Analisi della Stagione degli Eletti di Destiny 2
Daniele Caluri - 10 marzo 2021 13:21
A novembre Destiny 2 ha ricevuto un aggiornamento molto interessante che è andato ad aumentare sensibilmente le possibilità all'interno del gioco. Nonostante una nuova campagna dalle tinte originali e nonostante la cripta di Pietrafonda che ha sancito una vera e propria milestone per i raid, la vera novità è stata l'introduzione della Stasi. L'oscuro potere della Stasi ha permesso di cambiare notevolmente i connotati delle precedenti classi che, per quanto belle potessero essere, avevano ormai smesso da tempo di offrire qualcosa di nuovo. Per capire qualcosa in più sulla Stasi, ma anche sulle novità introdotte in precedenza da Oltre La Luce, vi invitiamo a leggere la nostra recensione.
La Stagione degli Eletti, per questo motivo, è chiamata non soltanto ad aumentare ancora di più i contenuti del titolo (che ormai sono comunque già elevati), ma anche ad aggiustare ciò che di sbagliato la community ha notato nelle precedenti stagioni. Per esempio il PvP.
Un po' di storia a fare da contorno
È ormai quasi una tradizione (sacrosanta) del team Bungie di aggiungere non solo contenuti, ma anche di giustificarli nell'inserimento all'interno della storia. In questa nuova stagione a farla da protagonisti sono i Cabal. I Cabal in realtà sono diversi da quelli che molti di voi sicuramente ricorderanno, perché sono guidati da una figura carismatica nuova: l'imperatrice Caiatl. Caiatl altri non è che la figlia di Ghaul, l'imperatore Cabal morto sul finale della campagna della Guerra Rossa. La nuova imperatrice dimostra sin da subito di avere dei piani per annientare l'Alveare, ma per farlo ha la necessità di una forte alleanza che viene chiesta all'Avanguardia. L'offerta di alleanza è però "atipica", nel senso che l'Avanguardia avrebbe dovuto unirsi all'impero, beneficiando soltanto di un posto nel consiglio di guerra Cabal. L'Avanguardia, nella persona di Zavala, declina l'offerta perché capisce che così facendo dovrebbe inchinarsi a Caiatl. Ne consegue una guerra gigantesca che porta i nostri Guardiani a fronteggiare i nemici nei Campi di Battaglia.
Le meccaniche dei Campi di Battaglia
Una delle più grandi introduzioni di questa nuova stagione sono indubbiamente i Campi di Battaglia. All'interno di queste nuovissime attività saremo chiamati ad affrontare orde di nemici che si susseguono a velocità disarmante, con armamenti sempre più distruttivi e capaci di fare molto male. Ma è proprio la capacità rinnovata di questi nemici di essere sempre più potenti a garantire, non c'è dubbio, un maggiore divertimento per i giocatori. [img s=medium p=right]http://cdn.gorillahouse.net/gamelite/gallery/1717/destiny-2-oltre-la-luce-1326239177.jpg[/img]
I Campi di Battaglia sono attività che possono beneficiare di un matchmaking. Esatto, finalmente non è più necessario avere un gruppo di tre guardiani già formato, ma sarà possibile unirsi all'avventura con altre persone. I vari matchmaking che abbiamo provato sono sempre stati molto rapidi, il che ha favorito la nostra esplorazione di questa meccanica di gioco.
All'interno dei Campi di Battaglia la parola d'ordine è sparare. Appena i nemici scendono per cercare di portarci al game-over, noi siamo chiamati insieme ai nostri compagni a fermarli, facendo uso di tutto l'arsenale. Pistole, mitragliette, fucili d'assalto, fucili a pompa e così via. Le esplosioni sono all'ordine del minuto, anche perché sarà possibile attivare più e più volte la proprio ultra, creando vero e proprio scompiglio tra le fila nemiche. Il colpo d'occhio, in battaglie a coefficiente così alto di difficoltà, è davvero micidiale.
Mentre tutti e tre i guardiani si occupano di gettare indietro le orde di nemici, saranno anche chiamati a impossessarsi di alcune sfere d'energia da poter lanciare contro alcuni generatori che vengono opportunamente segnalati sulla mappa. Le sfere di energia, che si recuperano uccidendo determinati nemici, sono le uniche a poter distruggere del tutto questi generatori, così da poter proseguire nello scontro. Alla fine di tutto questo (saremo anche chiamati a recuperare delle chiavi) si potrà finalmente confrontarsi con quello che è il vero obiettivo: il boss finale di ciascun campo di battaglia. Il boss finale è dotato di moltissima vita e, solitamente, anche di uno scudo molto resistente. In genere è molto difficili buttarli giù, tanto che neanche sparandogli addosso una ventina di lanciarazzi si riesce a buttarlo giù. Eppure, quando finalmente questo possente boss finale viene meno, permette di finire positivamente il Campo di Battaglia e rilascia a terra del bottino niente male. I premi, neanche a dirlo, di certo non mancano.
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Un sistema di ricompense più corposo, ma anche più articolato
Un'altra lamentela che spesso ha investito Bungie è stata relativa alla troppa casualità del loot. La casualità eccessiva, secondo queste lamentele, faceva sì che non si venisse spesso premiati adeguatamente, rispetto a quello che invece si era prodotto. Una lamentale da una parte condivisibile, dall'altra no, che però ha trovato in parte accoglimento dal team di sviluppo. In questa nuova stagione infatti, per migliorare sensibilmente il loot, hanno ben pensato di inserire un nuovo centro di comando (l'H.E.L.M.) ubicato in una particolare torre. All'interno di questo H.E.L.M. sono presenti un Decodificatore e un Tavolo di Guerra, grazie a cui è possibile sia aggiornarsi sull'andamento del conflitto, sia soprattutto potenziare il famigerato Martello della Prova. Cos'è il Martello della Prova? Essenzialmente è un manufatto Cabal che permette di aprire le casse speciali al termine di un Campo di Battaglia. Caricando il Martello è possibile sfruttare le sue cariche per ottenere un engramma ombroso, che di conseguenza è in grado di farci ottenere una ricompensa sicuramente più succosa di quelle standard. Per migliorare ancora di più il loot, diminuendo quel fattore di casualità, è possibile sfruttare le lenti prismatiche. Queste particolari lenti si possono ottenere dai forzieri al termine dei Campi di Battaglia.
Commento del Redattore
La Stagione degli Eletti di Destiny 2 non porta grandi stravolgimenti a livello di gameplay, così come neanche tantissime aggiunte. Da questo punto di vista Oltre la Luce, con la sua Stasi, aveva sicuramente offerto un maggior numero di contenuti. Eppure, nonostante questo, le poche meccaniche aggiuntive sono sicuramente molto intriganti. La meccanica più interessante è senza dubbio quella dei Campi di Battaglia, all'interno dei quali è possibile sbizzarrirsi usando tutto il proprio potenziale in fatto di armi e abilità. I conflitti a fuoco di certo non mancano e il poterlo fare in un team di giocatori, anche casuali grazie al matchmaking, è un aspetto da un sottovalutare.
Qualche perplessità continua a rimanere a livello di PvP, dal momento che sembra essere l'unico aspetto di Destiny 2 a non essere mai svecchiato. Anzi, l'introduzione del potere della Stasi ha contribuito nel tempo a rendere ancora più evidente un aspetto che finora si era sempre notato, ma mai accentuato come adesso: il bilanciamento. Le classi necessitano di un forte bilanciamento (che con ogni probabilità arriverà nelle prossime stagioni) e il crogiolo abbisogna sicuramente di nuove mappe e, forse, anche nuove modalità più frizzanti.