Spartan VR - Questa è Sparta?
I giochi per VR stanno finalmente salendo alla ribalta, ed un gioco che si affaccia sullo splendido panorama dell'antica Grecia di sicuro non poteva mancare. I ragazzi di Immergity Games hanno dato il via, dunque, ad un progetto sicuramente nuovo ed originale, almeno per quanto riguarda il VR. Grazie anche al visore ci si troverà immersi in un paesaggio molto bello e ben reso, che richiama in ogni suo minimo anfratto l'architettura greca. Ma non si tratta di un gioco "panoramico", nel quale si deve semplicemente girare e godersi quello che, moltissimi anni fa, era la Sparta del tempo, distrutta molto successivamente da Alarico re dei Visigoti. No, assolutamente, Spartan VR. Il nome "Spartan" rievoca la famosissima brama di combattere del guerriero spartano, la sua insaziabile fame di scontri epici. Proprio l'epicità fa da sovrana in questo titolo targato Immergity Games, che non ci fa respirare soltanto l'architettura del tempo, ma anche in parte la sua mitologia. I nemici non saranno i tanto odiati vicini ateniesi, come neanche i vili persiani, ma creature mitologiche e non, pronte a dar battaglia per prevalere e far soccombere noi, in veste di guerrieri spartani. Il gioco è localizzato in varie lingue come l'inglese, il francese, il tedesco, il russo e il giapponese, con la mancanza (in realtà preventivabile) dell'italiano. Ma in un gioco del genere, in realtà, l'assenza dell'italiano non si fa sentire neanche più di tanto.
Un po' di ambientazione
Come già accennato nell'incipit iniziale di questa preview il gioco non è ambientato a Sparta, anche perché non mira a ricreare la vecchia e ormai distrutta città dell'antico mondo greco. Quello che Spartan VR mira a ricreare è semplicemente l'atmosfera enigmatica e carica di misticismo di quel periodo, in particolare per quanto concerne l'articolata mitologia. I nostri nemici non sono gli uomini, ma orrende creature come i minotauri, le varie meduse e orde di scheletri. Combattimenti orientati quindi più che altro al mitologico, lasciando come appigli alla realtà unicamente il luogo in cui gli eventi si consumano e le armi, abbastanza all'epoca. Ecco così la possibilità di impugnare lance da poter scagliare contro i nemici, ma anche spade corte con cui affrontare i combattimenti più insidiosi.
I luoghi visitati attraverso il VR sono davvero molto belli, ricchi di pathos ma, soprattutto, capaci di suscitare una sana nota di stupore. Il tempio, ad esempio, è capace di far perdere lo sguardo in molti dettagli che potrebbero passare forse inosservati, ma che condiscono il tutto rendendolo certamente più appagante. La vista delle classiche colonne greche, dell'ampio interno che caratterizza i templi dell'epoca. Chi ama la storia, oltre i combattimenti, apprezzerà sicuramente quella che non è una fedele rappresentazione di un tempio (per ovvi motivi), ma che comunque permette di immergersi totalmente e respirare l'aria della classicità greca.
A caccia dei movimenti
In un gioco orientato al combattimento non può, ovviamente, che mancare anche una fase finalizzata allo spostamento. Una fase che in giochi classici normalmente si tende a trascurare, ma che in Spartan, essendo un gioco VR, merita di essere affrontato.[image id="10628" p="right" s="medium"][image id="10630" p="right" s="medium"]Non appena si mette piede all'esterno di quello che sembra essere un piccolo oracolo, caratterizzato da colonne ioniche a sorreggere un soffitto a cupola, si può notare un biglietto affisso, tramite un chiodo, ad uno degli alberi. Si tratta di un foglio contenente le istruzioni per il videogiocatore, così da insegnargli ciò che può fare, e come farlo. Ecco così che viene insegnato come afferrare e rilasciare gli oggetti, utile per impossessarsi e liberarsi delle armi, ma anche come attaccare, mettere pausa e, soprattutto, teletrasportarsi. Il teletrasporto non è come comunemente intendiamo, ossia la capacità di spostarsi da un luogo all'altro, anche a distanza di chilometri. Il teletrasporto in questo caso è più un movimento improvviso, un selezionare il punto d'arrivo e trovarsi immediatamente lì, rimanendo tuttavia all'interno del cono visivo. Dei veri e propri salti che creano la sensazione del movimento. Il giocatore non è tuttavia totalmente immobile e lasciato ai comandi, ma avrà anche la necessità di lavorare con il corpo per portare avanti alcune questioni interne al gioco. Basti pensare, ad esempio, alla presenza di un'arma a terra. Per recuperare una spada lasciata incustodita sul terreno ci si dovrà quindi chinare, quindi afferrarla e infine tornare in postura eretta, pronti al combattimento. Movimenti semplici, per niente articolati, che mirano a rendere l'esperienza del movimento semplice ma al contempo capace di lasciare un segno al videogiocatore.
La semplicità dei movimenti non si riflette, invece (e meno male), nei combattimenti. Gli scontri, come vedremo, possono risultare anche ostici.
Sfide all'ultima goccia di sangue
I possenti minotauri, le crudeli e pietrificanti meduse, gli esili ma numerosi e combattivi scheletri. Sono questi, essenzialmente, i nemici che ci troveremo a fronteggiare nella nostra avventura mitologica che ci porta all'interno della antica cultura greca. I combattimenti risultano essere semplici per quanto riguardano le meccaniche, più complessi per quanto riguarda la temibilità degli avversari. Gli scontri non sempre sono facili da superare, ma proprio per questo probabilmente riescono ad apparire gratificanti. Il feedback degli scontri non sempre è al massimo, con colpi che a volte non si riesce a capire se vanno o meno a segno. Anche le animazioni, in alcuni casi, risultano essere non del tutto sufficienti, specialmente per quanto concerne lo scontro ravvicinato. Le armi da lancio, come le lance, sono invece ben riprodotte ed anche l'animazione dell'arma che solca il cielo per conficcarsi sul nemico appare appagante.
Dal punto di vista dell'impatto grafico i combattimenti sono ottimi, questo grazie anche ai nemici che, graficamente, appaiono davvero ben disegnati. I minotauri, ma soprattutto le varie meduse, hanno un dettaglio grafico che per i giochi VR è tutt'altro che banale. Questo, ovviamente, rende più divertente ed intrigante armarsi di spada o di lancia per farli definitivamente fuori.
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