Wild West Online - Mezzogiorno di fuoco
Dopo che Rockstar ha annunciato di essere al lavoro su un progetto ambientato nel selvaggio west, ossia Red Dead Redemption 2, in rete sono circolate alcune immagini dalla grafica immensa. Molti sono rimasti appagati, estremamente colpiti dal lavoro grafico, salvo poi venire a conoscenza che quelle immagini non erano di Red Dead Redemption 2 ma di un altro gioco, anch'esso in sviluppo. Ecco che, quasi naturalmente, lo sguardo è stato proiettato in direzione di quello che si è scoperto essere un MMO, ovviamente ambientato nel periodo western, ma totalmente estraneo a Rockstar e 2K. La confusione è poi andata scemando ed ecco che si è presentato Wild West Online, un MMO targato 612 Games, un team composto da gente esperta che ha lavorato, tra molti titoli, a Ryse, Neverwinter Nights e Call of Duty 4: Modern Warfare. Con molte attese sulle spalle, ed un prezzo per niente indifferente, Wild West Online fa quindi il suo ingresso nella fase Alpha. Grazie ad un codice che ci è stato fornito, ci apprestiamo quindi a recensire questo MMO dalle grandi aspettative.
Molte limitazioni, ma è ancora agli albori
Sin dal primo avvio potremo notare come le impostazioni di personalizzazione, specie relative al nostro personaggio, siano in realtà alquanto scarne. Le scelte che si possono applicare al personaggio sono poche ed in realtà già preimpostate, ossia con alcuni modelli tra i quali è possibile sceglierne uno. Capita così, per questo motivo, di vedere spesso e volentieri copie di sé stessi a giro per la mappa. L'unico modo per differenziarsi dagli altri è accedere,[image id="11413" p="right" s="medium"][image id="11409" p="right" s="medium"]pagando con monete in gioco (non stiamo parlando di microtransazioni, ma di soldi che possono essere guadagnati giocando), vestiti e cappelli, così da dare un tocco unico e personale a quello che, altrimenti, sarebbe un personaggio uguale ad altri centomila, o quanti sono in realtà i giocatori. V'è da dire però che fare soldi, almeno all'inizio, non è semplicissimo, ed i vestiti ed i cappelli hanno un prezzo totale non indifferente. Il fattore limitazione relativo alla personalizzazione non è in realtà un problema immenso, specie perché il prodotto è in alpha, ed in genere abbiamo già assistito a titoli che inizialmente prevedono una scarnissima modifica del personaggio, salvo poi in fasi più successive mostrare un repertorio più vasto. Ci viene in mente, a questo proposito, un altro titolo MMO come Life is Feudal: Your Own.
Nonostante questo fattore meramente estetico, all'interno il gioco mostra orizzonti un po' più ampi, con ad esempio una scelta emblematica e divertente come la possibilità di diventare sceriffi. Chiunque di noi, subito dall'inizio, potrà scegliere se votare la propria vita alla giustizia o se, invece, al brigantinaggio, andando quindi a seminare paura e caos razziando il razziabile. La scelta di diventare uno sceriffo fa sì che non si possa, ad esempio, tentare di uccidere un altro giocatore, ma permette di accedere ad una serie di quest altrimenti irraggiungibili: le famose taglie. Si possono quindi accettare missioni "Taglia" interagendo con la bacheca dello sceriffo, cercando così di dare la caccia ai malviventi sia per la giustizia, sia per grandi guadagni. L'unica "libertà" possibile per uno sceriffo è la facoltà di poter rubare dalle case, specialmente scrigli di buon valore, nonostante ciò causi istantaneamente una taglia sulla propria testa per una manciata di minuti (solitamente quattro).
Un buon inventario
La cosa che più colpisce all'interno di Wild West Online è la possibilità di avere a disposizione non solo un buon inventario, ma anche molte cose con cui interagire. Il fatto che il gioco preveda oltre alla vita anche l' "energia" fa sì che possano essere implementati cibo e bevande. La presenza del cibo, che può essere all'occorrenza anche cucinato per incrementarne notevolmente i bonus, non deve ingannare: non è prevista minimamente la morte per fame o per sete. Il cibo permette infatti unicamente di ripristinare la barra dell'energia, ma in assenza di esso quest'ultima, più lentamente, si rigenera da sola. Il cibo inoltre (come ad esempio le mele) può essere utilizzato per far mangiare il cavallo e, anche in questo caso, ripristinarne la barra dell'energia.
Oltre al cibo è possibile accedere a numerosa altra oggettistica come ad esempio le armi. Si parte subito all'inizio con un'arma, una pistola, la quale ha a disposizione un tipo ben preciso di munizioni. Specifico questo perché ogni arma utilizza un tipo di munizioni differente e per questo motivo, a meno che non si voglia spendere qualche dollaro per acquistarle da un armaiolo, sarà necessario girare moltissimo per la mappa. Trovare sparse per gli edifici le munizioni giuste per l'arma che si impugna non è infatti affatto facile. Ma del resto è anche questo il bello, no? Questo infatti spinge il personaggio in lunghe sessioni di esplorazione, edificio per edificio, stalla per stalla. Degna di nota è la possibilità di interagire, seppur minimamente, con l'ambiente che ci circonda. È possibile infatti tirar fuori un piccone per picconare un giacimento di oro, così da ricavarne delle grandiose pipite da poter successivamente rivendere ai vari negozianti in cambio di dollari.
