Rockstar Games aveva preso in considerazione le missioni procedurali per Red Dead Redemption 2
Alessio Giuffrida - 7 maggio 2018 09:36
Nel corso di un'intervista con IGN, Rockstar Games ha rivelato alcuni retroscena sullo sviluppo di Red Dead Redemption 2, titolo in uscita su PlayStation 4 e Xbox One il 26 ottobre.
Nella demo di Red Dead Redemption 2, che è stata mostrata alla stampa, era presente una rapina che poteva terminare in tanti modi diversi, in base all'appoccio scelto dai giocatori, poteva coinvolgere le forze dell'ordine. Rob Nelson di Rockstar North a tal proposito, ha confessato che inizialmente era stata presa in considerazione l'utilizzo di missioni e rapine generate in maniera procedurale, ma l'idea non ha funzionato.
"Provammo a mettere in pratica alcune idee riguardo le missioni procedurali con i membri della gang. Ci siamo resi conto però, che era impossibile raggiungere i livelli che ci eravamo precissati di complessità e connessione con i giocatori tipici dei nostri standard." Per questo motivo Rockstar ha deciso di creare ogni singola missione manualmente, per dare al gioco quell'aspetto in più che le missioni generate proceduralmente non davano.
"L'intelligenza artificiale si è evoluta tantissimo rispetto al passato, ma vogliamo che i membri della gang abbiamo personalità e comportamenti ben definiti, sia in quelle missioni che fuori da esse."