gli enigmi, infatti, sono l'ancora più evidente e meglio riuscita rispetto al passato, resi unicamente complessi nel modo di svolgersi a causa di alcuni comandi non immediati e, in taluti casi, un po' troppo forzati. Per il resto l'operazione nostalgia funziona soltanto a metà, dato che l'atmosfera da sogno dei precedenti capitoli viene resa in maniera a tratti anche scialba, con una natura mai troppo viva e colori piuttosto smorzati di tono.
Nonostante le difficoltà iniziali, dovute essenzialmente ad un mancato inserimento di elementi passati che potessero spiegare ed aiutare nell'immersione completa del titolo, la storia funziona. Microids ci mette davanti ad un'avventura mai incoerente, con mille avversità che cercano di ostacolare il nostro cammino. Alcune di queste avversità sono di natura logica, con enigmi vari da superare passo dopo passo, altri sono causati da antagonisti particolarmente crudeli, pronti a tutto pur di fermarci. L'elemento di maggiore novità si respira probabilmente in questa nuova meccanica che ci permette di prendere possesso di Kate Walker durante i dialoghi, scegliendo di fatto una cosa da dire tra tante. È possibile, attraverso questo modo, rispondere pacatamente o con veemenza, dire qualcosa di vero o mentire, a seconda di ciò che ci viene progressivamente chiesto. Un sistema che in effetti funziona, dato che le scelte colpiscono e, seppur in maniera non davvero incisiva, finiscono per catapultarsi sulla stessa linea della storia.
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Analisi complete
In fase di avvio il gioco pone una domanda molto semplice, che investe la quantità degli aiuti ed il modo in cui essi devono apparire o meno. Vi è la possibilità, per coloro che amano le sfide ardue, di disabilitare completamente gli aiuti visivi, andando così necessariamente a passare in rassegna ogni singolo anfratto del luogo in cui si trovano, alla ricerca degli elementi che permettono di progredire nella storia. Con gli aiuti stampati a video l'avventura si fa notevolmente più semplice, dal momento che ogni interazione viene segnalata per tempo attraverso un cerchio che sintetizza le azioni che è possibile eseguire. Su ogni oggetto infatti, generalmente, è possibile sia analizzarlo, sia afferrarlo, sia abbinarvi altri oggetti in possesso per sbloccare la scena successiva. Vien da sé che disabilitare gli aiuti rende il gioco infinitamente più complesso e più longevo.
La questione delle analisi mette quindi in evidenza un altro punto di Syberia 3, che ha in comune con gli altri due capitoli della serie, ossia l'esplorazione. Nonostante una grafica non eccelsa (ma ne parleremo in seguito) la fase di esplorazione non viene mai intaccata, lasciando al giocatore la capacità e la possibilità di osservare tutto ciò che ha intorno alla ricerca dell'oggetto, o della persona, che fa al caso proprio. Le location non sono mai eccessivamente ampie e/o articolate, ma rappresentano comunque una sfida qualora si decidesse di fare a meno di qualsivoglia aiuto. Fortuna che il riepilogo in alto, che ci mantiene vivo nella mente ciò che si deve fare per proseguire, ci viene abbastanza incontro.
Un discorso sulla ottimizzazione
Syberia 3 è un gioco in sviluppo da molto tempo. Ok. Syberia 3 è una avventura grafica che mira a catapultare il giocatore in una atmosfera generalmente meravigliosa, quasi magica per il suo contesto. Ok. Possibile che però, a fronte di una grafica sufficiente ma visibilmente arretrata, l'ottimizzazione sia così pessima su console?. Nonostante la key che Ubisoft ci ha dato per recensire il prodotto per PlayStation 4 (che ringraziamo profondamente), a fronte di vari problemi di frame-rate abbiamo deciso di acquistarne una copia per PC, in maniera tale da poterne fare un confronto più sincero. Ne emerge una cosa a tratti quasi buffa: l'ottimizzazione per PC risulta essere infinitamente superiore a quella su console. Siamo abituati al contrario, ma in questo caso non è affatto così.
Su console in gran parte del gioco si deve far di conto con veri e propri scatti, davvero fastidiosi, ed un frame-rate totalmente ballerino. Anche le scene più semplici, quelle che procedono con un filmato, risultano andare a scatti. La scena della fontana, presente subito agli albori del gioco, è un esempio lampante in tal senso: la telecamera, girando attorno a questa meravigliosa fontana provvista di pesci, inizia ad andare fortemente a scatti. Su PC questo problema non sussiste.
Il problema appare soprattutto in presenza di spazi più aperti, o comunque sufficientemente grandi, mentre risulta essere più fluido (ma quasi mai totalmente) in presenza di spazi più ristretti e meno carichi di elementi. Potrebbe essere capile, se solo il carico grafico fosse notevolmente superiore e si trattasse di una versione per PC. Su PlayStation 4 standard, ma anche su Xbox One, ciò è inaccettabile.
Syberia III
Ci troviamo di fronte ad una vera e propria operazione nostalgia, andando a togliere la polvere da un gioco che ha segnato a suo tempo la storia, e che ha posto radici profondissime nel cuore degli appassionati. Syberia è sinonimo di qualità, per questo il nuovo titolo lascia un poco con l'amaro in bocca. La storia è meravigliosa, mai banale, piena di cose da fare e enigmi da soddisfare. Se si è intenzionati a seguire la storia, senza far caso ai vari (e tanti) problemi che coinvolgono il titolo, allora Syberia 3 può fare per voi. I problemi sono però tanti, a partire da comandi non semplicissimi, passando per una atmosfera sostanzialmente inferiore a quella dei capitoli precedenti, finendo ad una grafica e ad una ottimizzazione sotto le aspettative. I problemi di frame-rate su PlayStation 4 standard sono troppi, rendendo il gioco a tratti poco godibile. A tal riguardo, Microids dovrà necessariamente lavorare su una patch che possa di fatto risolvere tutte queste problematiche. La versione per PC, un po' a sorpresa, risulta essere invece migliore ed esente da tutti questi problemi di scarsa ottimizzazione.
In definitiva Syberia 3 è inferiore alle attese, ma non tanto a livello narrativo, quanto tecnico. Il peso degli anni si fa sentire, e Microids avrebbe potuto fare sicuramente di più, specie per risolvere alcune problematiche piuttosto evidenti. Peccato, davvero, perché la storia avrebbe sicuramente meritato maggior risalto. Un risalto che le è stato tolto da tutti i problemi che Syberia 3 soffre. Un titolo quindi da giocare, ma che è consigliato soprattutto ai fan della saga, capaci di sorvolare sui tanti problemi tecnici per immergersi in una storia che, come sempre, è capace di rapire. La storia, di per sé, vale il biglietto.
Pro:
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Storia complessa e coinvolgente
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Enigmi degni dei passati Syberia
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Ottima novità della scelta nei dialoghi
Contro:
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Graficamente e tecnicamente arretrato
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Pesanti problemi di frame-rate su PS4 Standard
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Un aggancio ai precedenti Syberia sarebbe servito