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Una mappa grande, varie quest, ma...
Non appena apriamo la mappa, ci rendiamo conto di quanto quest'ultima sia davvero molto grande. Le zone da esplorare sono molte ed anche la distanza percorsa ci si rende subito conto essere molto piccola se paragonata al tempo trascorso. Le location esplorabili non sono ancora molte, nella stragrande maggioranza sembrano addirittura un copia ed incolla di quelle già visitate, ma sono sicuramente un ottimo punto di partenza per 612 Games nello sviluppo di qualcosa di più vario e complesso.[image id="11410" p="right" s="medium"][image id="11419" p="right" s="medium"] Lo stesso discorso vale per gli npc, i famosi personaggi non giocanti, che si trovano di fronte alla varie location o all'interno degli edifici, ma che appaiono l'uno come la copia dell'altro. Le quest che assegnano sono varie, in teoria anche carine, ma nei fatti si traducono nel caos più totale. Come in ogni gioco di ruolo che si rispetti l'elenco delle quest attive è consultabile attraverso una specie di diario, dove vengono ordinate ed è possibile scegliere quale seguire. Il problema fondamentale sta nel fatto che manca una vera e propria guida alla quest, lasciando che sia il giocatore a capire dove recarsi, cosa fare ed in che modo. Forse una cosa voluta questa, ma che all'effettivo rende caotico il mondo delle quest e parecchio frustranti. Il famoso puntino sulla mappa, che spieghi dove andare, sarebbe stato davvero fantastico. Sempre relativamente alle quest c'è da segnalare la mancanza, almeno al momento, di vere e proprie fasi di shooting. La pistola sembra quasi un ornamento inutile, dal momento che le uniche cose a cui è possibile sparare sono gli altri giocatori sulla mappa, con le ovvie conseguenze del caso. Il PvP per il momento non è incentivato ma è comunque possibile, apparendo più che altro come una interessante feature da aggiungere successivamente, a fasi di sviluppo più avanzate. Per il resto mancano i classici nemici mossi dall'IA, apparendo vuoto e per certi versi ripetitivo. Un qualcosa, questo, che non può essere tollerato in un MMO, ma che siamo sicuri verrà "riparato" dal team di sviluppo al più presto.
Dalla grafica simil-reale delle foto
In realtà, va premesso subito, la grafica del gioco NON è assolutamente come quella circolata in alcune foto che avrebbero spacciato questo Wild West Online come il futuro Red Dead Redemption 2. La grafica finale (perlomeno quella momentanea) è abbastanza sottotono, con texture abbastanza bruttine e ampi spazi lasciati vuoti ed addirittura non curati. L'esplorazione da questo punto di vista non è incentivata, questo perché il paesaggio, per usare un eufemismo, non è indimenticabile. Diverso il discorso sulle animazioni, sul quale merita spendere qualche riga aggiuntiva di recensione. Le animazioni sono brutte, senza utilizzare mezzi termini, a partire dal cavallo che si ferma immediatamente sul posto dopo la corsa, per finire ad esempio al polverone che si alza quando si corre con il nostro destriero sopra l'acqua. Insomma, le animazioni non sono il forte del gioco, MA.. c'è un ma. Dobbiamo pensare a Wild West Online come un MMO e non come un gioco simil Red Dead Redemption 2. I due titoli sono nettamente diversi per genere, accomunati unicamente dalla ambientazione; un legame troppo flebile, per poter essere giudicato. Le animazioni scarne ed a volte abbastanza goffe sono quindi giustificabili, sia perché si tratta di un MMO, sia perché il titolo si trova ancora nella sua fase Alpha, quindi ben lontano dall'essere l'edizione definitiva.
Buono invece è il comparto audio, non solo a livello di suoni riprodotti (viene da pensare allo spari, quasi realistico), ma anche di soundtrack. Un contorno assolutamente piacevole, capace di accompagnare il giocatore nelle lunghe sessioni di esplorazione, senza mai eccedere o risultare fastidioso.
Commento del redattore
Questo Wild Wild West mostra un potenziale davvero interessante, vuoi per l'ambientazione e vuoi per le idee in realtà largamente innovative che traspaiono alle sua spalle. Il problema principale è che per ora "traspaiono" nel senso reale del termine, dal momento che risultano essere davvero male inserite nell'organico generale del titolo. Graficamente il prodotto non è niente di eccezionale, ma riesce comunque a sembrare il minore dei mali. L'alto prezzo per accedere alla fase alpha sconsiglia, di per sé, l'acquisto di questo MMO che come detto ha un potenziale davvero elevato, ma per ora piuttosto inespresso. Un altro problema da risolvere è indubbiamente la difficoltà che un giocatore potrebbe incontrare una volta all'interno del gioco per la prima volta, poiché viene lasciato completamente a sé stesso senza alcun aiuto o tutorial. Le meccaniche di per sé sono facili, questo è vero, ma l'interfaccia non si comporta particolarmente bene apparendo perlopiù caotica e poco funzionale.