Warhammer 40.000: Space Wolf - Il ritorno degli space marine
I fan di Warhammer 40.000 conosceranno già, grazie ad una versione uscita qualche anno fa per versioni mobile, alcuni dei principi fondamentali di questo gioco targato Herocraft. V'è da dire che immaginarlo come un semplice remake è quanto di più sbagliato si potrebbe fare, dal momento che gli elementi distintivi sono palpabili e gli stessi programmatori, tramite la pagina steam del gioco, hanno più volte marcato il voler creare un vero e proprio titolo capace di deliziare ogni singolo fan. Non un remake quindi, quanto piuttosto una ventata nuova e plasmata a seconda dei gusti dei giocatori. Space Wolf si trova attualmente in accesso anticipato a 11.99€, prezzo che subirà quasi sicuramente un incremento non appena il prodotto abbandonerà le sue vesti per assumerne altre di più sicure e, soprattutto, complete.
Il gioco, come vedremo successivamente nel corso della preview, si fonda su un principio a turni in cui il giocatore potrà scegliere come agire, facendo uso di alcune carte. A differenziarlo moltissimo da titoli come la serie Xcom è proprio l'abbattere i tecnicismi e le profondità, riducendo il tutto ad una serie di carte pescate casualmente e in grado di fare la differenza. Sbagliatissimo, infatti, immaginarlo come un xcom visto in chiave fantasy, o comunque inserita in una ambientazione solida e ben strutturata come quella di Warhammer. No, Space Wolf è un titolo estremamente differente che ha davvero pochi, se non nessuno, punti in comune con i big degli strategici a turni.
Fate spazio agli space marine!
Trattandosi di una versione in accesso anticipato non si può essere sicuri di cosa, in futuro, sarà implementato. Quel che è certo è che i contenuti saranno rivisti e aumentati, soprattutto quelle tre campagne interamente giocabili che ci permetteranno di inserirci in vere[image id="8489" p="right" s="medium"][image id="8488" p="right" s="medium"] e proprie operazioni di vitale importanza. La contrapposizione degli Space Marine con i malvagi e corrotti Space Marine del Caos si propone immediatamente sin dalle prime battute e, più nello specifico, la prima missione della prima campagna. Tre sono infatti le campagne previste in questa fase ad accesso anticipato. I due eserciti, contrapposti da sempre nella ambientazione di Warhammer 40.000, si danno subito battaglia e permettono di intuire quelli che sono i meccanismi reali di gioco. Casualmente si attinge dal proprio mazzo delle carte, da cui vengono estratte armi, movimenti e altri contenuti da poter utilizzare in battaglia. Alcune di queste carte che contengono armi necessitano, per l'utilizzo, di essere precedentemente impugnate.
Utilizzare le carte del proprio personaggio selezionato produrrà un valore noto come "sforzo", maggiore è questo valore, maggiore è la possibilità che nella turnazione egli vada a partire per ultimo. Rimane per questo forte e sempre presente un senso di strategia dove è fondamentale capire quando forzare la mano, e quando limitare questi punti sforzo per aver diritto, magari, ad un turno extra rispetto ai propri avversari. I nemici, numerosi e feroci, mostrano quasi sempre di sapersi muovere sul campo di battaglia, dando un tocco di difficoltà che di certo non può guastare.
Le carte a nostra disposizione sono di vario tipo ma essenzialmente si suddividono in attacco, movimento e miglioramento. Gli attacchi, a loro volta, mostrano al loro interno una suddivisione piuttosto palese tra armi a distanza e armi ravvicinate. La distinzione appena fatta risulta essere fondamentale, questo perché gli spostamenti sulla mappa di gioco possono essere realizzati unicamente pescando le carte movimento. Non avere carte movimento all'interno del mazzo, o comunque non pescarle, dà vita ad un immobilismo quasi frustrante. È capitato a riguardo di dover finire il turno senza fare azioni per svariati secondi, fino a quando una carta movimento non si è degnata di uscire.
È tutta questione di... precisione
Gli errori possono capitare a chiunque e nelle situazioni più disparate, proprio per questo anche abilissimi guerrieri come quelli che vanno a formare le schiere degli space marine possono essere soggetti a banali abbagli. Proprio come avviene per la serie XCOM anche su Space Wolf vi è un chiaro indicatore di precisione che permette di intuire con quale facilità (o difficoltà) il proiettile potrebbe giungere alla meta. Da questo punto di vista gli errori degli space marine spesso e volentieri si sono rivelati molteplici.[image id="8486" p="right" s="medium"]
Non si può però parlare di precisione di sparo senza sottolineare l'importanza degli spostamenti sul campo che, come detto poco prima, sono guidati da alcune carte che vengono casualmente estratte. Le carte movimento, che permettono di fatto di portarsi a tiro (o sottrarsi alla linea di tiro, a seconda delle necessità), possono essere strutturate in varia maniera, con solo un grandissimo punto in comune. Tutte, alla fine dell'azione di spostamento, vanno a domandare al videogiocatore la direzione in cui lo space marine deve guardare. Voltarsi da una parte piuttosto che da un'altra potrebbe garantire successi, o maggiori possibilità di schivare ma, cosa ancora più importante, il poter attaccare o meno un nemico. Le aree di effetto delle abilità e delle armi sono rappresentate dai quadranti di cui è composta la mappa e vien logico immaginare che, di conseguenza, la direzione entro cui è voltato il personaggio in questione diventa fondamentale.
Gli scontri sono ben gestiti, con carte all'inizio spesso ripetute che possono essere sostituite aggiungendone di nuove al mazzo. Le carte possono essere acquisite in varia maniera, la più rapida delle quali è completare le varie missioni della campagna cercando di rispettarne le corrispettive sfide. Durante le missioni, ma anche gli scontri, è possibile sacrificare determinate carte (spesso armi o altri benefici) per poter avere il privilegio di muoversi, questo qualora non si avessero dei movimenti disponibili che, soprattutto in una fase iniziale, è tutt'altro che raro. Alcune armi, oltre a poter essere utilizzate o sacrificate, è possibile impugnarle in maniera tale da avere a disposizione sempre almeno un attacco ai nemici senza per forza l'ausilio delle altre carte. Utilissimo, questo, soprattutto se si ha a disposizione una arma forte.
Comparto tecnico e multiplayer
Subito a prima vista, non appena ci si lancia nelle prime partite, si può notare una grafica non eccezionale, ma comunque all'altezza e per niente deludente. Il comparto tecnico, quindi anche al netto delle animazioni, appare essere convincente sebbene si porti dietro i naturali strascichi di un adattamento da mobile a fisso. Il gameplay infatti è impostato in maniera ferrea, denotando spesso e volentieri una lontananza dal mobile non così forte quanto magari gli stessi sviluppatori avrebbero sperato. Molto interessante, e divertente, è la killcam che appare a schermo quando il personaggio, investito dalla condizione di "furia", va ad uccidere un nemico. Una uccisione alla Sniper Elite, in cui si vede il proiettile andare a schiantare zone del corpo del nemico.
Il gioco già in accesso anticipato, oltre alle tre campagne, è dotato anche di una modalità multiplayer pvp, nella quale si dovrà comporre una squadra e, con essa, cercare di sgominare quella avversaria uccidendone il leader. Una scelta interessante, e ovviamente giusta, quella di integrare il gioco con la modalità multigiocatore, così da aumentarne considerevolmente la longevità e abbassare il senso di ripetizione che, altrimenti, rischierebbe di dilagare.
È da segnalare inoltre che il gioco è completamente localizzato in italiano, cosa non così banale di questi tempi.
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