Conan Exiles - Tra il survival e l'immaginario di Howard
Funcom ha gettato le basi per un gioco survival che, a differenza di molti di quelli finora proposti, si basa su una ambientazione piuttosto conosciuta che trova le sue fondamenta in un'opera letteraria di Robert E. Howard. Lo scrittore, padre del moderno fantasy eroico, ha avuto in Conan il Barbaro il personaggio di maggior successo e Funcom, in questo titolo, lo ha ripreso moltissimo. Questa nota che potrebbe apparire forse marginale non lo è affatto, perché lascia ben intendere quanto anche una storia possa ritagliarsi all'interno delle dinamiche puramente survival, farcendole di elementi e eventi. Una gioia per tutti coloro che reputano i survival nudi e crudi troppo ripetitivi e che hanno da sempre bramato una storia sottostante.
Conan Exiles è possibile acquistarlo su Steam per 29.99€ e si trova, allo stato attuale, in accesso anticipato. Fare una preview su Exiles è per questo abbastanza complesso, poiché le patch sono all'ordine del giorno e il gioco vede sviluppate sfaccettature a ritmo altissimo, rendendo valide constatazioni un giorno per poi vederle confutate il dì seguente.
Da segnalare al momento la mancanza della lingua italiana, sebbene essa potrebbe essere implementata di seguito come insegnatoci da altri titoli survival in accesso anticipato, come ad esempio Life is Feudal. Al momento Exiles prevede, oltre ad un comparto multiplayer vario e sfaccettato, anche una modalità offline completamente singleplayer per chi ama giocare da solo.
Tra fantasy e realtà
Il contrasto più crudo ma al contempo più affascinante è sicuramente il survival che incrocia il fantasy, in uno scenario già delineato in letteratura dallo scrittore novecentesco R.E. Howard. Proprio come ogni survival il gioco, dopo le varie scelte, permette di focalizzare l'attenzione su un editor accurato [image id="5547" p="right" s="medium"][image id="5549" p="right" s="medium"]e attento ai dettagli, plasmando su misura il personaggio in ogni suo aspetto. Lunghezza dei capelli, colore della pelle, muscolatura e molto altro ancora. Sempre in fase di editor è possibile addirittura scegliere se si vuole una esperienza maggiormente reale o meno, abilitando o disabilitando la nudità completa del proprio personaggio e di quella degli altri che si incontreranno man mano. Qualora si decidesse di abilitare la nudità completa, sarà data addirittura all'utente la possibilità di accrescere o decrescere la lunghezza del sesso. Non si può però abbandonare il discorso relativo alla creazione del personaggio senza citare il fatto che, non appena si inizierà il gioco, ci si ritroverà crocifissi per una serie di motivazioni random che sarà possibile leggere su di una targhetta esattamente davanti al corpo. Un incentivo, probabilmente, ad un aspetto anche maggiormente da gioco di ruolo.
In un mondo arido, sabbioso e povero anche di acqua si sviluppa il titolo e conseguentemente anche la storia del nostro personaggio. Sia che si vada in una modalità offline, sia che si vada in una modalità multigiocatore, rimane il fatto che spesso e volentieri ci si ritroverà a fronteggiare alcuni nemici png, che possono essere semplici umani o addirittura mostri deformi. La difficoltà, come viene logico immaginare, aumenta dunque a vista d'occhio, con una necessità forte e decisiva di procurarsi un armamentario il prima possibile attraverso una fase di crafting.
Facendo un passo indietro, e tornando a parlare di mostri, non si può che citare alcuni di essi, come una specie di pterodattilo pronto a cibarsi delle carni umane che, in maniera imprudente, si aggirano per il deserto senza le opportune sicurezze del caso. In ogni caso il confine tra fantasy e realtà (rappresentato più che altro dall'aspetto principale del survival) è molto labile, e Funcom ha deciso di renderlo ancora più sfumato inserendo alcune lettere che sarà possibile leggere all'interno del game, e che daranno una vera e propria impronta alla storia del gioco stesso.
Il sistema di crafting
Esattamente come ogni survival che si rispetti sarà data, nel corso della avventura, la possibilità di craftare oggetti più o meno utili alla nostra causa. Si potrà iniziare costruendo piccole barricate, oppure indumenti necessari a proteggersi dall'ambiente circostante. Armi, accenni di edifici e così via, in un panorama davvero molto ampio che permette grande personalizzazione. Così diventa fondamentale ad esempio erigere piccole palizzate intorno ad un'area in cui si intende ubicare [image id="5543" p="right" s="medium"]
il proprio personale accampamento, proteggendolo di fatto dall'attacco di animali selvatici, mostri e altri umani che altro non bramano che farci fuori per appropriarsi delle nostre cose. Ma accanto alla necessità di protezione vi è un altro elemento forte, che rende ancora più complesso il gioco: la necessità di soddsfare i bisogni primari. Mangiare e bere, per evitare di morire e accasciarsi al suolo, perdendo di fatto i propri oggetti (comunque recuperabili). Data la rarità dell'acqua sarà opportuno, per esempio, costruire il proprio accampamento lungo il corso di un fiume, in maniera tale da evitare di poter finire disidratati in men che non si dica.
Il survival lascia dunque spazio a strategie fondamentali che il giocatore dovrà mettere in atto per garantire la sopravvivenza del suo personaggio. Una sopravvivenza messa a dura prova e che dovrà essere garantita sia skillando (aumentando le abilità proproste dal gioco), sia craftando armi e eventuali munizioni (dardi e frecce).
Le materie necessarie al crafting si possono reperire facilmente guardandosi attorno ed aggirandosi all'interno della mappa. L'ambiente circostante è molto ampio, ma mai tale da permettere al videogiocatore di perdersi, complice anche un vuoto dal punto di vista ambientale. Un vuoto però causato e scusabile dall'ambientazione stessa. Difficilmente in un deserto si potrebbe trovare qualcosa di diverso da sabbia e rocce, no?.
Ottimizzazione e combattimenti
Questi sono, probabilmente, gli unici due aspetti negativi del gioco. Una grafica molto bella ma non eccezionale, comunque perfetta per uno stile survival, non deve per forza sposarsi con una ottimizzazione sbagliata e pesante. Nel caso di Conan Exiles il gioco appare sì fluido al suo interno (qualche piccolo calo di frame), ma dannatamente lento nella fase di caricamento che avviene sia ad inizio partita, sia alla creazione del personaggio. Si tratta di caricamenti quasi infiniti, lunghissimi ed estenuanti, che possono durare vari minuti nel quale si rimane fermi e immobili a guardare il simbolo di Conan Exiles stampato a schermo. Funcom dovrà necessariamente mettere mano a questo, tentando di ridurre al minimo il tempo di caricamento che così appare fin troppo marcato e lungo.
Per quanto concerne i combattimenti essi appaiono troppo accennati, più che altro dal punto di vista della animazione. Le difficoltà di essi sono ben calibrate, ma il problema risiede proprio in animazioni che appaiono un po' datate, che rischiano di far degradare quello che invece sarebbe un gran combattimento. Il consiglio è sicuramente quello di rivedere lo stile di combattimento, rendendo le animazioni più valide ed appaganti, in maniera tale da dare uno spessore maggiore a quelle che possono essere scazzottate o semplici tiri d'arco. Anche le traiettorie delle frecce, ad esempio, appaiono piuttosto irrealistiche compiendo una strana parabola fin troppo arcuata.
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