Fallout 76 - Provato il mondo multigiocatore devastato dall'atomica
Le prime impressioni della beta ad orari prestabili possono essere stilate, insieme ad un rapporto un po' più chiaro, ed approfondito, di ciò che realmente può dare questo nuovo titolo multigiocatore di Bethesda. Parliamone, dopo la rivisitazione online del mondo di The Elder Scrolls, unito al grande successo avuto presso i fan, aveva fatto presagire che ciò potesse essere fatto anche per l'altro universo molto apprezzato, quello di Fallout. Così è stato, andando però a creare qualcosa di incredibilmente diverso rispetto alle meccaniche di gioco di TES Online. Se TES Online ha poco e niente di Skyrim, ultimo titolo dell'omonima saga, lo stesso non si può dire di Fallout 76 che, laddove possibile, cerca sempre di attingere al gioco base. Quando si è all'interno del Vault si respira la vera aria di Fallout, con i suoi temi caratteristici che permettono di individuarlo sin dal primo sguardo. Tutto, o quasi tutto, è rimasto invariato rispetto alla sua variante singleplayer, tranne chiaramente la mappa e qualche altro fattore che di fatto rende Fallout 76 infinito. Se fosse un gioco "finito" e limitato, d'altra parte, sarebbe un cattivo gioco multiplayer. Grandioso, davvero, che Bethesda sia stavolta rimasta ancorata alle origini permettendo anche a noi italiani di giocare nella nostra lingua. L'italiano è infatti presente, andando a prendere le distanze da TES Online che invece prevedeva solo l'inglese.
Ti vogliamo più S.P.E.C.I.A.L.
Lo sapevamo che il sistema di build sarebbe passato in larga parte sul concetto SPECIAL del gioco, ossia quelle 7 caratteristiche attorno a cui ruota tutta la personalizzazione di un personaggio. Questo era in Fallout 4 (ed in tutti gli altri prima di lui) e così è anche in Fallout 76. [image id="12942" p="right" s="medium"][image id="12943" p="right" s="medium"]Si trattano delle caratteristiche base, quelle a cui si agganciano le più complesse, che trovano in questa variante multiplayer un numero maggiore e meglio rifinito. Esatto, perché il vero cambiamento per quanto riguarda le build è dovuto alla "rarità" delle carte, che possono essere ottenute giocando, o salendo di livello oppure facendo apposite missioni lanciate ogni tot da Bethesda. Quando si raggiungere il livello 4, e dopo ciò ogni 2 livelli, si riceve in "regalo" dal gioco un pacchetto di carte contenente 5 di esse. Attraverso quelle carte, e quelle che è possibile trovare all'interno del mondo di gioco, si riesce a costruirsi una propria build. Proprio questo è il punto forte di Fallout 76, perché di fatto permette di personalizzare le build in maniera dinamica, senza per forza bloccarci su di una caratteristica specifica. Per poter ottenere una carta migliore, che quindi garantisca un numero maggiore di benefici, è possibile combinarne due di livello inferiore. Vien da sé immaginare che le possibilità sono davvero moltissime, quasi infinite poiché, si immagina, in costante aggiornamento.
Se generalmente Fallout 4 permetteva di poter fare tutto, anche in assenza di build mirate a far ciò, lo stesso non vale per Fallout 76 che invece mira a fare interagire quanto più possibile le persone. Ecco che qua entra in gioco il punto di forza, ma anche di debolezza, dell'intero sistema di gioco: Fallout 76 è fondamentalmente pensato per essere giocato in gruppo. Le specializzazioni sono molto importanti, poiché stavolta davvero pesano sul modo di impattare sul gameplay. Si potrebbe avere un personaggio davvero molto forte per quanto riguarda il combattimento, ma decisamente inutile sotto altri aspetti, come ad esempio l'hackeraggio o lo scassinamento. Se si è carenti in qualcosa, si dovrebbe essere affiancati da altri giocatori, in gruppo con noi, capaci di far quello che non siamo chiamati a fare. In altre parole, avere un gruppo generalmente capace di fare tutto, con i personaggi complementari per compensarsi nella maniera più efficace possibile.
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Mod della sopravvivenza?
Una delle aggiunte più importanti, a posteriori, di Fallout 4 riguardava proprio la gestione dei bisogni primari, come mangiare, bere e dormire. Qualcosa di questo lo troviamo applicato in Fallout 76, per dare un tocco di complessità in più che di certo non guasta. In basso a sinistra dello schermo, infatti, abbiamo due barre bianche che denotano il livello di fame e di sete. Quando il personaggio inizia ad essere scarso in uno di questi due bisogni, a risentirne saranno le caratteristiche ed i movimenti, arrivando a renderlo molto meno adatto agli scontri PvE. Per fortuna, però, c'è da dire che sia il mangiare che il cibo non mancano affatto, basta girovagare un po' per il mondo di gioco e prima o poi qualcosa si trova sempre. Tuttavia, chi ha giocato a Fallout 4 lo sa, il cibo contiene alti livelli di radiazione a volte, il che rende problematica la gestione della vita visto che le radiazioni, a meno che non si assuma del Rad-X, sono potenzialmente debilitanti. Questo aspetto del cibo (ma anche acqua) contenente radiazioni è un aspetto da tenere di conto quando, ad esempio, si sceglie la caratteristica. Una delle caratteristiche infatti (ci pare di ricordare la costituzione, ma non ce lo ricordiamo con certezza) permette di subire una percentuale minore di danno da radiazione quando si beve o si mangia. A conti fatti potrebbe essere una buona soluzione, rendendo di fatto utile un perk che in Fallout 4 sarebbe stato fondamentalmente inutile, a meno che non si fosse giocato con la modalità sopravvivenza attivata.
