Petizione online "libertÀ di condivisione"
NonSolo Gaming - 18 dicembre 2020 11:39
Una nuova iniziativa dei cittadini europei intitolata "Libertà di condivisione" mira a legalizzare la condivisione di file, Portavoce: avvocato italiano Marco Ciurcina.
Il gruppo, che è sostenuto da Wikimedia Italia e da partiti pirata in diversi paesi, prevede di raccogliere un milione di firme. A quel punto l'UE è obbligata a organizzare un'audizione pubblica per considerare seriamente la proposta.
Questo potrebbe teoricamente portare a una nuova legislazione. La condivisione è premurosa Milioni di persone in tutto il mondo utilizzano siti torrent e forme di condivisione di file per condividere regolarmente materiale protetto da copyright.
Nella maggior parte dei paesi, questo è contro la legge. Questa posizione restrittiva verso la "condivisione" è problematica secondo un gruppo di attivisti, che hanno lanciato l'iniziativa "Libertà di condivisione".
LA PETIZIONE ONLINE:
Se volete dare un'occhiata alla petizione e nel caso firmarla ecco il link aperto a tutti: Home - Freedom to Share (freesharing.eu)
Basta inserire Nome, Cognome, Email, Codice posatel e cliccare per aggiungerci in lista. Dovrete essere maggiorenni e residenti nell'UE, potrete inserire per validazione numero di documento di identià o patente.
"Consideriamo la legalizzazione del file-sharing come parte del" diritto di godere delle arti e di condividere il progresso scientifico e i suoi benefici "descritto nell'articolo 27 della Dichiarazione universale dei diritti umani".
“Riteniamo inoltre che questo approccio renderebbe obsolete alcune leggi invasive. Esempi di tali leggi vanno dai famigerati "filtri di caricamento" descritti nell'articolo 17 della direttiva UE sul copyright, che monitorano i caricamenti per violazioni del copyright, alle normative in alcuni paesi che limitano gli hotspot WiFi aperti sullo stesso terreno ".
Portavoce dell'iniziativa, l'avvocato italiano Marco Ciurcina, Ritiene che le leggi attuali ostacolino la libertà di accesso alla scienza e alla cultura. La condivisione di file non dovrebbe essere illegale ovunque, sia tramite reti P2P come BitTorrent, e-mail o altri strumenti di condivisione.
"La domanda è: è giusto che il copyright, i diritti connessi e i diritti sui database sui generis impediscano la condivisione di opere e altro materiale?" Chiede Ciurcina.
Fonte: torrentfreak