Tanto PvE, ma come è gestito il PvP?
Il PvP è presente, questo è normale e ovvio, ma c'è da dire che è limitato solo a chi vuole davvero farlo. Un vero e proprio elemento positivo per chi, ovviamente, è ben disposto ad un gioco PvE e non vorrebbe vedersi oneshottato dal ragazzetto furbastro di turno, opportunatamente appostato solo per renderne un inferno la vita dei giocatori. C'è da dire, prima di ogni cosa, che quando si è all'interno della squadra non ci si può ferire o ancor meno uccidere, questo permette di non vedere tradimenti di sorta al solo scopo di accaparrarsi anche le ricompense degli altri.[image id="12945" p="right" s="medium"]
Il PvP viene sbloccato non appena si raggiunge il livello 5, quando si ha una panoramica sicuramente maggiore dei tasti e del gameplay. Fallout 76 ci lascia in altre parole la possibilità di familiarizzare con il titolo, senza imporci sin da subito il confronto con gli altri giocatori, ben più temibili dei comuni NPC, mostri o umani che siano. Anche raggiunto il livello 5, però, il PvP è giustamente molto limitato e solo a chi vuole davvero cimentarsi in esso. Quando un giocatore cercherà di spararci, ci procurerà danni minimi, quasi trascurabili, che ci porteranno fondamentalmente ad una scelta importante: rispondere al fuoco o limitarsi ad ignorarlo? Qualora la scelta fosse la seconda, niente di strano, i danni continueranno nel caso ad essere minimi, al punto tale da far desistere il guerrigliero di turno. Scegliere, però, di rispondere al fuoco scatena inevitabilmente il tanto discusso PvP. Con la modalità di combattimento tra giocatori attivata (non appena ci si spara a vicenda), ecco che i danni iniziano a farsi davvero reali. C'è così la possibilità di uccidere giocatori, ma si capisce ben presto che anche in questo il gioco cerca di sfiduciare gli assassini immotivati. Il loot è veramente poco e si viene etichettati a tutto il mondo come pericolosi, diventando rossi sulla mappa di gioco a tutti i player presenti sul server. Una taglia che viene posta sopra la nostra testa, ghiotta per tutti coloro che si vorranno cimentare nel guadagnare qualche tappo. Per chi non fosse minimamente interessato al gioco PvP, è possibile attivare quella che viene chiamata "Modalità Pacifista"; con questa protezione attiva, i danni che vengono fatti dagli altri giocatori non vengono minimamente calcolati eliminando del tutto l'ombra del PvP.
A costruzione dell'insediamento perfetto
La cosa forse più interessante da fare insieme agli altri giocatori presenti nella squadra è catturare un insediamento, difenderlo e soprattutto svilupparlo. Non appena si mette mano ad un insediamento, c'è la possibilità di far spuntare un menù di costruzione, simile a quello già vista in Fallout 4. L'insediamento è importante, questo perché non è un punto qualsiasi per attivare il viaggio rapido, come succedeva per il titolo singleplayer, quanto più un luogo "sicuro" in cui poter sostare insieme alla squadra per riposarsi e far scorta. Non appena si cattura un insediamento, viene da sé tentare di renderlo inattaccabile, per far ciò si costruiscono barricate e sistemi difensivi all'altezza. Non appena l'avamposto sarà un po' pronto e non appena è passato qualche tempo, l'insediamento verrà attaccato dal computer. I PNG ci attaccheranno in massa, cercheranno di depredarlo e distruggerlo il più possibile, di fatto richiamando per l'ennesima volta il gioco di squadra. Difendere gli insediamenti è molto divertente, soprattutto perché in questo caso il pericolo non proviene soltanto da ondate di mostri e banditi, ma anche da altri giocatori che, talvolta, possono imbattersi in eventi che ci consentono di provare a razziarci.
Dato che il gioco si sviluppa su molti server, quando ci si scollega da uno e si viene collegati ad uno differente, la base rimane e non scompare. Il nostro quartier generale è infatti legato alla posizione specifica nel quale è stato costruito. Qualora dei giocatori avessero costruito nella medesima posizione, avrà la precedenza chi si è stabilito lì per primo. Questo però è un fattore da approfondire soprattutto quando ci sarà modo di testare davvero il gioco. Purtroppo la possibilità di giocarci solo 2 ore, a determinati orari prestabiliti, non aiuta affatto.
Impressioni finali
Le prime impressioni per questo Fallout-76 sono incredibilmente buone. Diversamente dalle attese il gioco sembra essere fortemente orientato ad agire di squadra, portandoci ad apprezzare l'unione per far fronte ai nemici più grandi e temibili. Il sistema di Perk, rivisitato profondamente rispetto a Fallout 4, sembra funzionare e permette una personalizzazione molto ben radicata ma che, al contempo, sembra essere modificabile in corso d'opera. Purtroppo le poche ore di prova della Beta non ci hanno permesso di avere idee più chiare rispetto a molti aspetti del gioco, ma quanto visto fino ad oggi sembra essere assai buono. Anche il sistema degli accampamenti da catturare, sviluppare e poi difendere, sembra funzionare molto bene. C'è da capire come funzionerà il PvP, visto che essenzialmente sembra fino a questo momento essere forse fin troppo limitato.
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